Orbene...sono molte le cose che mi suggerisce questo thread... faccio alcune libere riflessioni...
innanzitutto siamo nel subforum di storia postale-Regno. Trovo che anche inserire, come ben sapete e di cui sono convinto primariamente io, un argomento correttamente al suo titolo in un giusto contesto, ne orienti già di per se la conseguente discussione, di solito (purtroppo)solo tra gli "adepti" di quella parte. Sembra strano ma anche in questo forum c'è un mondo di sopra e un mondo di sotto, con pochi volenterosi che hanno la voglia di leggere anche le cose che sembra loro non possano essere attraenti o istruttive per i loro interessi. Io non è che ho voglia di partecipare per forza a tutto, perlomeno però cerco di leggere tutto, perchè magari riesco ad apprendere qualcosa per i miei interessi anche da contesti che mi appartengono poco (o nulla) (per esempio così è stato nelle collezioni esposte in AICPMnet). Poi credo nella partecipazione e così mi dovete sopportare (l'amicizia serve a questo
)
Allora non mi meraviglio del bel dibattito fra Roby2000 (sulle cui posizioni collezionistiche più storiche/storiche militari mi ritrovo) e Roger Barrett. Lo stesso documento ha valenze diverse, più "filateliche" o più documentarie, sempre comunque un documento di storia postale è. Certo , se oltre che storia postale è anche militare, la storia postale militare è un argomento "scivoloso" per chi la frequenta con intenti di darle una forma mentis normata, regolata da ferree istruzioni, che per chi la raccoglie, quasi mai ha riscontro nei documenti trovati. Marchese quando ha fatto il secondo volume del catalogo di P.M., sapeva che andava incontro ad una lotta impari, ha tuttavia cercato di dare un senso alle incoerenze postali che via via metteva nel catalogo (le tariffe per esempio che non corrispondono quasi mai, l'utilizzo dei supporti, l'ammissione alla franchigia (presenza o meno di timbri autorizzativi)); ha per esempio cercato di fare una statistica sull'uso o meno della tassazione sui documenti di militari o per militari, con tanto di percentuali e di presenze cronologiche. Io, Roby e credo gli altri amici che fanno posta militare, sorridiamo quando si cercano soluzioni univoche ai quesiti di tipo storico postale su documenti postali militari. Nel mare magnum della burocrazia italica e della anarchica mente di questa nazione, credo che l'univocità sia un miraggio. Figuriamoci in tempi eccezionali come quelli rappresentati da una guerra in corso... Quindi prudentemente riteniamo che il "volume secondo" sia già un bel punto di sintesi..ed anche di arrivo (punto).
Quando riusciamo a dare una risposta se non univoca per lo meno condivisibile è già un bel risultato.
Io guardo al dibattito sorridendo, ammiro l'impeto filosofico (mistico?) con cui Martino cerca di dare risposte certe ai quesiti storici postali che via via si propongono nel forum, ma con la posta militare...potrebbe essere una battaglia persa. Ne ammiro comunque l'impegno di verità.
Devo dire che ero partito con più certezze: interessato dall'argomento creato da Fabrizio, mi sono andato a vedere il bel blog...e capperi ho detto, guarda che bella cosa che è venuta fuori e come Fabrizio è riuscito a leggere tra i vari documenti l'applicazione di questa normativa della riduzione tariffaria ed a renderla facilmente intellegibile anche ad un profano come me. Con gli esempi del blog sono arrivato a dire, abbiamo tracciato una cosa certa, univoca...
Poi Martino fa gli esempi su 4 buste, e lì, oltre ad ammirare quelle coi fbolli sovrastampati P.M., ho cominciato a non capire più come nella lettura del blog, la tariffa applicata... mi sono perso tra due porti, tre porti, etc., etc...francamente caro Roger ti avrei risposto come ti ha risposto il buon amico (e co-cercatore di cose con me) Tclaudio, ne più ne meno, leggendo il 2 volume di Marchese . Siccome la "bacchettata" del Professore (
capisci che sto scherzando, eh?) l'ha presa lui, io me ne sono stato da parte, commiserando il malcapitato.
Poi ti ha risposto Roberto e francamente anche io avrei detto uguale: ecco perchè mi è venuto in mente il mondo di sopra e di sotto: perchè la lente di ricerca è effettivamente diversa.
Ciò non toglie che appunto il grande Peppino ha cercato di farne giustamente un sunto di insieme: quando riusciamo anche noi (e questo è l'intento che ci anima tutti, per lo meno quelli che ci studiano sui documenti!), siamo tutti più contenti. Quindi al momento ringraziamo Fabrizio che ci ha dato modo di parlare anche di "filosofia" del collezionismo e che soprattutto ha centrato la posizionatura dell'argomento (che sempre più spesso mi sembra sia un problema di questo forum...ben venga l'amato "moderatore",, che lo sia in tutti i sensi
). Io andrò a rileggermi il blog per cercare di farmi tornare qualche certezza, perchè ora come dici GIUSTAMENTE tu , caro Roger, partendo dalla lettura dei documenti postali non riesco mai a trovarci l'applicazione della norma.
Fatta la filosofia, intervengo nel pratico: ringrazio per aver utilizzato la busta del generale Oxilia (esempio n.2), che ho fortunatamente in collezione e che è stata da me postata sia nel thread ESPRESSI che in quello sui personaggi importanti nel subforum POSTA MILITARE-SECONDA GUERRA.
E' chiaro che se non ti posto il retro della busta , non si può sapere se chi scrive è di bassa forza (e quindi tariffa agevolata) o no; Roby che è un conoscitore di Storia ed un assiduo frequentatore di questo forum,...ha subito trovato l'inganno. Io rimedio di seguito, inserendo the other side of the moon..
Ciao a presto leggervi.