rogerbarrett ha scritto:
Purtroppo non è facile trovarne altre più pertinenti, per scarsità del mio archivio
Cito quell'esempio, perchè sostengo (magari a torto) che a mio parere -secondo regolamento- l'oggetto, poichè raccomandato, se fosse stato scoperto l'ammanco a destino avrebbe dovuto esser integrato e, quindi, procedere come espresso, proprio perchè l'addetto che accettava una raccomandata si faceva carico di eventuali errori nel calcolo dell'affrancatura.
Provo a far un esempio, così magari riusciamo a coinvolgere anche altri.
Pensiamo ad una busta integralmente non affrancata, con la scritta raccomandata espresso sul fronte, che venisse accettata, etichettata ed elencata da un addetto (ubriaco?
"Lugana!" -cit.: Lucio), come verrebbe tratta a destino? Io penso che verrebbe
completamente integrata a carico dell'addetto accettante, che per allora avrà smaltito la sbornia e se vedrà con le sanzioni.
Io immagino che
sarà integrata per i porti e per i servizi per i quali è stata accettata: raccomandazione ed espresso.
Se fosse nel primo tariffario di RSI e considerassimo ipoteticamente un solo porto, avremmo: 50 cent. di porto + 1.25 di raccomandazione chiusa + 1.25 lire di espresso = 3 lire a carico del beone
.
Non voglio volgere l'onere della prova a te, ma temo che non sia facile trovare una raccomandata tassata per il doppio del porto mancate. Mi apr di ricordare che le poche viste fossero solo integrazioni.
Se quella che ti chiedo non si trova, la sua assenza di certo non provarà che io abbia ragione (non dispongo di altri esempi, visto che raramente sbagliavano le raccomandate e poi le integravano a destino... come quella che ti ho mostrato), ma almeno potrebbe indurti a credere che io potrei non aver torto
.
Se mi sbaglio...mi corriggerete (C.W.) ..ed assieme avremo imparato qualcosa di nuovo, tutt'altro che scontato.
Poi siam qui per confrontarci e migliorarci: benvengano le lezioni.
Il problema, Martino, è solo capire la forza probante dell'esempio portato: se come esempio si porta un caso in cui il regolamento postale venne completamente disatteso, significherebbe forse che il regolamento non vigesse più per tutti?
No, ovviamente.
Non servono, quindi, gli esempi di questo o di quel caso, a maggior ragione se difficili da trovare (quindi essi stessi, per definizione, eccezioni e non regola), ma serve capire un fatto fondamentale: una busta è in tariffa quando la tariffa rispecchia esattamente il costo previsto dal tariffario vigente in quel momento per i servizi di cui la busta effettivamente godette, alla luce dei fatti POSTALI oggettivi presenti sulla busta (niente fantasie e niente costruzioni ipotetiche).
Ti posto un esempio per farti capire cosa intendo: applicheresti la tua ipotesi di tassazione di un espresso basandoti su questo esempio?
Questa busta viaggiò forse per espresso?
Perché una tassazione doppia del teorico importo della busta primo porto per l'interno viaggiata per espresso, cioè L. 3,50 (L.1,75+L1,75)?
Dove è scritto che andava applicata una normativa simile?
[....]
Per evitare di continuare a discutere qui, su un argomento off topic, ho riproposto questo tema in altro post specifico:
Ho la sensazione che parliamo e non ci capiamo, per cui mi son permesso di esplicare la questione più in detatglio ed usando molte parole, nella speranza di evitare ulteriori fraintendimenti.