caro Battista hai fatto bene a riportare a galla il tuo thread, perchè questo subforum è frequentato e capita che gli argomenti, accavallandosi, si perdano. Non credo purtroppo di poterti essere molto utile, condivido la tua analisi numerica rispetto alla PM ed in attesa di qualcuno che possa dipanare sicuramente il quesito, così a vista propenderei per leggerci un 89 nel timbro di PM. Ci potrebbe aiutare la localizzazione della Tappa 99 in quel periodo.
Ed ecco che a quesito si unisce ulteriore quesito/richiesta.
Io non ho mai visto un elenco dei Comandi di Tappa, esiste un sito anche istituzionale dove cercarlo? E se no, potremmo noi sul forum farne un censimento che ci aiuti nella localizzazione delle nostre corrispondenze? Se già esistesse un elenco lo riporterei direttamente qui, senza fare ulteriori threads, altrimenti si rischia l'inflazione... Altrimenti ne prepariamo uno apposito, magari partendo proprio da quelli della Russia, visto che ora è sotto i riflettori nel subforum.
Aggiungo uno stralcio tratto da memorie di un caduto in Russia in cui si parla delle funzioni svolte da questi Comandi Tappa e che mi è sembrato assai interessante. Buon forum.
Alle Tappe spettavano diversi compiti, per esempio [...] provvedere alla vigilanza e alla protezione degli impianti, delle opere d’arte sulle vie ferroviarie, ordinarie e fluviali, degli stabilimenti d’interesse militare dislocati nella zona delle operazioni; vigilare e provvedere affinché autorità civili e popolazione civile osservassero leggi, regolamenti, bandi e ordinanze emanati dai comandi delle grandi unità per la sicurezza delle retrovie; provvedere all’impianto e funzionamento di speciali servizi per le truppe e i convogli di passaggio o in sosta; cooperare con gli organi esecutivi del Servizio Trasporti alla disciplina del traffico stradale. Molte furono le difficoltà incontrate dal Servizio delle Tappe fin dall’invio al Fronte Orientale – nel luglio 1941 – del Corpo di Spedizione Italiano, poiché gli organi esecutivi delle stesse giunsero nella zona di scarico ferroviario contemporaneamente alle grandi unità del C.S.I.R.; arduo, quindi, che potessero funzionare in maniera efficace fin dal primo giorno. C’erano i diversi materiali da scaricare, le grandi unità da avviare alle zone di radunata... L’assistenza si rivelò talvolta carente, soprattutto in materia sanitaria, oppure per quanto riguarda il vettovagliamento e l’alloggio dei militari in transito o in sosta temporanea. Inoltre le Tappe, destinate a operare in ambiente internazionale (dove si parlava tedesco, romeno, ungherese, russo), avevano scarsa disponibilità di interpreti e in certi casi ne erano prive del tutto. Durante il primo semestre di operazioni sul Fronte Orientale, nel quadro della guerra di coalizione, “la coesistenza con le varie organizzazioni militari tedesche sulle medesime linee di rifornimento e nei medesimi presidi faceva sì che nessuna azione potesse essere compiuta da parte italiana senza il benestare delle autorità germaniche.” Le attività dei Servizi delle Tappe vennero di conseguenza frenate, facendo sorgere – per esempio – seri problemi nel reperire i locali necessari all’accantonamento di truppe e materiali. Con la costituzione dell’8ª Armata, l’Intendenza Speciale C.S.I.R. si trasformò in normale Intendenza di Armata e i compiti affidati alla Direzione delle Tappe aumentarono in maniera considerevole. Il numero totale delle Tappe fu portato a 24 (di cui 10 Comandi di Tappa Speciale, idonei a svolgere compiti estesi e complessi). La Direzione delle Tappe assunse i compiti specifici di un Comando di Corpo d’Armata e di conseguenza dovette dedicarsi anche allo svolgimento burocratico di tutte le pratiche personali, amministrative e disciplinari relative al suo personale (circa 350 ufficiali e oltre 13.000 sottufficiali e soldati). Le Tappe continuarono a occuparsi di vitto e alloggio per i militari in transito; spesso si trattava di migliaia di persone al giorno, in un ambiente che bombardamenti, cannoneggiamenti, saccheggi e sabotaggi avevano privato di ogni risorsa, e dove era necessario perfino cercare l’acqua nel sottosuolo, mentre gli alleati collaboravano poco o nulla. Anche l’impiego e la custodia dei prigionieri affidati all’Intendenza come mano d’opera furono destinati alle Tappe che dovettero predisporre campi di concentramento, compito delicato quanto quello di sovrintendere all’amministrazione civile del territorio delle retrovie, alla sorveglianza della raccolta delle risorse locali e alla distribuzione di queste ai reparti, il tutto secondo le disposizioni varate dalle autorità germaniche, le quali esercitavano il loro potere sul territorio e vincolavano all’osservanza delle loro regole gli eserciti alleati.
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