Avevo aspettato a rispondere ai vostri interventi sulla lettera che avevo postato diretta a Canelli senza affrancature,mittente, e la preghiera "Per piacere". Sinceramente sono rimasto deluso dalle risposte avute da collezionisti esperti/conoscitori del periodo 1943-45 e dei suoi tragici avvenimenti.Per una volta , analizziamo la lettera senza pensare ai regolamenti postali.Siamo nella zona dell'alto Monferrato nel settembre- ottobre 1944 controllata o comunque caotica la situazione della zona dove i "Ribelli" cercano di dare un governo legittimo e difenderlo dai nazi-fascisti, una delle tante effimere "Repubbliche partigiane" e dare alla popolazione per un breve periodo il senso della libertà. Chi ha scritto la lettera, aveva urgente necessità di comunicare con una donna (madre, moglie, chissà...) cosa non lo sapremo mai , ma sicuramente non poteva scrivere il mittente perchè era un partigiano e magari ricercato. Impostare la lettera senza affrancatura e scrivere "Per Piacere", per me, voleva dire alle poste, aiutatemi a farla arrivare a destino è della massima inportanza. La lettera passa la censura e arriva a destinazione,io lo considero un aiuto alla resistenza. Questo è stato il primo pensiero quando ho visto il documento, non ho pensato al regolamento postale, ma a chi ha scritto la lettera e nella situazione che poteva trovarsi al momento. Come vecchio collezionista di posta militare sono abituato a leggere e capire un documento con occhi diversi dagli esperti di storia postale... Di certo, la posta della RESISTENZA va seguita, studiata e analizzata con occhi diversi dai regolamenti postali e valorizzare il lato umano ed ideale. Se volete contestare lo scritto, criticarlo, fatelo. Roby
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