Buon giorno a tutti gli amici del Forum. Oggi vediamo la Sez. A della Posta Militare 93 che era la posta della Divisione di fanteria “Re”. La PM 93 è stata operativa sul fronte jugoslavo da prima dell’inizio del conflitto fino all’armistizio. All’inizio in Slovenia (a proposito, le località di S. Lucia d’Isonzo e Aidussina sono in Slovenia e non in Croazia) e dal 13 maggio 1941 fino al 20 agosto 1943 in Croazia per rientrare poi sempre in Slovenia a Postumia. Aveva due sezioni staccate contrassegnate dalle lettere A e B. La prima è stata aperta dal 20 novembre 1941 al 14 giugno 1942 a Bihać, oggi in Bosnia e all’epoca all’interno dello Stato Indipendente Croato (punti 11) e poi a Delnice in Croazia dal 18 aprile al 5 giugno 1943 (punti 12). La Sezione B è stata aperta sempre in Croazia, a Segna, dal 20 aprile al 30 giugno 1943. (punti RR). Un’ulteriore sezione della PM 93, priva di lettere specifiche di riconoscimento, è stata aperta a Senj, Otočac, Perušić e Gospić.
Come curiosità si segnala che il 1° reggimento fanteria della Divisione “Re” ha come segno distintivo la cravatta rossa e proprio la cravatta rossa dei soldati croati alla corte di Luigi XIV in Francia è all’origine del nome stesso “cravatta”.
Vediamo la PM 93 Sezione A nelle sue due sedi, Bihać e Delnice.
Non ho purtroppo alcun reperto della PM 93 Sezione B e spero che qualche socio ne posti qualcuna. Un cordiale saluto e grazie per l’attenzione.

Mi spiace di non poter intervenire, perché non ho, al momento, documenti in proposito. Ho solo una lettera sconclusionata, viaggiato il 15.4.42 per Fiume.
Saluti Michele Mainenti.

Bravo Lucev che spieghi bene l'argomento . Ti aggiungo questa da Bihac in data 7.4.42.
Buona giornata e grazie.
Roby2000

Sono molto contento di vedere dei bei documenti , complimenti a Lucev e Roby. Come ha notato Roby, concordo positivamente anche io sulla esaustiva spiegazione dell'argomento relativo all'ufficio di P.M. allegato alla immagine, come sta facendo giustamente anche Lucev. Distinti Saluti Marangoni Riccardo.

Ottima la disamina di Lucev.

Grazie a tutti per i contributi e i commenti postati. Continuiamo così. N. Lucev.

Volevo aggiugere questa, a mio avviso, lettera dal testo interessante spedita dalla P.M.93 Divisione Fanteria " Re " in data 18 Novembre 1942 a Carignano di Vigatto (Parma). Nella data in cui è stata redatta la missiva, il mittente si doveva trovare probabilmente a OTOCAC in Croazia, infatti in un brano della lettera (PAG.4 allegata) scrive: " Ora la Posta, conseguentemente allo spostarsi del Comando Supremo, si è trasferita a parecchi km. da qui, in un paese che per nulla invidio, la corrispondenza pertanto arriverà con due giorni, come minimo, di ritardo più del solito.Noi siamo ancora qui. Non potrei dirti nulla riguardo ad un eventuale spostamento ". Ora pongo una domanda all' amico Nenad: la città che il mittente non invidia per niente, è riferita a GOSPIC dove fu aperta, proprio nella data in qui la stava battendo a macchina (18 Novembre 1942) , una ulteriore SEZIONE STACCATA della P.M.93 dedicata a i servizi della posta lettere e servizi vaglia? Certo di una esaustiva risposta invio i miei distinti saluti Marangoni Riccardo.P.S. Nella prima facciata della lettera si fa riferimento inoltre, ad un recente attacco sventato ad opera dei partigiani.

Ciao Ricky, potrebbe essere ma anche il contrario.
Innanzitutto siamo nella zona della Lika, retroterra montuoso fra la costa dalmata e la capitale Zagabria. La zona è attraversata da importanti strade di collegamento fra le due regioni (oggi anche dall’autostrada) e dalla linea ferroviaria e pertanto è stata il fronte di numerosi combattimenti e operazioni antipartigiane.
I primi interventi italiani vi si sono svolti durante la “guerra d’aprile” nel 1941 e ha visto coinvolte le unità aggregate alle PM 78, 83 e 133 che poi hanno abbandonato la zona.

Vediamo come era la situazione a Gospić e a Otočac nell’autunno del 1942.
Si sono susseguite nella zona diverse unità, prima i Granatieri di Sardegna con la PM 81 e poi la Divisione “Re” con la PM 93. Inoltre esisteva a Gospić un commando di tappa della 2 Armata, servito dalla PM 10.

La PM 81 proveniva dalla Slovenia ed è arrivata in zona il 12 settembre 1942 a Ogulin e, via Sušak (1.10) e Senj (8.10) è arrivata a Otočac il 2.11 e vi si è fermata per due settimane fino al 17.11.42. A parte una sua sezione staccata A di cui non si conosce il timbro (!) e che era aperta a Ogulin, esisteva anche un nucleo staccato della PM 81 (1.10.42 Brinje, 4.10 Švica, 09.10 Perušić, 18.10 – 2.11.42 Otočac) tutte località sulla strada che collega Segna a Gospić.

La PM 93 invece è arrivata a Gospić il 30.9.1941, è stata operativa durante le operazioni antipartigiane dal 9.10 al 9. 11 (attenzione, Marchese non la segnala fra le unità presenti!) per arrivare poi a Otočac dal 18.11,1942 fino alla fine dei marzo 1943.
La PM 93 aveva inoltre delle sezioni staccate, a parte la A e la B, dal 12.09 al 19.09.42 e dal 23.09 al 16.10.42 a Senj, dal 20.09 al 25.10 a Otočac, dal 28.10 al 15.11.42 a Perušić, e dal 18.11.42 al 18.03.43 a Gospić.

Quindi il 18 novembre 1942, data alla quale è stata scritta la tua lettera, era appena stato chiuso a Otočac l’ufficio della PM 81 e aperto quello della PM 93, mentre a Gospić veniva aperta la “sezione staccata” della PM 93. Quindi è possibile che sia stata scritta a Otočac, compatendo quelli che erano a Gospić, o scritta a Gospić, nella sezione staccata, dispiacendosi per quelli a Otočac. Le due cittadine, distanti una cinquantina di km fra di loro non sono particolarmente interessanti e la Croazia ha certamente di meglio da offrire.

Tuttavia questo è un tentativo di spiegazione che si basa solo sulle date di apertura degli uffici postali. Le date sia sul manuale di Cadioli – Cecchi che su Marchese coincidono. Ma le varie unità “sconfinavano” di continuo e le missive talvolta partivano lontano dalla propria sede. Ti posto solo due esempi, per spiegarmi meglio. Il primo della PM 81 che si trovava nel 1941 in Slovenia, ma con unità impegnate in operazioni di rastrellamento in Croazia, vicino a Brod na Kupi. Questa cartolina è interessante anche dal semplice punto di vista filatelico, presentando una soprastampa manuale poco comune. L’altra è una cartolina di Gospić, dove all’epoca non funzionava ancora la PM 93, inviata attraverso la posta civile croata utilizzando un valore italiano, il che non era ammesso.

Un caro saluto, Nenad

Ti ringrazio Nenad per la sollecitudine e l'esaustiva risposta fornitami ed anche per aver postato due cartoline veramente eccezionali. In particolare mi ha colpito la sovrastampa manuale apposta dopo aver apposto il valore Jugoslavo da 2 dinari sulla cartolina in maniera da colpire sia il f.bollo che il supporto cartaceo, evento veramente non comune ed inoltre l'annullo circolare con i caratteri cirillici abrasi che a mio avviso, accomunati in un unico documento la rendono, praticamente unica. In maniera leggermente inferiore, anche l'altra non è affatto consueta, con il valore della serie Fratellanza d'Armi in cui compaiono le effigi dei due dittatori, il cui utilizzo non era concesso dalle poste Croate. Con questo messaggio, il trecentesimo che scrivo sul Forum, ti invio un sentito saluto da Marangoni Riccardo.