L’analfabetismo negli anni ’40 riguardava quasi il 15% della popolazione italiana (e quindi dei militari italiani), con ampie differenze fra regione e regione, arrivando in Calabria, per esempio, fino ad oltre il 30% degli abitanti. Si trattava in qualche caso di analfabetismo assoluto e talvolta invece, pur non sapendo né leggere né scrivere, i soldati sapevano almeno scrivere il proprio nome. Le missive venivano scritte da qualcun altro su dettatura e alla fine semplicemente controfirmate. Così, mentre gli ufficiali parlavano un italiano forbito, da “telefoni bianchi”, fra la truppa si assisteva all’utilizzo diffuso dei vari dialetti nella comunicazione con i familiari, con la storpiatura delle parole. La situazione nei paesi stranieri dove operavano i nostri soldati era quasi sempre anche peggiore di quella italiana.

La propaganda politica durante il fascismo è stata svolta con proclami magniloquenti, e basti pensare alle frasi presenti sulle franchigie. Le stesse frasi talvolta potevano apparire quindi ai più semplici poco comprensibili. Cosa vuol dire “menomamente”, oppure che battaglia è fra “l’oro e il sangue”? E se l’amicizia fra italiani e tedeschi è tale che “marciamo fianco a fianco” rendere la frase con un’immagine rende tutto più chiaro.

Le immagini infatti hanno messaggi immediati. Il Duce che guida il veliero nella tempesta è capace ovviamente, secondo il disegnatore, di guidare anche una nazione. E i nostri nemici sono o da condannare per i loro crimini, generalmente i Russi o i partigiani, o ridicolizzare come capitava per gli Inglesi e gli Americani. I “nostri”, invece, sono sempre “belli, coraggiosi e buoni”.

E’ merito di illustratori bravissimi come Boccasile, Tafuri, Mancioli ed altri aver reso ciò possibile.

Propongo qualche cartolina dove le immagini sono chiarissime.

1. “Marciamo fianco a fianco”
2. Il Duce al timone del veliero in tempesta.
3. – 14. Noi: “Belli e coraggiosi”
15. – 19. I nemici: “Brutti e cattivi”
20. – 26.… o un po’ stupidi.

Ma dato che “tutto il mondo è paese” all’estero succedeva la stessa cosa, ma in senso inverso. E allora nella sezione “ESTERO” posto qualche cartolina dove invece gli Italiani sono “brutti, sporchi e cattivi” e gli altri “perfetti”.

Un caro saluto, Nenad.

Complimenti, sono veramente molto belle le tue cartoline Nenad, è rappresentano istantaneamente il messaggio che il regime voleva inviare alla popolazione. Concordo pienamente con la tua scrupolosa ed esaustiva disamina riguardo la " potenza delle immagini " in un epoca priva dei mass-media odierni, e dove vigeva un tasso di analfabetismo elevato come da ricordato egregiamente. Distinti saluti Marangoni Riccardo.

Aggiungo altri pezzi diversi da quelli di Nenad per stimolare altri soci a partecipare.
Cordiali saluti
Roby2000

franchigie

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