Buongiorno a tutti,
anche se forse la mia domanda esula dalle tematiche trattate dal forum, vorrei chiedere informazioni riguardo questa sorta di francobollo che riporta la stampa "Cartolina Postale per le forze armate" con anche caratteri cirillici. Ogni tanto vedo che ne compare qualcuno in vendita nell'ordine di qualche centinaio di euro... Per quanto abbia cercato sulla rete, visionato libri e video conferenze, nessuna informazione (neanche come semplice accenno) ho reperito su questi pezzi, tanto che mi sorge spontaneo il dubbio che siano mai esistiti. Qualunque notizia sarà graditissima.



Ringrazio anticipatamente
Gaetano

Ciao Gaetano, l'ultima volta che sono stato a Verona (2023) ne ho viste in vendita tante di queste etichette (non oso chiamarle "francobolli"), sia singole che in foglietti. Vengono vendute a prezzi decisamente elevati e di solito senza un certificato peritale. Se a questo si aggiunge la mancanza di dati certi in letteratura il dubbio che si tratti di "emissioni di fantasia" è giustificato. Ne ho parlato con Roby, che è competente in materia CSIR, e anche lui concordava con me. Mi piacerebbe sentire anche gli altri. Nenad.

Grazie per la risposta Lucev Nenad, ciò che più stride fortemente è proprio l'assenza di letteratura od altre informazioni, ma, chiedo, sarebbe un motivo sufficiente per metterne in dubbio l'esistenza? E se così fosse, come spiegare quelle vendute con "prestigiosi" certificati peritali?
Come dici, sarebbe interessante leggere più opinioni sull'argomento.

Buongiorno, ad integrazione di quanto già scritto ed a seguito di più recenti informazioni acquisite, posso affermare che, quelli che non si vorrebbe chiamare francobolli, sono in realtà classificati dal "Catalogo Enciclopedico Italiano" proprio come Francobolli di franchigia per Cartoline, emessi nel 1941 dal CSIR in terra di Russia. Nelle perizie, particolare è la precisazione che viene apposta sul certificato, cioè che, "come sempre", sono privi di gomma.
Questo, a mio parere personale, credo sia sufficiente per attribuire l'emissione di questi "francobolli" speciali al CSIR, poi, altro discorso rappresentano eventuali falsi forse comparsi in tempi recenti (della cui esistenza però non ho reperito alcuna notizia). Resta inteso che le copie con documento peritale sarebbero in ogni caso da preferire.
Ovviamente, se esistono contro deduzioni basate su dati più aggiornati o che mi sono sfuggiti, sarebbero un buon contributo alla discussione.

Grazie
Gaetano

Gaetano queste etichette fanno parte delle tante "bufale" che circolano nella filatelia e valgono il prezzo della carta in cui sono stampate ( in questa caso un timbrino di gomma che trasforma queste fantasie in angolo di foglio, capovolte ecc con lievitazione di prezzi). Chi le costruisce e le lancia nel mercato , trova sempre un perito che le firma, e un catalogo che le quota e qualche merlo che le compra.Pensa un momento: sono spacciate per "franchigie" preparate per la Divisione Pasubio, la vulgata pubblica è che si trovata senza cartoline .franchigie. DElle prime tre divisioni solo la Pasubio si è trovata sprovvista?Non ci credo, ma comunque bastava scrivere "zono sprovvita di francobolli" ed era in franchigia. Come si può credere che i più grandi studiosi di P.M. in 80 anni con ne abbiano mai viste ? Con Nenad ne abbiamo parlato una mattina a Verona, passando in rassegna le tante "etichette" che circolano in filatelia e di certi cataloghi che quotano cose assurde e non documentate di firme false di periti...è diventata un territorio pieno di furbi e di falsari che vivono sulle spalle degli inesperti ingenui. Detto questo, tu sei libero di spendere i tuoi soldi come vuoi, io di certo non li compro.
Ciao.Roby

Ciao Roby, beh, per il senso di certezza che traspare nella tua risposta, non mi pare che per te ci siano dubbi sulla questione. E' probabile che io sia troppo ingenuo, ma sono deluso del fatto che cataloghi, che sono considerati "bibbia" dai filatelici, e periti che godono di un certo prestigio professionale, si prestino a questo tipo di speculazioni. Se davvero è come dici, e non ho motivo di non crederlo considerata la tua esperienza sul campo, sarebbe tutto molto demoralizzante e mi fa scoprire aspetti del collezionismo di Posta Militare che, fino ad ora, ritenevo esente da certi fenomeni negativi.
Certo, i miei soldi li spendo come voglio ed ho comprato uno di quei "francobolli" che da tempo mi incuriosivano, l'ho pagato 7 euro + altrettanti per la spedizione; diciamo che per una "scommessa" si possono ancora sprecare, ma ne ho visti in vendita anche per centinaia di euro cad. o qualche migliaio in lotto.
Grazie per il tuo contributo.
Gaetano

Qualcuno li ha mai visti utilizzati, su cartoline viaggiate?

Era la stessa domanda che mi stavo ponendo io, in molti anni che seguo la posta militare non ne ho mai vista una applicata su cartoline o buste, sentito parlare si.
Non mi sento di criticare ( e poi chi sarei per farlo) la scelta di Gaetano di acquistarlo, ne tanto meno quella di Roby di dire che è una bufala, certamente non può rientrare senza alcuna prova certa o documento in una sua ufficialità, che in tutti questi anni non è stato dato a dimostrare e che ci porti a pensare che non siano mai esistiti o che qualcuno se li sia stampati, magari anche in quei tempi a titolo personale.
Andrea

Buongiorno, in effetti credo che la domanda di Andrea sia quella che in molti si pongono, sarebbe interessante leggere il parere dei periti che ne avallano l'autenticità e sulla base di quali riferimenti storici lo fanno. E' vero, ne ho acquistato uno, pur con la consapevolezza della "bufala" probabile e sistemato in un angolo della collezione, diciamo come curiosità "agli atti". In attesa che nel futuro salti fuori qualche documento o prova che ne ufficializzi l'uso, perchè, come giustamente scrive Andrea, questi francobolli non potranno essere considerati oggetti coevi e collezionabili fin tanto che non se ne avrà la certezza, anche se devo ammettere che è altrettanto strano che in oltre 80 anni non sia saltato fuori niente....
Grazie
Gaetano

PS: l'esemplare da me acquistato riporta una certificazione a firma Chiavarello, da semplice e principiante appassionato, quale mi ritengo, non so
chi sia e quali referenze possegga.

Non vorrei che la ''colpa'' fosse di noi interofili: da alcuni anni e' nota l'esistenza (utilizzando parzialmente caratteri cirillici) di alcune C P in franchigia regolarmente passate per posta militare (stampate su Dniepr nel 1941 onel 1942 sul Don). Ecco tre esemplari passati in asta negli anni scorsi
Filanci ipotizzava che questa cartolina sia stata creata ''per divertimento'', ma segnalava esemplari usati regolarmente...
Non vorrei che questa iniziativa abbia dato a qualcuno l'idea di ''creare'' le apposite etichette

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Riccardo Bodo