Purtroppo anche per questi il Gavello dà parere negativo; comunque riporto il paragrafo completo del catalogo: "Esistono in commercio alcune serie false: Campi di Verona, Cremona, Udine, Mestre, Rieti, PG n. 101, PG n. 31, PG n. 25, PG-PM 3200, Campo Lavoro Base PG 151". Così se a qualcuno capitano tra le mani si sa regolare. Sulla questione mi è stata riportata una diceria che non ho letto da nessuna parte, ma forse un qualche fondamento di verità potrebbe averlo; dopo la guerra gli americani che erano stati prigionieri nei Campi italiani sono andati alla ricerca di materiale, tra cui cui anche dei Buoni; essendo scarso il materiale originale, qualcuno ha pensato bene di accontentarli fabbricandoli ex novo. E poi, diciamoci la verità, possiamo trovare qualche buono casualmente (come è capitato a me), ma trovare serie complete a iosa mi semba esagerato. E poi, non vorrei sbagliarmi, ma qualcuno di questi Campi di prigionia forse non è nemmeno esistito... Aggiungo, ad adiuvandum, che anche il Campbell, autore del catalogo americano sulla monetazione nei Campi di prigionia, i buoni sopra specificati li chiama (bontà sua) 'creazioni di fantasia'.
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