Non so se possa essere di origine filatelica. Fatto sta che Marchese nel suo volume n.2 (quello con la storia postale) a pag. 215 ne parla espressamente. Il timbro è uno di quelli utilizzati nel periodo di occupazione delle isole, il tipo n.5, per il quale Marchese riporta proprio l'uso anche senza bollo datario (anche se di solito abbinato a bollo muto in nero). Questo uso viene proprio indicato per corrispondenze dirette a Rodi, come nel tuo caso (vediamo infatti l'apposizione del timbro datario di Rodi in arrivo il 31/5/41). Il fatto che la busta sia indirizzata ad un avvocato a Rodi può giustificare il fatto che sia stata lavorata all'ufficio civile e non a quello militare, che avrebbe dovuto apporre il PM550.
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