L'ho vista su un'asta internazionale e non ho resistito alla tentazione di riprodurla. E' una cartolina militare spedita ad un soldato ''gurkha'' (le truppe d'elite che i britannici reclutavano in Nepal) spedita nel 1915 da Kathmandu al militare impegnati nelle operazioni belliche nel tragico sbarco sui Dardanelli.

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Riccardo Bodo

Ecco una immagine dei Gurkhas in Francia nella prima guerra mondiale.
Famosi per la loro animosità negli scontri e temuti nel corpo a corpo per il loro coltello particolare (Kukri).

I Gurkha furono anche ricordati dal poeta turco Mehmet Akif Ersoy nella sua lunga poesia scritta per onorare la vittoria turca dei Dardanelli. Aggiungo la parte riguardante i Gurkha. Come vedete, non è facile definirla una poesia politicamente corretta.

"Yedi iklimi cihanın duruyor karşında
Ostralya'yla beraber bakıyorsun ; Kanada!
Çehreler başka, lisanlar, deriler rengarenk.
Sade bir hadise var ortada : Vahşetler denk.
Kimi Hindu, kimi Yamyam, kimi bilmem ne bela...
Hani tauna da zuldür bu rezil istila..."

In italiano:

Davanti a te stanno i sette climi del mondo,
Guardi insieme all'Australia; c'è il Canada!
I volti sono diversi, lingue, pelli colorate.
C'è solo un fatto comune: crudeltà uguale.
Alcuni sono induisti, alcuni cannibali, alcuni chissà quale sciagura...
E questa invasione vile è una piaga anche per la peste...

Mehmet Akif Ersoy scrisse anche la poesia che sarebbe poi diventata il testo dell'inno nazionale della Repubblica Turca.