buonasera
premesso che sto facendo una invasione di campo e che Martino credo sia la persona/collezionista più titolato per questo specifico argomento, cerco di schematizzare le mie conoscenze.
Il nodo temporale che spesso prendiamo come riferimento, 8/9/1943, ha si portato dei cambiamenti importanti nell'organizzazione e nel funzionamento postale (ovviamente si parla di posta militare) ma non legislativi.
Limitando il discorso come da argomento del post, alla Repubblica Sociale, si noterà che gli Uffici Postali Militari di fatto vennero meno al pari dei reparti militari italiani. Conseguentemente la posta militare si ridusse quantitativamente in modo drastico.
A livello normativo rimasero in essere le disposizioni precedenti già viste
""La posta INDIRIZZATA a militari di bassa forza
per questo tipo di posta vigeva l'agevolazione della riduzione della metà della tassa purché fosse posta in porto semplice inviata senza servizi aggiuntivi.
Questa è l'unica agevolazione prevista per la posta inviata ai militari ( da amici, parenti o altri militari)
La posta SPEDITA dai militari (tutti senza distinzione di grado)
1. ai militari era concesso spedire cartoline e biglietti in franchigia
2. dal luglio del 1942 le cartoline e i biglietti in franchigia potevano essere spediti "via aerea" o "espresso" senza perdere il diritto alla franchigia.
3. i militari ( tutti ) potevano spedire cartoline semplici o illustrate anche con comunicazioni epistolari alla tariffa di 15 cent. ( non le lettere) Per queste cartoline non era previsto nessun divieto ( espicitamente normato) all'inoltro "via aere" e/o via espresso e neppure via raccomandata ( servizio da me non ricercato).
4. ai militari ( come pure ai civili) era ammesso l'invio di BUSTE via aerea ed espresso usufruendo della tariffa ridotta dell'aereespresso ( es. nel caso del primo porto la tariffa era di 2 lire anzichè 2,25).""
resta sempre valida la "regola" che si possan trovare oggetti con le più disparate affrancature.
Una mia considerazione personale è che dopo la data dell'armistizio le cartoline e i biglietti postali in franchigia sembrano praticamente scomparire più probabilmente per la presenza dei fregi e stemmi reali invisi all'amministrazione fascista che per una loro minor disponibilità.
Non mi sembra che con l'introduzione delle Poste da Campo sian state introdotte nuove disposizioni sulle tariffe per la posta "dei militari" almeno fino alla primavera del 1944. Troviamo infatti una circolare del 18 aprile 1944 che recita:
""sono ammesse ''lettere chiuse o aperte in via ordinaria spedite da militari o ad essi dirette in esenzione di tasse postali con peso massimo sino a 100 grammi. Quelle spedite da militari DEBBONO AVERE IL TIMBRO A DATA DI UN UFFICIO DI POSTA DA CAMPO O FELDPOST E NON POSSONO ESSERE IMPOSTATE NELLE CASSETTE POSTALI CIVILI. Qualora se ne dovessero rinvenire non vanno distribuite ma consegnate al piu' vicino ufficio di posta da campo""
Comunque, per la posta da campo e normative, rimando al blog di Martino
https://espressirsi.wordpress.com/2017/ ... -famiglie/e anche solo per completezza di argomento ricordo il seguente post
viewtopic.php?f=27&t=4390.