Gli uffici postali della RSI. hanno, spesso, tacitamente tollerato l’uso in emergenza delle marche da bollo del Regno (sebbene recanti l’effigie del Re che, dopo l’8 settembre 1943, i “repubblichini” consideravano un nemico) per l’affrancatura della corrispondenza, in luogo dei francobolli ordinari, stante la carenza di questi ultimi, soprattutto nelle zone prossime al fronte e nei piccoli centri. Tale carenza era conseguente alla frequente interruzione delle vie di comunicazione, causata dai continui bombardamenti da parte delle forze militari alleate, nonché, più in generale, dalla situazione di generale confusione e disorganizzazione dell’apparato amministrativo della Repubblica Sociale Italiana. A conferma di tale tolleranza, si evidenzia che la corrispondenza affrancata con marche da bollo del Regno, non è stata generalmente tassata. Gli usi sono stati molteplici durante entrambi i periodi tariffari della RSI. Sono state utilizzate marche da bollo del Regno a tassa fissa del 1930-1932, recanti l’effigie reale entro un cerchio. Al riguardo, si conoscono corrispondenze affrancate con i valori da 5, 10, 20 e 50 centesimi, con i valori da 1, 3, 4 e 5 lire (numeri 105, 106, 107, 108, 109, 111, 112 e 113 del Catalogo Unificato, Marche da Bollo 2020/2022). Sono state, inoltre, utilizzate marche da bollo del Regno a tassa fissa del 1939, recanti l’effigie del Re Imperatore tra i fasci. Al riguardo, si conoscono corrispondenze affrancate con valori da 5,10, 20, 30 e 50 centesimi, nonché con i valori da 1, 1.50, 2, 3 e 4 lire (numeri da 124 a 133 del catalogo Unificato, Marche da Bollo 2020/2022) In molti casi l’uso di tali marche da bollo è avvenuto in forma mista con francobolli della serie Imperiale e della serie Allegorie del Regno, con soprastampati RSI. (cosiddetta serie “fascetti”), con francobolli per Pacchi postali, con segnatasse e con marche per Recapito Autorizzato del Regno, nonché con francobolli della serie Monumenti distrutti. Nel 1944, la marca da bollo a tassa fissa del 1939, da 50 centesimi, è stata soprastampata da un privato con la dicitura “vale come francobollo 0,50”. Le corrispondenze affrancate con tali marche da bollo soprastampate, aventi per lo più natura filatelica, sebbene irregolari, in svariati casi, non sono state oggetto di tassazione. Pubblico alcune corrispondenze affrancate, nel periodo RSI, con marche da bollo, in luogo dei francobolli ordinari
Marco Rossignoli
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