Salve a tutti,
nell'ottimo libro di Luigi Sirotti "La Repubblica Sociale Italiana", seconda edizione 2010, leggo nel riquadro a pag. 102 che
"d) è sospesa dal 1° marzo c.a. (1943, ndr)
e fino a nuovo ordine l'impostazione di tutte le stampe non periodiche".
A pag. 104 è riportato un trafiletto del giornale "Il Piccolo" di Roma del 24.9.43 in cui, a proposito del ripristino del servizio della corrispondenza privata nella capitale, si scrive che
"è mantenuto il divieto d'impostazione delle stampe non periodiche, salvo quelle, di volta in volta, eccezionalmente, consentite dall'Amministrazione Centrale".
Ancora, a pag. 204 dello stesso libro, leggo:
"Il servizio delle stampe per i privati era sospeso".
Ma allora cos'è questo?
Allegato:
AP - 440316 - Ascoli.jpg [ 234.1 KiB | Osservato 2279 volte ]
L'eccezione che conferma la regola o la regola stessa (nel senso che le disposizioni venivano ordinariamente disattese)?
O è uno di quegli invii di volta in volta eccezionalmente consentiti dall'Amministrazione Centrale? Ma l'autorizzazione non avrebbe dovuto essere evidenziata in qualche modo sulla soprascritta?
O c'è qualche altra cosa che mi sfugge?
L'oggetto, costituito da un solo foglio ripiegato, è una circolare a stampa inviata dal Consorzio Provinciale Macellai e diretta a tutti i macellai ed ai Podestà o Commissari Prefettizi della provincia di Ascoli Piceno. La tariffa corrisponde a quella delle stampe.
Grazie in anticipo per qualsiasi commento.