Vi riporto quanto scritto nella collezione "Le cartoline postali della Democratica" di Flavio Pini.
""Di particolare interesse è sottolineare come la cartolina postale fosse considerata dalle Poste un oggetto postale per veicolare messaggi con una tariffa propria ed agevolata rispetto alla lettera e che non ne era previsto l’utilizzo per altri invii ai quali corrispondeva una tariffa ridotta rispetto a quella della cartolina postale come stampe, cartoline con saluti o auguri. Con il ritorno alla normalità anche in campo postale le Poste ribadirono, (nel Bollettino del Ministero n.16 del 1946) che “nella tabella 1 annessa al Decreto Luogotenenziale del 21.1.46 alla voce 5 relativa alla speciale tariffa per le cartoline illustrate non sono indicate anche le cartoline postali. Pertanto...la tariffa ...è quella indicata al n. 3 della tabella anche quando rechino scritti soltanto saluti, auguri od altri convenevoli espressi con non più di 5 parole. La francatura medesima è dovuta...anche se le cartoline rechino stampati listini, inviti, circolari o altre comunicazioni, poiché...agli effetti della francatura non possono essere considerate come stampe”. Quanto puntualmente ribadito rimase del tutto disatteso e, in anni di continui aumenti tariffari, le cartoline con basso facciale risultarono adatte per questi usi. ""
Mi spiace per Francesco ma alla luce di ciò me al tengo ben stretta
Potrete consultare questa bella collezione, premiata a Milano 2021 con oro grande, al seguente link
http://expo.fsfi.it/milano2021/exhibits ... phZWhR.pdf