Riccardo ha già risposto a tutto. Aggiungo qualche dato. Orebić è una piccola cittadina sulla penisola di Pelješac in Croazia. In italiano entrambi, sia la cittadina che la penisola, sono tradotti come Sabbioncello. Durante la Seconda Guerra Mondiale la penisola si trovava all’interno dello Stato Indipendente Croato e non nell’area occupata dall’Italia. E’ possibile che l’iter della lettera sia stato quello supposto da Riccardo. Ma bisognerebbe tenere conto anche di qualche altro aspetto. La Croazia non è stata riconosciuta nel 1941 dagli Stati Uniti e per quanto fosse un membro effettivo dell’UPU il traffico postale fra la Croazia e gli Stati Uniti è stato presto interrotto, molto prima della stessa dichiarazione di guerra. La Croazia ha dichiarato guerra (!) agli USA il 14 dicembre 1941, un giorno dopo la Germania e l’Italia e insieme alla Bulgaria e alla Finlandia. Gli Stati Uniti, a loro volta, hanno dichiarato guerra alla Germania e all’Italia e il giorno successivo alla Bulgaria e alla Finlandia, non prendendo proprio in considerazione la Croazia. Ed anche alla fine della guerra, al Processo di Norimberga, si è stabilito che la Croazia non era uno stato sovrano e indipendente come recitava la denominazione statale stessa ma una creazione tedesco italiana, sotto la loro influenza e dominazione. Questo fatto ha modificato di fatto anche le responsabilità individuali e collettive nella Croazia. Da quanto sopra appare abbastanza chiaro che la corrispondenza postale fra la Croazia e gli USA, dopo la proclamazione dello Stato Indipendente Croato, è molto rara. Presento due reperti interessanti. Il primo è una lettera da Hercegovac a Owosso nel Michigan e la seconda, non di mia proprietà purtroppo, un intero postale da Crikvenica a New York. Entrambe le missive sono state bloccate dalla censura USA e consegnate ai rispettivi destinatari dopo 9 e 45 mesi. Infine, dalla Dalmazia la posta poteva essere istradata verso l’Italia da Fiume o anche da Zara, con via aerea transadriatica o con trasporto marittimo. L’aeroporto di Zara era quello di Zemonico (n° 32 e 264), a Spalato era quello di Divulje (n° 31 e 263). Inoltre c’era l’aeroporto di Mostar (n° 30). Un saluto a tutti, Nenad.
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Commento file: Lettera inviata il 5 novembre 1941 da Hercegovac, piccolo villaggio vicino a Bjelovar, a Owosso, nel Michigan, Stati Uniti. La lettera è affrancata sul fronte con due valori della serie provvisoria “stemma”, da 3 e da 0,25 dinari e, sul retro, con altri tre valori da 0,25 dinari, in tariffa corretta. Fascia e timbri della censura americana. La lettera è stata consegnata il 22 agosto 1942, anche perché nel frattempo gli U.S.A. avevano interrotto il traffico postale con la Croazia nonostante la stessa fosse un regolare membro dell’UPU.
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Commento file: Intero croato definitivo n°1 da 1 kuna con affrancatura supplementare di due valori da 0.50 kune, spedito il 3 gennaio 1942 da Crikvenica a New York, via Svizzera. Timbri della censura tedesca e quella americana, che trattiene la cartolina e la consegna al destinatario, come dal timbro sul retro, solo nel settembre 1945, a guerra terminata.
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