Buongiorno, il campo 1B era a Nyeri e raccolse i civili trasferiti dall'Etiopia, dove non potevano rimanere perché gli inglesi la restituirono alla sovranità del Negus già in febbraio '42, ad eccezione di alcune zone come Dire Daua e Harar . La tua lettera è molto interessante per più di un motivo, per me soprattutto per il testo. L'affrancatura per uno scellino e 30 centesimi in valuta della colonia inglese del Kenia Uganda e Tanganica, servì per pagare la posta aerea, anche se il mittente non lo scrisse sul frontespizio. Ce lo conferma all'interno, tuttavia, dove ci fa anche una equivalenza tra il costo con la valuta coloniale e le lire italiane. Un costo notevole, non alla portata di tutti e, infatti, la posta aerea dai campi del Kenia è molto frequente, ma utilizzata quasi solo da ufficiali. Sempre in merito alla posta aerea, l'assolvimento della tassa avvenne in francobolli solo per un mese circa tra la fine di agosto e la metà di settembre '42, quando iniziò il servizio, che prima non era disponibile. Il mittente stesso ci conferma che approfittò della nuova possibilità. Poi si passò a indicare il pagamento della tassa aerea con un sistema assai più rapido, l'apposizione di un timbro circolare rosso con indicazione di Postage Paid e l'importo, ma senza data. Per alcuni mesi, all'incirca fino a febbraio, ci fu anche l'utilizzo di un foglio lettera con il timbro di Postage Paid impresso in tipografia, riconoscibile perché assai più elegante. Nel testo appare una descrizione del campo e, probabilmente, un accenno alle condizioni di vita, ma qui intervenne il censore e possiamo solo intuire. C'è un altro riferimento interessante nel testo, quello di una donna che sarebbe rimpatriata. Si tratta dei rimpatriandi con le navi bianche e la donna, assai probabilmente, rimpatriò proprio da Nyeri, dopo essere stata trasportata fino al porto di imbarco, che fu Berbera, nel Somaliland.
|