E' uscito sul bel numero 134 della rivista un articolo di Marchetti-Pasquini-Deandrea sugli interi "decapitati" utilizzati dai prigionieri di guerra. Come sempre, vista la conoscenza della materia degli autori, molto interessante, con un censimento scrupoloso delle tipologie utilizzate.
Ad integrazione e a sostegno di tale censimento, posto questi due diversi tipi.
Nel primo caso non so individuare il tipo di supporto utilizzato: dai forellini sui bordi si deduce trattarsi di un biglietto postale su cui è stato compiuto il "solito" lavoro di sovrastampa per adattarlo alle nuove esigenze di corrispondenza. Non vi è traccia di stampa dell'affrancatura, per cui non si è aiutati nell'identificazione. Qualcuno sa formulare una ipotesi?

L'altro pezzo, lo ritengo importante in quanto fa vedere come, all'usanza ormai radicata di messaggi ritagliati e ridotti, non si seppe rinunciare neppure in epoca tarda , come quella di questo biglietto (1946). Scritto da Nairobi , la particolarità sta nel fatto che non trattasi di nostro intero riutilizzato, ma di un modello per corrispondenza stampato ad hoc dai Britannici, come si deduce dalla stampa in basso a sx. , che indica anche una tiratura (50mila).

Buona domenica,
grazie per l'interesse e per aver postato i due pezzi.
Per formulare un'ipotesi seria credo serva un esperto interofilo, io da collezionista di prigionieri di guerra ci provo, ma aspetto conferme o smentite:
il colore biancastro mi indirizzerebbe verso il 50 cent. formato piccolo di Eritrea, il n.10 del catalogo Interitalia, di cui si usò la seconda parte.
Se così fosse, bellissima segnalazione, non l'avevo ancora visto e, sebbene ancora in corso di validità, pensavo non vi fossero più giacenze.

Il limite della nostra ricerca è che è basata su conoscenze della posta dei prigionieri, quindi con l'esperienza limitata ai tipi rinvenuti adattati a modulo pow.
Riccardo Somalafis, mi ha fornito, sull'altro forum, l'elenco degli interi teoricamente in distribuzione in AOI e a quello sono stati ricondotti i moduli di cui abbiamo conoscenza. Approfitto del post per ringraziare ancora Riccardo.
Credo che, teoricamente, potrebbero essere rinvenuti tutti. Il problema è che solo la cartolina 15 cent. AOI si rinviene con frequenza, quella 30 cent. Somalia e il biglietto 50 cent. Eritrea non sono particolarmente rari, il retro dei biglietti postali non è raro ma comunque non consente identificazioni, tutto il resto non è per nulla facile da trovare.

Relativamente al secondo modulo, non ha nulla a che fare con la nostra ricerca, tuttavia, come sottolinei tu, evidenzia la carenza di carta e l'utilità dello spazio piccolo, sia per il trasporto che per la censura.
Due bisogni a cui rispose perfettamente l'uso delle giacenze dei nostri interi opportunamente adattati.
Maria