veramente un bel documento. dichiaro subito che a al volo non ti so essere di aiuto, perchè è la prima volta che vedo questo tipo di modulo. Quindi non so dirti se è usuale, ma io non ne avevo mai visti prima... poi non leggo il timbro di PM ma vedendo dove è stato redatto (Asmara) , presuppongo sia uno dei non comuni timbri di quel settore bellico della seconda guerra.
Il Marchese nel suo catalogo ripreso anche da Aicpm, ci dice che l'AOI venne isolata via mare, quindi le comunicazioni rimasero solo via aerea. Unico collegamento tramite LATI con alcuni aerei civili militarizzati. Con questo mezzo vennero effettuati: 7 voli nel giugno 1940, dodici voli nel luglio e due voli in agosto. Subentrò il Servizio Aerei Speciali, con equipaggio ed aerei militari, trasportando: nel settembre 40 367kg di posta militare, ottobre 3.337,nov. 949, dicembre 395, gennaio 41 710, FEBBRAIO 501, marzo 178. Aprile, maggio, giugno no trasporti. Luglio con grande sforzo , si spedisce tutto il possibile, in previsione della caduta dell'Africa Orientale: 44.310 kg. di posta militare e civile con due voli; agosto 41 solo 204kg. A settembre 150kg; a ottobre ultimo collegamento aereo con l'Italia, ma non si conosce tipo e quantità trasportata. In totale da e per l'italia tra civile e militare la posta trasportata fu: Dic. 1940 54.050 kg, gen 41 80.380kg, feb41 56.220, marzo 41 28.870, lug41 44.310, ago41 129.600.
Dal 6/2/1941 con la perdita di Bengasi, i voli furono organizzati con aerei a grande autonomia, senza tale sosta; la tua corrispondenza rientra in quel periodo ed ha date immediatamente successive, può darsi quindi che un po' di tempo sia stato perso in attesa della riorganizzazione dei voli.
Sul documento , l'intestazione ad un battaglione autonomo e la dichiarazione rilasciata al Comune fanno intravedere una atmosfera del tipo "libero tutti", in quanto il soldato è stato messo in licenza illimitata...
A livello di supporto non vi è traccia neppure nel secondo volume di Marchese, di storia postale militare. Così non ho pure trovato riscontro del servizio nel volume dello Stato Maggiore dell'Esercito sui servizi postali della seconda guerra, scritto da Cecchi e Cadioli.
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