p.m.pistoia ha scritto:
concordo con la lettura di Roby.
Ci troviamo di fronte ad una corrispondenza di militari, appartenenti alla R.Marina ed il percorso di inoltro non poteva che essere quello delineato da Roberto. In questo caso, essendo una corrispondenza militare, assoggettata ad una normativa ben precisa, come si evince dal testo che riporto sotto, tratto dal libro di Balestra, Cadioli, Cecchi, non vedo, in questo caso, ipotesi, ma applicazione del regolamento.
Ciao "ragazzi", ci vediamo a Verona dopo la caccia.
Un bel respiro e rispondo serenamente.
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p.m.pistoia ho parlato di ipotesi in relazione alle competenze dei censori rispetto l'annullamento delle affrancature.
In posta civile avveniva di rado, mentre (a quel che riporti) in posta militare era una pratica frequente. Inoltre, come mi accennavi oggi, poteva essere anche un'operazione dovuta alla contingenza: senza guller di posta militare, sarebbe stato più pratico che il ministero stesso procedesse annullando coi bolli di censura. Bene! Mi sembra un passo avanti.
Ho appreso che si trattava di una prassi, almeno per la posta militare, ma di cui non si trova riscontro, se non nell'osservazione dei copiosi documenti reperiti. Purtroppo il regolamento che nomini ma non mostri a me non è disponibile: la stessa utile paginetta che mostri racconta di una consuetudine, non di una norma autorizzativa.
Probabilmente le norme relative alla condotta della censura, che potremmo immaginare con ironia come il "Manuale del buon censore"
, sembrano essere esistite ma permangono indisponibili. Ancora coperte da "segreto di Stato"? Chissà!
Nella non disponibilità delle norme si procede facendo ipotesi.
Ipotesi ....e non applicazioni regolamentarie.
Ecco perché scrivevo -appunto-!- di ipotesi.
Nel mio precedente intervento avevi proposto anche il link all'argomento più specifico perché un passo per volta si sta cercando faticosamente di dipanare alcuni dubbi sul funzionamento della censura in ambito postale.
Su quel preciso aspetto sono intervenuto -appunto!- per evidenziare l'argomento che mi sta a cuore (ruolo dei censori in merito all'annullamento delle affrancature) : francamente non ho mai avuto una differente tesi circa la ricostruzione del più probabile percorso postale della lettera proposta.
Non ho competenze di posta militare e per ora nemmeno velleità
Spero di aver "orbene" chiarito il mio intervento affinché tu possa (ri-)leggerlo nella chiave in cui è stato concepito e scritto.
P.s.: la prossima volta che dovessi avere un dubbio di interpretazione, magari contattami e ci saranno buone possibilità che ci si intenda più efficacemente