Mufasa ha scritto:
del comandante di Bettoni in Russia, Guglielmo Barbò Barbiano di Belgioioso d'Este ho la sua firma su un calendario e cartolina del Nizza dove segue Calvi Bergolo, genero del Re al comando.... andrà appunto in Russia al comando del Savoia e lo passa a Bettoni quando passa al comando del Raggruppamento a Cavallo del CSIR
Il generale Guglielmo Barbò Barbiano di Belgioioso d'Este dopo l'Armistizio viene catturato dai tedeschi nell'agosto 1944, quindi deportato nel campo di lavoro e concentramento di Flossemburg, dove li muore poco dopo a 56 anni di stenti (cioè fame e fatica)....
A proposito di GUGLIELMO BARBO' posto questa interessante lettera autografa inviata dalla P.M.88 in data 6 Giugno 1942 al Generale Cesare Lomaglio Comandante della 1° Divisione Celere " Eugenio di Savoia " con P.M.18.Saluti Riccardo.
GENERALE GUGLIELMO BARBO' Il Generale, nato a Milano l'11 agosto 1888 (dal Marchese Gaetano BARBO' di CASALMORANO e da Fanny BARBIANO dei Principi BELGIOIOSO d'ESTE.
Allievo dal 26 ottobre 1905 della Scuola Militare di Roma, il 5 novembre 1907 viene ammesso ai corsi dell' Accademia Militare di Modena ed il 19 settembre 1909 - nominato Sottotenente nell'Arma di Cavalleria - viene destinato alla Scuola di Applicazione di Cavalleria di Pinerolo per il completamento del corso di formazione professionale.
Assegnato dal novembre 1911 al Reggimento "Nizza Cavalleria" (1°), il 3 ottobre 1912 consegue la promozione al grado di Tenente e il 5 giugno 1915 parte con il reggimento per il fronte giulio nel quadro delle esigenze della 1ª Guerra Mondiale, ottenendo in tale veste una decorazione al valore nel maggio 1916 per il suo brillante comportamento nei combattimenti di Monfalcone.
Conseguita dal 9 luglio 1916 la promozione al grado di Capitano ed assegnato al Reggimento "Nizza Cavalleria", dalla stessa data viene comandato a prestare servizio presso il 30° Artiglieria da campagna (specialità bombardieri) ed il 16 settembre 1917 è nominato Comandante di uno squadrone del Reggimento "Savoia Cavalleria" (3°), nel cui ambito guadagna, nel novembre 1918, durante le fasi finali della grande guerra, una seconda decorazione al valore nei combattimenti di Udine.
Rimasto in Zona d'Armistizio alla fine del conflitto, si disloca in successione, con l'incarico di Comandante del 3° Squadrone di "Savoia", prima a Trieste, quindi a Terranova e successivamente a Bistena, rientrando il 1° aprile 1919 in guarnigione a Milano e dal 28 gennaio al 5 agosto 1920 entra a far parte della Commissione Interalleata per il Controllo del Plebiscito per il territorio di Hallstein nella Prussia Orientale.
Sposatosi il 7 aprile 1920 a Torino con la signorina Maddalena Pia dei Marchesi Fracassi Ratti Mentone di Torre Rossano (da cui avrà Francesca Maria in RIVETTI), il 5 dicembre 1926 - conseguita la promozione al grado di Maggiore - viene destinato nuovamente al Reggimento "Nizza Cavalleria" in qualità di Comandante di Gruppo Squadroni ed il 7 aprile 1927, al termine del periodo di comando, viene nominato Aiutante Maggiore in 1ª (incarico che mantiene fino al 15 febbraio 1929).
Conseguita il 9 maggio 1929 la promozione al grado di Tenente Colonnello, il 16 ottobre 1932 è assegnato al Comando del Corpo d'Armata di Torino, mentre il 23 settembre 1934 viene nominato Comandante di un Gruppo Squadroni del Reggimento "Cavalleggeri di Saluzzo".
Divenuto dal 10 novembre 1935 Comandante degli Squadroni autonomi a piedi di Caltanissetta, il 26 gennaio 1936 è nominato Comandante di un Gruppo Squadroni del Reggimento "Cavalleggeri di Vittorio Emanuele" ed il 22 settembre 1937 - conseguita la promozione al grado di Colonnello - viene assegnato al Comando del Corpo d'Armata di Roma.
Divenuto dal 1° aprile 1938 Comandante del Reggimento "Nizza Cavalleria", subentrando al Generale Conte Carlo Calvi di Bergolo, nel giugno 1940 - mobilitato in tale veste per le esigenze della 2^ Guerra Mondiale - prende parte con il reggimento alle operazioni sulla frontiera alpina occidentale ed il 1° ottobre 1941, lasciato il predetto comando al Colonnello Achille Maffei, viene trasferito presso il Comando dello Corpo d'Armata.
Destinato dal 27 novembre 1941 a far parte del CSIR (Corpo di Spedizione Italiano in Russia) del Generale Messe e partito per la Russia, il 9 dicembre seguente è nominato Comandante del Reggimento "Savoia Cavalleria", subentrando al Colonnello Weiss Poccetti. In tale veste partecipa all'avanzata delle truppe italiane in Ucraina.
Lasciato dal 15 marzo 1942 il predetto comando al Colonnello Conte Alessandro Bettoni Cazzago e nominato dalla stessa data Comandante del Raggruppamento a Cavallo del CSIR (Reggimenti: "Savoia", "Novara" ed Artiglieria a Cavallo), il 15 aprile seguente viene promosso al grado di Generale di Brigata ed in tale veste si distingue particolarmente nell'agosto dello stesso anno, durante la battaglia sul Don, guadagnando una croce dell'Ordine Militare di Savoia (oggi d'Italia) per la sua brillante azione di comando, mentre nel giugno precedente aveva ottenuto dal Comando Tedesco la Croce di Ferro, in riconoscimento del complesso. delle sue attività operative in Russia.
Cessato dal 10 novembre 1942 dal comando del Raggruppamento a Cavallo del CSIR e passato a disposizione del 36° Corpo d'Armata, il 17 seguente rientra in Italia al Brennero per rimpatrio per avvicendamento, mentre il 17 dicembre dello stesso anno viene assegnato al Comando Difesa Territoriale di Torino, che dal 1° aprile 1943 lo impiega quale Comandante della Scuola di Applicazione di Cavalleria di Pinerolo.
Sottrattosi dopo i fatti dell'8 settembre 1943 alla cattura dei Tedeschi a seguito degli eventi connessi con l'Armistizio di Cassibile, il 16 agosto 1944 viene arrestato e tradotto nelle carceri di S. Vittore a Milano, poi a Bolzano da dove il 5 settembre seguente è inviato, quale "detenuto politico", al Campo di Concentramento di Flossemburg in Germania.
Muore in prigionia a Flossemburg il 14 dicembre 1944.
DECORAZIONI AL VALORE MILITAREÈ decorato della Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia (oggi d'Italia), per la seguete motivazione: (Comandante di un Raggruppamento di truppe a cavallo rinforzate, in dieci giorni di aspri e sanguinosi combattimenti, le proprie truppe in ripetuti attacchi sul fianco e sul tergo del nemico attaccante, infliggendogli gravissime perdite. In criticissima situazione e malgrado le scarse forze disponibili, le conteneva per più giorni l'impeto e la nostra linea difensiva. Contribuiva in tal modo decisamente all'esito vittorioso della battaglia. Fronte russo, fiume Don, aprile - agosto 1942. B.U. 1943, pago 73, di due Medaglie d'Argento al V.M. (1: "Energico ed incurante del pericolo, durante un accanito bombardamento, diretto specialmente sulle postazioni del suo reparto, di mitragliatrici è durato circa 20 ore, fu di esempio ai suoi soldati che nella sua grande energia si rinfrancavano. Nel combattimento quantunque si trovasse in critica situazione, con mirabile serenità, calma e valore concorreva efficacemente all'azione. Monfalcone, 25 maggio 1916"; 2: "In commutazione di una Croce di Guerra al V.M. concessagli nel 1920" "Caricando, alla testa del suo squadrone, fanterie nemiche, circondato improvvisamente da fuoco di mitragliatrici, col contegno calmo e sereno riusciva di mirabile esempio ai dipendenti. Con slancio ed arditezza portava il suo reparto dal Tagliamento ad Udine, attraversando paesi occupati dal nemico ed in altra parte della città faceva prigioniero un plotone di cavalleria avversaria. Udine, 3 novembre 1918. Regio Decreto 8 gennaio 1922, B.U. 1922, pago 104."), di una Croce al Merito di Guerra (Comando Generale di Cavalleria, 1918), della Croce di Ferro Tedesca di 2ª Classe (Russia, 17 giugno 1942), della Medaglia Commemorativa Nazionale della Guerra 1915 - 1918 con quattro anni di campagna (1915, 1916, 1917, 1918), della Medaglia Interalleata della Vittoria (1920), della Medaglia al ricordo dell'Unità d'Italia (1922), della Croce d'Oro per anzianità di servizio (1927), della Medaglia d'Argento al merito di lungo comando (1936), nonché degli Ordini: della Corona d'Italia (Commendatore, 1939) e dei SS. Maurizio e Lazzaro (Cavaliere, 1940).