Marco Occhipinti ha scritto:
Personalmente ritengo che "tutto faccia brodo", nel senso che ci deve essere tutto, sia la produzione specializzata che quella meno specializzata, che magari riesce ad arrivare a masse di persone più grandi. Questo se non si vuole che la filatelia rimanga un ambito ristretto (e sempre più ristretto in futuro) e si possa suscitare l'interesse anche di chi, oggi, filatelista non è. Come ad esempio avviene anche quando si espone una collezione in un evento che filatelico non è: a che pro, se non ad interessare persone che oggi filatelisti non sono?
Poi, se nella comunicazione di massa non è tutto molto preciso, pazienza, peccato, ma non ci morirei dietro: abbiamo altri ambiti dove essere più precisi e accurati.
Io invece ritengo che la selezione per interesse culturale sia alla base della crescita sostenibile di ogni hobby.
Non confondere il possibile pubblico con la massa: il nostro non è e non deve diventare un hobby di massa.
E' per molti, ma non per tutti.
Bisogna invece mettere a disposizione di chi vuole saperne di più la nostra competenza, gentilezza e disponibilità: queste sono le caratteristiche che invogliano ad avvicinarsi al nostro hobby.
Io non ho mai esposto ma ho creato dei siti che fanno divulgazione storico-postale.
Questo forum, per esempio, spero sia destinato a crescere, ma, ne parlavo con un amico, auspico che non diventi il ricettacolo di tutti quelli che vogliono una valutazione per vendere la collezione del nonno... questa gente deve andare su altri siti, qui si dovrebbe parlare solo fra gente che vuole approfondire perché animata da serio interesse per la materia.