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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 30/09/2012, 9:56 
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Iscritto il: 07/09/2012, 11:53
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E' già accaduto in passato e nel recente passato che una missiva venisse consegnata con decine e decine di anni di ritardo.
Stavolta però si tratta di una franchigia militare, e a riportarlo è il sito di Repubblica:

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/0 ... ref=search

Saluti, Marco.


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MessaggioInviato: 30/09/2012, 14:41 
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Iscritto il: 21/09/2012, 15:22
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Ciao Marco
l'articolo non mi convince per nulla .................. anzi :?: :?: :?: :?: :?: :?:
........ se i bolli postali riteniamo abbiano ancora un senso, allora si deduce facilmente che la cartolina è stata sì spedita il 28/03/1944 da Bitetto (località dove prestava servizio il nostro militare) ma giunse ai propri congiunti a Bella (Catanzaro) in data 7 aprile 1944 - quindi 9 giorni dopo essere stata spedita.
Non esiste inoltre nessun timbro di censura che indichi sia stata "Tolta di corso" ma un semplice bollo ACS che, come ben sappiamo, veniva apposto nei territori liberati dagli Alleati sulla corrispondenza che transitava dall’Ufficio di Censura senza essere ispezionata.
Pertanto "il sequestro", lo smarrimento e la consegna della cartolina nel 2012 restano fatti che il giornalista dovrebbe dimostrare ben più compiutamente, altrimenti è e rimarrà la classica SPARATA per fare scalpore.
Sarebbe bene inoltre che l'estensore dell'articolo si documentasse maggiormente dal punto di vista storico in quanto Bitetto e tutta la provincia di Bari, al momento in cui fu spedita la lettera, era da moltissimo tempo saldamente in mano agli Alleati e non certo ai Nazisti come invece viene riportato nell'articolo.
Agostino

_________________
Colleziono Storia Postale d'Italia dal 1943 al 1946.
Mi diverto inoltre a collezionare "Annulli a Targhetta" e Chiudilettera Antitubercolari.

Continuo ad aggiornare, anche con gli ultimi anni, la mia collezione di Francobolli d'Italia.


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MessaggioInviato: 01/10/2012, 23:16 
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Iscritto il: 07/09/2012, 11:53
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Ciao Agostino,
naturalmente condivido quanto tu dici, ma provocatoriamente ti chiedo: è così importante?
Cioè, non è forse più importante il fatto che un grosso mezzo mediatico come può essere il sito di Repubblica abbia dato spazio ad una cartolina postale? Certo, sarebbe stato meglio se l'informazione fosse stata data corretta, ma (tristemente) chiedo: quanti di coloro non-filatelisti che hanno letto si sono posti il dubbio che magari ci fosse un'imprecisione storico-postale o anche solo storica?
E' vero il "Nel bene o nel male, purché se ne parli" o il "Purché se ne parli. O anche no"?
Salutoni, Marco.


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MessaggioInviato: 02/10/2012, 6:11 
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Iscritto il: 12/09/2012, 18:39
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Francamente non credo che valga sempre il motto della pubblicità: questo va bene per i beni di consumo, ma non per l'ambito culturale.

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MessaggioInviato: 02/10/2012, 13:34 
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Iscritto il: 07/09/2012, 11:53
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Ricercatore ha scritto:
Francamente non credo che valga sempre il motto della pubblicità: questo va bene per i beni di consumo, ma non per l'ambito culturale.
Quindi, meglio un articolo approfondito e documentato sul Numero Unico di una manifestazione filatelica piuttosto che un articolo meno approfondito e meno documentato su una testata nazionale?


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MessaggioInviato: 02/10/2012, 13:40 
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Marco Occhipinti ha scritto:
Quindi, meglio un articolo approfondito e documentato sul Numero Unico di una manifestazione filatelica piuttosto che un articolo meno approfondito e meno documentato su una testata nazionale?


Assolutamente si, ovviamente secondo me, perché lo scopo del presunto scoop della cartolina arrivata dopo 68 anni serve solo a denigrare lo stato di funzionamento delle comunicazioni postali, non certo per promuovere il collezionismo filatelico della posta militare.

;)

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MessaggioInviato: 02/10/2012, 13:42 
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Personalmente ritengo che "tutto faccia brodo", nel senso che ci deve essere tutto, sia la produzione specializzata che quella meno specializzata, che magari riesce ad arrivare a masse più grandi di persone. Questo se non si vuole che la filatelia rimanga un ambito ristretto (e sempre più ristretto in futuro) e si possa suscitare l'interesse anche di chi, oggi, filatelista non è. Come ad esempio avviene anche quando si espone una collezione in un evento che filatelico non è: a che pro, se non ad interessare persone che oggi filatelisti non sono?
Poi, se nella comunicazione di massa non è tutto molto preciso, pazienza, peccato, ma non ci morirei dietro: abbiamo altri ambiti dove essere più precisi e accurati.


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MessaggioInviato: 02/10/2012, 13:52 
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Marco Occhipinti ha scritto:
Personalmente ritengo che "tutto faccia brodo", nel senso che ci deve essere tutto, sia la produzione specializzata che quella meno specializzata, che magari riesce ad arrivare a masse di persone più grandi. Questo se non si vuole che la filatelia rimanga un ambito ristretto (e sempre più ristretto in futuro) e si possa suscitare l'interesse anche di chi, oggi, filatelista non è. Come ad esempio avviene anche quando si espone una collezione in un evento che filatelico non è: a che pro, se non ad interessare persone che oggi filatelisti non sono?
Poi, se nella comunicazione di massa non è tutto molto preciso, pazienza, peccato, ma non ci morirei dietro: abbiamo altri ambiti dove essere più precisi e accurati.


Io invece ritengo che la selezione per interesse culturale sia alla base della crescita sostenibile di ogni hobby.
Non confondere il possibile pubblico con la massa: il nostro non è e non deve diventare un hobby di massa.
E' per molti, ma non per tutti.

Bisogna invece mettere a disposizione di chi vuole saperne di più la nostra competenza, gentilezza e disponibilità: queste sono le caratteristiche che invogliano ad avvicinarsi al nostro hobby.

Io non ho mai esposto ma ho creato dei siti che fanno divulgazione storico-postale.

Questo forum, per esempio, spero sia destinato a crescere, ma, ne parlavo con un amico, auspico che non diventi il ricettacolo di tutti quelli che vogliono una valutazione per vendere la collezione del nonno... questa gente deve andare su altri siti, qui si dovrebbe parlare solo fra gente che vuole approfondire perché animata da serio interesse per la materia.

;)

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MessaggioInviato: 11/10/2012, 11:05 
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Località: Termini Imerese
Ciao a tutti,
mi permetto di essere d'accordo con "ricercatore" e vorrei dire che per carita, é vero anche quanto scritta da Marco
Marco Occhipinti ha scritto:
Cioè, non è forse più importante il fatto che un grosso mezzo mediatico come può essere il sito di Repubblica abbia dato spazio ad una cartolina postale? [...]
E' vero il "Nel bene o nel male, purché se ne parli" o il "Purché se ne parli. O anche no"?
Salutoni, Marco.


però credo che l'articolo punta a denigrare il servizio postale e, secondo me, anche in maniera indiretta il collezionismofilatelico e di storia postale.

a parte gli errori dell'articolo, non è sempre un bene la formula "purchè se ne parli" e, condivido in pieno Agostino nell'auspicio fatto affinchè questo forum non diventi ricettacolo di gente che cerca valutazioni per collezioni... :shock:

_________________
Iscritto AICPM dal 2011

colleziono:
- Regno
- Repubblica MNH (sino al 2011 compreso)
- Giovanni Paolo II


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