LUSI GIULIO volontario, sottotenente. m.a.v.m. m.o.v.m. alla memoria
Appena diciassettenne, si arruolò volontario per la guerra e fu inviato al II reparto bersaglieri. Tentò subito di raggiungere la prima linea ma tale possibilità gli fu concessa solo al compimento del diciottesimo anno d’età. Ottenuta, dopo un breve corso, la nomina a sottotenente, fu successivamente destinato al IV reparto d’assalto, rinominato poi XXVI. Proprio nei giorni della grave disfatta subita dalle truppe italiane a Caporetto, l’aspirante ufficiale nativo di Ariano, nei pressi della testata del Natisone, a Luico, durante la ritirata, vedendo che alcuni pezzi d’artiglieria erano rimasti in mano agli austriaci, chiamò con sé due commilitoni della propria compagnia, per poi spingersi verso la zona presidiata dalle truppe nemiche con lo scopo di togliere l’otturatore ai cannoni per renderli almeno inservibili. I tre arditi riuscirono nell’impresa, ma Lusi tornò indietro con una larga ferita a una spalla. Per questo atto, dove Lusi mostrò un incommensurabile coraggio, gli fu conferita la medaglia d’argento , con Regio Decreto del 20 dicembre 1923. Giulio Lusi, quindi, fu decorato con medaglia d’argento al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: “Primo sempre in ogni audace impresa, si spingeva, con pochi animosi, in condizioni difficilissime per terreno e per il fuoco delle mitragliatrici, attraverso i posti nemici, rientrando nelle nostre linee ferito e con gli otturatori di due pezzi d’artiglieria caduti in mano dell’avversario. Luico, 25-25 ottobre 1917”. Dopo questa azione eroica, pur gravemente ferito, il giovanissimo sottotenente irpino decise di ripassare le linee. il 30 ottobre 1918, non ancora ventenne, trovò la morte in combattimento nel passaggio del Piave a Grisolera, dove, colpito dal fuoco nemico, pur cadendo al suolo, continuò a sventolare il tricolore per incitare i suoi bersaglieri all’assalto, attirando ancora su di sé le rabbiose raffiche dei mitraglieri austriaci. In ricordo del suo sacrificio, con Regio Decreto del 2 giugno 1921, gli fu conferita la medaglia d’oro al valor militare, con la seguente motivazione: “Giulio Lusi, Sottotenente (Bersaglieri, 26° reparto d’assalto “Fiamme cremisi”, 1a compagnia). Costante, mirabile esempio slancio, coraggio, e puro amor patrio, volontario di guerra, benché inabile alle fatiche per grave ferita riportata in combattimento, volle dare tutto se stesso alla Patria, ritornando alla fronte. Passato un fiume tra i primi, si slanciò alla testa del suo reparto coraggiosamente contro un caposaldo accanitamente difeso. Colpito a pochi passi da mitragliatrici avversarie, benché morente, fece sventolare il tricolore in faccia al nemico e spirò inneggiando alla Patria. Grisolera (Basso Piave), 30 ottobre 1918”.
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