Lucev Nenad ha scritto:
Buon giorno a tutti.
Ho fatto un po’ di ricerche sulla lettera per Amsterdam postata da Andy66 e mi sembra di aver scoperto quanto segue. Posto che il traffico postale con i Paesi Bassi era funzionante, come abbiamo già visto e come è dimostrato anche dalla raccomandata di Ingegné inviata a Willemstadt nel Curaçao, che all’epoca era colonia olandese, mi sono soffermato sulla fascetta posta sul lato sinistro della lettera e sui timbri.
La fascetta non è della censura ma è delle poste francesi tipo quelle che si usano per riparare le buste arrivate accidentalmente aperte o strappate. Ne esistono in Francia di 22 tipi diversi, con la scritta su due righe POSTES ET TÉLÉGRAPHES e (Art. 483 de l’Instruction générale) racchiusa in un rettangolo e più in basso n° 509. Oltre all’art. 483 possono apparire anche altri numeri. Le etichette non hanno la perforazione, sono in caratteri neri su carta di color ocra e quella di Andy è catalogata secondo il catalogo Drummond (Official Seals of the World, 2007) come OS3b. E’ stata in uso in Francia dal 1898 al 1917. (Vedi su Internet sotto “Officialy sealed Mails in the World”, sotto la voce “France”. Sono riportate le immagini di due diverse fascette francesi, una identica a quella di Andy).
Il timbro tondo viola sul retro della busta non è della censura ma delle poste di Dieppe nel nord della Francia. I timbri censori francesi sono ovali con la scritta in alto OUVERT o CONTROLÉ e in basso PAR L’AUTORITÉ MILITAIRE, oppure solo in alto CONTRÔLE MILITAIRE o solo in basso ACHEMINÉ SANS CONTRÔLE (istradato senza il controllo). In mezzo c’è il numero del censore. (Sulla raccomandata da Torino per Parigi, postata da Davidmartignetti si vede uno di questi timbri ovali.)
Infine il timbro quadrato viola con la scritta OUVERT PAR L’AUTORITÉ … (e mi sembra di poter leggere MILITAIRE) non mi è noto e non l’ho trovato su nessuno dei peraltro numerosi siti francesi sulla censura e i relativi forum.
Un saluto a tutti, Nenad.
Un grazie mille a Nenad per la precisa ricerca effettuata riguardo a questa fascetta ed agli annulli presenti sulla lettera. C'è da dire che tutto ciò pone nuovi interrogativi riguardo questo documento, anzichè risolvere la questione.
Il fatto che sia stata apposta la fascetta dalle poste francesi (in quanto accidentalmente aperta o strappata) fa supporre che si sia staccata la fascetta originale della censura italiana (ricordo che l'apertura è lungo tutto il lato sinistro); però se ci fosse stata la fascetta italiana dovrebbero vedersi parte dei timbri normalmente messi 'a cavallo' di essa. Poi, oltre al timbro dell'ufficio postale di Dieppe al verso, abbiamo quello quadrato sul fronte, che confermo ha la dicitura OUVERT PAR L'AUTORITE' MILIT....
Quindi sembrerebbe che questa lettera sia passata anche della censura, nonostante non sembrerebbe censurata