All'inizio delle ostilità erano in corso in Eritrea 18 valori di posta ordinaria (8 effigie del Re e 10 Soggetti Africani). In Somalia, se non si tiene conto delle tirature con diversa dentellatura, erano in corso ugualmente 18 valori della serie Pittorica. Esistevano, per ogni Colonia, anche i francobolli per il servizio espresso per l'interno e per l'estero.
Come già detto, nel 1936 si aggiunsero 10 valori di posta aerea per ogni Colonia e 7 francobolli di posta ordinaria per l'Etiopia. A questo punto chi spediva dall'AOI disponeva teoricamente di ben 67 francobolli diversi per affrancare la sua corrispondenza! E' chiaro che non tutti i francobolli erano distribuiti nei vari uffici, ma il frequente spostamento delle truppe e dei cantieri, unito all'apertura di succursali e filiali di banche, imprese e commercianti, provocò spesso e volentieri un notevole flusso di francobolli da una zona dell'AOI in cui erano la norma ad un'altra in cui erano l'eccezione.
Il totale dei francobolli ordinari salì nel 1938 a 102 con l'emissione della lunghissima serie per l'AOI (35 esemplari tra posta ordinaria, posta aerea ed espressi) e nello stesso anno furono emessi 8 francobolli commemorativi per il bimillenario dell'imperatore Augusto, seguiti nel 1940 da 11 francobolli celebrativi della Triennale d'Oltremare (gravati da sovrapprezzo). Credo che i francobolli augustei fossero nel frattempo andati fuori corso, per cui il totale dei valori teoricamente disponibili per l'affrancatura era di 110 nel 1938-39 e 113 dal 1940 alla perdita dell'Impero, come risulta dalla tabella riepilogativa che segue (cliccare per ingrandire).
Allegato:
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Salta subito agli occhi che alcuni tagli, di uso meno frequente, compaiono una sola volta (40 centesimi Etiopia e 3,70 lire AOI), altri 2 volte (2 centesimi Etiopia e AOI, 2,55 lire Somalia e AOI, 20 lire Somalia e AOI, 25 lire P.O. Somalia e P.A. AOI).
All'estremo opposto troviamo i valori di uso più frequente: nel 1938 si poteva scegliere tra ben 9 francobolli diversi per affrancare una lettera ordinaria (malgrado il divieto formale, l'uso dei francobolli di posta aerea era ampiamente tollerato). Quando nel 1939 la tariffa per il primo porto verso l'Italia salì per a 75 centesimi, erano disponibili 8 diversi francobolli di questo valore.
E' sotto gli occhi di tutti i collezionisti di storia postale dell'AOI che questa enorme quantità di francobolli diversi diponibili, unita all'elevato costo del servizio di posta aerea, ha generato le affrancature più varie: sarebbe ad esempio teoricamente possibile rintracciare una lettera aerea da 30 grammi per l'interno (2x50 c. P.O. + 6x 50 c. P.A) o una raccomandata aerea da 10 grammi per l'Italia spedita dopo il febbraio 1939 (0,75 P.O. + 1,25 R + 2x1 l. P.A.) affrancata con 8 dei 9 francobolli "gemelli" da 50 centesimi, oppure una lettera aerea da 15 grammi per l'Italia (50 c. P.O.+ 3x1 l. P.A.) o una raccomandata doppio porto per l'estero (1,25 + 0,75 P.O. + 1,50 R) con 7.
Non mi viene in mente su due piedi una tariffa che utilizzi tutti i diversi esemplari di un diverso valore, ma sono sicuro che esiste e che forse un giorno troveremo anche una busta per dimostrarla.