aggiungo un sommergibile
Allegato:
sottomarino w3.jpg [ 230.03 KiB | Osservato 1614 volte ]
il w3 che faceva parte di un gruppo di 4 sommergibili acquistati dalla royal navy nell'agosto del 1916 (equipaggio di 36 persone) assegnati poi alla 3^squadriglia di base a brindisi.
Attività operativa
Al comando del T.V. Ugo Cosentini, che l'aveva condotta da Portsmouth a Brindisi, l'unita venne aggregata alla 3^ Squadriglia e, dal dicembre 1916, svolse attività operativa compiendo tre missioni offensive lungo le rotte commerciali e presso le acque prospicienti i porti austriaci del Basso Adriatico, senza peraltro entrare in contatto con l'avversario.
Dal gennaio 1918 l'unità, passata al comando del T.V. Silvio Arata, compì 9 missioni. Al termine del conflitto fu posta in disarmo ed il 14 settembre 1919 venne radiata.
la cartolina riporta anche il timbro di censura del comando del w4 gemello del w3 che fungeva da capo squadriglia
Attività operativa
Entrato in servizio a Brindisi nel dicembre 1916, assegnato alla 3^ Squadriglia, come unità Capo Squadriglia, il W 4, al comando del TV Alessandro Giaccone, espletò, unico della classe, una intensa attività operativa con frequenti missioni di agguato offensivo lungo la costa dalmata e da Cattaro a Durazzo.
Nell'espletamento della sua diciannovesima missione l'unità, salpata da Brindisi il 3 agosto 1917 per portarsi in agguato alla foce del fiume Drina, non fece più ritorno alla base, probabilmente affondata a seguito di urto contro mina nelle acque fra Cattaro e Durazzo il giorno 4 agosto 1917. Nel sinistro si perse l'intero equipaggio, composto da 3 ufficiali, 5 sottufficiali e 14 sottocapi e comuni.
A seguito del mancato rientro, previsto per il 16 agosto, il vice ammiraglio Camillo Corsi svolse una inchiesta, che ebbe termine con una relazione nella quale si ipotizzò la perdita dell'unità per urto contro una mina austriaca.
Nonostante le minuziose ricerche effettuate nel dopoguerra presso gli archivi della Marina austriaca, nulla si poté conoscere sulla tragica fine di questa unità.
ciao
umberto