Di Torino ancora non se ne era parlato in questo argomento, anche se fu forse la città d'Italia più bombardata durante la guerra per via della presenza delle fabbriche e della Fiat principale industria di produzione di mezzi bellici.
Addirittura le notizie del bombardamento della citta avevano varcato il mediterraneo ed erano arrivate sulle sponde del Nord Africa, qui un tenente colonnello del Battaglione Superga in data 29 Novembre 1942 chiede informazioni a casa a Roma dal genitore informazioni sui parenti di Torino.
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un estratto dei bombardamenti del periodo da Wikipedia:
Novembre-dicembre: serie di sette incursioni a tappeto del Bomber Command con sgancio di diverse tonnellate di bombe. Nella prima (18-19 novembre) 71 velivoli sganciarono 121 tonnellate su arsenale, stabilimenti Fiat e vaste zone dell’abitato. Danneggiate le industrie Fiat, Westinghouse e la fonderia Nebiolo. 42 morti e 72 feriti tra i civili[15]. Nella seconda (20-21 novembre) 198 bombardieri sganciarono 211 tonnellate sulla Fiat e sulla città, compresi 120 000 spezzoni incendiari. Colpiti gli stabilimenti FIAT, la SNIA, la centrale elettrica AEM, l’ospedale Martini, i teatri Maffei e Chiarella e la sinagoga. 177 morti, 120 feriti tra i civili, e inizio dello sfollamento di massa[16][17]: si trattava della più pesante incursione aerea subita da una città italiana dall’inizio della guerra[18]. Nella terza incursione (28-29 novembre) 194 bombardieri sganciarono 371 tonnellate sulla FIAT e sulla città, provocando 67 morti e 83 feriti tra i civili. Furono colpiti, oltre alla Fiat, l’arsenale, gli ospedali San Giovanni e Mauriziano e la stazione ferroviaria di Porta Susa. Per la prima volta in Italia furono impiegate le bombe blockbuster da ottomila libbre (3628 kg)[17][19]. Nella quarta incursione (29-30 novembre) 18 aerei sganciarono 28 tonnellate di bombe sulla Fiat e sull’abitato, provocando 16 morti e 15 feriti tra i civili. Colpite la Fiat, la STIPEL, l’ospedale San Giovanni e l’ospedale psichiatrico.
Andrea