pm53 14/9/17
dal colonnello comandante la Brigata Porto Maurizio
comandante dal 10/7 al 10/10/1917
ammalatosi, morto all'ospedale territoriale di Firenze il 15/11/17 per cause di guerra

Colonnello Rizzi Giacomo
avvisò lo Stato Maggiore del mov. truppe nemiche prima di Caporetto...

"Il generale Giacomo Rizzi, nativo della Carnia, venuto a conoscenza dell’offensiva degli Austroungarici informò il comando supremo. Non fu creduto: venne anzi giudicato tendenzioso, forse perché aveva una moglie tedesca e, in seguito, venne addirittura esonerato dall’incarico."

vedi la storia interessante
http://www.albergomartina.it/Giacomo_Rizzi.html

Ugolini Amedeo
nato a Costantinopoli nel 1896, scrittore, giornalista, nel 1916 tornò in Italia per arruolarsi.

Giunto in Italia per arruolarsi nell'esercito nel 1916, si ferma a Chiavari alla fine della guerra, si dedica alla scrittura, poi, dopo che Mussolini prese il potere, partecipa alla lotta antifascista. La sua storia è indissolubilmente legata alla resistenza italiana. Esiliato a Parigi nel 1937 è animatore d'un giornale antifascista La voce degli italiani. Arrestato dalla Gestapo in Francia nel 1943, quindi tradotto nelle carceri italiane, viene liberato in Italia alla caduta di Mussolini. Membro del CLN e del PCI svolse un ruolo importante nell'immediato dopoguerra nel definire le istituzioni democratiche e repubblicane, in particolare a Torino dove diresse l'edizione regionale dell'Unità e fu consigliere comunale.

Vittorio Bonadè Bottino, architetto (3/10/1885).

Laureato al Real Collegio Carlo Alberto grazie a una borsa di studio, progettò importanti opere in epoca fascista, tra le quali gli stabilimenti di distillazione del carbon fossile installati a Porto Marghera, commissionatigli dall'avvocato Giovanni Agnelli nel 1923, il Cinema Corso, il complesso sciistico d'alta quota del Sestrière - di particolare complessità a causa del rischio di congelamento degli impianti igienico-sanitari, e dotato di un grande lucernario a diciotto lati con funzione di illuminazione diurna per la riduzione delle spese di energia elettrica -, l’Hotel Campo Imperatore a quota 2.100 m s.l.m. sul Gran Sasso, lo stabilimento Fiat Mirafiori, nonché post fascista, come le infrastrutture di Italia '61, lo stabilimento FIAT di Togliattigrad e altre grandi opere, incluse alcune dighe in Nigeria, Venezuela, Pakistan e altri paesi in via di sviluppo.

già presentato a pag.3 di questo thread.
COLOMBINI ALFREDO
colonnello
comandante di varie unità tra le quali un gruppo di alpini che prende il suo nome nella 52 div.
In Libia M.B.V.M. (1912)
1 G.m. : 1 M.A.V.M. 2 M.B.V.M.

Stavolta scrive proprio quando, da maggiore, è al comando del gruppo alpini che prende il suo nome.
Si vede il timbro di reparto sotto il guller di PM.

DINO PARRI (N.21/5/1899- + 1960)

scrive da Maggiore del 88 rgt ftr il 5/11/1918

nella 2 g.m. diverrà poi Generale di Brigata, nella Divisione Pavia, catturato in A.s. ad EL ALAMEIN l' 8/11/1942, prigioniero degli Americani in USA fino al 1945.

Inserisco qui questa cartolina sperando non sia in errore. Non si tratta di un militare ma di un senatore con un compito ben particolare. Infatti le guerre, di norma, prevedono dei trattati di pace.
Ecco una cartolina spedita al senatore Francesco Salata membro della Delegazione italiana al Congresso della Pace tenutosi a Parigi nella primavera del 1919.
Un particolare. Nel testo si commenta la morte del capitano Natale Palli, aviere compagno di D'Annunzio nel volo sopra Vienna.

Grazie tante Fabrizio. Questo thread è partito qualche tempo fa e nella mia idea era un thread di posta militare: quindi ho inserito prevalentemente corrispondenze scritte DA e su franchigia. Ma come avrai visto ci sono casi sporadici anche PER e su supporti non militari, perchè comunque attinenti sempre alla Grande Guerra.
Quindi grazie tantissime di aver rinvivito il thread con una corrispondenza interessante per il destinatario e per il riferimento storico ad un altro protagonista di quella guerra (Palli e D'Annunzio).

Ten. Edmondo D'Arbela , 533 comp. mitragliatrici.
Il ten. scrive alla madre Malvina e manda i saluti al fratello Alfredo.

Edmondo diventerà poi professore al Liceo Parini di Milano, assieme a Ernesto Bignami (si proprio quello dei famosi riassuntini...), Ugo Mondolfo, e gente di elevata caratura intellettuale. Per il suo ricordo il link qui allegato
https://liceoparini.edu.it/wp-content/u ... arbela.htm

il fratello Alfredo, ingegnere progettista per le FS, progettista del famoso Settebello
Alfredo D'Arbela nacque nel 1898, da Itshak Amchislavsky, medico di origini ucraine naturalizzato italiano, e Malvina Schwartz. Il padre aveva modificato il proprio nome in Gregory D'Arbela, dopo aver lasciato nel 1878 l'esercito russo. Dal matrimonio, prima di Alfredo, erano nati Edmondo, che sarà professore di lettere classiche al liceo Parini di Milano e Felice, medico all’ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia. Nel 1923 Alfredo D'Arbela si laureò in Ingegneria meccanica presso il Regio Istituto tecnico di Milano (l'attuale Politecnico) e nel 1925 partecipò, risultandone vincitore, al concorso per Allievo Ispettore Ingegnere indetto dalle Ferrovie dello Stato.

https://it.wikipedia.org/wiki/Alfredo_D%27Arbela#

generale Ferdinando Pecco (1864-1929)
ufficiale del Genio, lavorò alle fortificazioni di Bardonecchia negli anni 1888/90; poi in Colonia (Eritrea), a Messina per il terremoto ed infine in guerra nella 15/18.
Ritratto da capitano.

http://www.laggiodicadore.it/storie.html

PM48 divisione 17/8/16
scritta da allora sottotenente Golzio del 231 rgt ftr

GOLZIO VINCENZO (Roma 1896-1980)
studioso di storia dell'Arte medioevale e moderna, docente di Storia Arte e Acc. Belle Arti Milano, poi a Firenze.
Scrisse importanti trattati per la Utet.

http://www.gruppodeiromanisti.it/wp-con ... ncenzo.pdf

Cartolina da Posta Militare 42 del 6/4/18, scritta dal dott. Bartolo Nigrisoli presso l'ambulanza chirurgica d'armata N.1

Bartolo Nigrisoli (Mezzano di Ravenna, 18 dicembre 1858 – Bologna, 6 novembre 1948)
chirurgo italiano. Fu uno dei docenti universitari che rifiutarono il giuramento di fedeltà al regime fascista.

GRAZIE PER LA PARTECIPAZIONE A QUESTO THREAD, ALEX.PER LA GRANDE GUERRA PASSARONO PIù O MENO TUTTI, E QUINDI TROVIAMO CORRISPONDENZE DI V.I.P. GIA' NEL '15 O DI PERSONE CHE SI AFFERMERANNO PIU' TARDI.
TI RINGRAZIO DI AVER INSERITO ANCHE LE NOTIZIE BIOGRAFICHE, ANCH'IO HO ATTUATO QUESTO MODO DI INFO PER RENDERE PIù FACILE LA CONOSCENZA A TUTTO IL FORUM.

Vincenzo Buronzo scrive qui come sottotenente presso il Comando del 26 gruppo Artiglieria Campale. PM 45 Divisione del 12/8/1916.
Meritò in guerra una m.a.v.m.
Nato a Moncalvo nel 1884 divenne poi Deputato e Senatore, fu letterato ed insegnante, allievo di Pascoli. Vincenzo Buronzo è stato uno scrittore e un poeta di grande talento e un bibliofilo appassionato. Come insegnante si è molto dedicato alle opere per l'infanzia e la gioventù; ha scritto per il Corriere dei piccoli, per Il giornalino della Domenica e per La Domenica dei Fanciulli, le cui poesie ha poi raccolto nel volume Canti innocenti. Ha fondato e diretto La Primavera Italica, Rassegna d'Arte e di Vita Innocente per i fanciulli della Nuova Italia.
Qui scrive a altro letterato: al poeta lucchese Olinto Dini, allievo di Carducci.

generale Battistoni
comandante 26 divisione

Pierino Negrotto Cambiaso (Genova, 26 dicembre 1867 – Roma, 2 febbraio 1925) qui Maggiore aggregato al Comando Aeronautico, è stato un politico italiano. Fu senatore del Regno d'Italia nella XXVII legislatura.

In servizio militare come ufficiale di cavalleria partecipò alla guerra italo-abissina del 1895-1896 nello squadrone Cheren, prendendo parte alle spedizioni di Antalo e Adua dove, per un'eroica missione, fu decorato con medaglia di bronzo al valor militare.

Rientrato in Italia si dedicò come industriale nel settore agricolo allo sviluppo e sfruttamento delle terre e ammodernamento dei mezzi da lavoro. In campo politico ricoprì, dal 1905 al 1911, la carica di sindaco di Arenzano (GE), fino alla nomina a deputato nella XXIII e XXIV legislatura (1909; 1913) con le elezioni dal collegio di Voghera. Già membro della Camera dei deputati, dove inoltre ricoprì la carica di questore nell'ufficio di presidenza, volle partecipare alla guerra italo-turca (1911) come commissario delegato della Croce Rossa Italiana. Allo scoppio della prima guerra mondiale, ancor prima che lo stato italiano dichiarasse la scesa in campo bellico, volontariamente si prestò alle armi dapprima quale capitano del reggimento "Piemonte Reale Cavalleria" e poi del Servizio Aeronautico dove ricoprì gli incarichi di aviatore e mitragliere; per tali sforzi fu promosso a maggiore e decorato con la croce al merito di guerra e della medaglia di benemerenza dei volontari di guerra.

Deputato fino al 1919 fu quindi senatore del Regno dal novembre 1924 al febbraio del 1925 quando, il 2 febbraio, morì a Roma dopo brevissima malattia.