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 Oggetto del messaggio: british airgraphs
MessaggioInviato: 03/04/2020, 18:26 
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Ho aperto nell'argomento PM Estera lo stesso thread.
A quello vi rimando per un breve riassunto di ciò che era questo tipo di corrispondenza e come funzionava il servizio.
Qui faccio vedere una delle applicazioni (un caso di applicazione alquanto particolare,presente nella mia collezione).
In questo caso l'airgraph che vi propongo riguarda i messaggi che tramite BBC venivano trasmessi dai prigionieri italiani, del campo di Zonderwater in Sud Africa, verso le famiglie. Datato 1 aprile 1943.
In questo caso quindi trattasi di un uso di servizio "ufficiale", interno all'esercito alleato.
Il servizio di airgraph fu poi esteso anche ai prigionieri, over era disponibile, naturalmente verso quei territori italiani ove il servizio poteva venir garantito, cioè la parte d'Italia via via sottratta ai Tedeschi.


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 04/04/2020, 15:17 
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Anche il mio, che allego, porta messaggi di prigionieri in Sud Africa. L' airgraph con elenchi di messaggi non è affatto frequente e non ne conosco con provenienze diverse dal Sud Africa.
Venivano letti all'interno di un programma della BBC. Fin dall'autunno del 1939 la BBC aveva creato l'Italian Service, all'interno dell'European Service, per contrastare nazismo e fascismo. Nel 1943 l'Italian Service giunse ad avere 4 ore di trasmissioni giornaliere. All'interno di queste trasmissioni i messaggi dei prigionieri avevano un ruolo importante, perché attiravano ascoltatori, che sfidavano le pene previste dal regime per chi ascoltava la BBC.

Altra tipologia di airgraph, questa più comune: nel 1944 i prigionieri italiani in Gran Bretagna poterono fruire direttamente del servizio per scrivere alle famiglie nell'Italia controllata dagli Alleati. I prigionieri residenti in Nord Italia riuscirono a fruirne per poco tempo perché il servizio cessò, per tutti, prigionieri e inglesi, il 31 luglio 1945.
L'airgraph che allego non è datato, ma fu consegnato a Licata nel novembre 1944.


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 05/04/2020, 10:51 
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Le quantità viste a giro (web, convegni, collezioni) mi hanno fatto sempre pensare che alcuni pezzi siano difficili da trovare; talvolta la difficoltà è data dal fatto che alcune cose sono difficilmente reperibili per noi italiani, non così ad esempio per le "loro" cose ai Britannici o ai Tedeschi. La dispersione del materiale è stata in gran parte annullata da internet con la globalizzazione, per cui ora in via generale tutti possono avere sottomano tutto.
Per quanto riguarda questi oggetti a me non hanno mai intrigato più di tanto fin quando non ne ho trovati che avessero un nesso "italiano". Nello scorrere degli anni non ho mai visto una abbondanza di essi, tantomeno proprio quelli con riferimento all'Italia.
E rifacendomi alle riflessioni del thread Feldpost, ti dico che di airgraph con msg radiotrasmettibili di pow, ne ho solo uno, quello già inserito in forum.
Di airgraph da pow camp, pure solo uno; su che basi dici che sono più comuni? Forse per l'uso, ma numericamente parlando ne hai visti o hai in collezione in maggior numero? E quanti? Scusa non vorrei essere frainteso, talvolta spiegarsi a voce, magari via telefono, è meglio che scriversi a distanza: non voglio farmi i fatti tuoi, mi scuso se sembro invadente, è solo un tentativo di dare una base numerica attendibile a queste collezioni. Io non conosco collezionisti (a parte le cose in collezione del compianto Antonio), oltre a me e te, che abbiano pezzi simili in collezione....A me sembrano documenti perlomeno non comuni, a prescindere dal fatto che nessuno li abbia in collezione perchè magari li ritiene non interessanti...
Mi scuso ancora, spesso ti tiro in ballo, ma lo faccio solo per la stima che delle tue competenze. (che spero reciproca).
Dopo sto sproloquio...inserisco l'altro mio attuale unico pezzo, riguardante un airgraph anch'esso da campo britannico in Gran Bretagna, stavolta dal campo 594**, sempre verso territorio italiano in mano alleata. 23/11/1944.

**il venditore catalogava il campo come unlisted, io non l'ho rintracciato, forse non è un vero campo ma il 594 si riferisce alla Working Company citata nel timbro circolare in alto a destra. Tu che ne pensi? Magari un campo satellite per lavoro?


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 06/04/2020, 8:04 
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Buongiorno a tutti.
Il problema è che siamo in pochi a raccogliere in maniera sistematica la posta dei prigionieri di guerra. Io stessa la raccolgo in maniera selettiva, alcuni settori mi interessano più di altri e su questi concentro le mie risorse. Solo Antonio cercava di coprire tutti i buchi ed aveva una collezione che tendeva alla completezza ed era assai vicino ad avere un quadro completo.
Le mie riflessioni si basano su quanto vedo in vendita, non su quanto ho in collezione.
In base a questo ti dico di conoscere solo 3 airgraphs dal Sud Africa, dopo aver visto il tuo. Gli specialisti di airgraphs, tuttavia, li conoscono, perché Nino Barberis sull'argomento mi parlò di airgraphs dei pow da G.B. e Sud Africa.
Affermo che gli altri sono più comuni per il fatto che ogni tanto se ne vede uno in vendita e ad un prezzo che difficilmente supera i 20 euro, qualcosa di più con la bustina, che di solito manca.
Io ne ho solo 3, tra cui uno di mio padre, perché non me ne servono di più. Suppongo che sia stata data a tutti la possibilità di usarlo almeno una volta ed essendo i prigionieri in G.B. 150.000, qualcosa si trova, non sono comuni, ma nemmeno molto rari. Essendo meno attraenti di quelli illustrati non hanno affascinato i collezionisti tematici e questo non ha certo giovato alla loro possibilità di essere conservati.
Credo che il nostro compito non sia tanto censire quanto conservare, impedire che questa memoria diffusa vada perduta e concordo con te nel considerare questo forum una grande occasione per dare a queste piccole testimonianze la possibilità di sopravvivere.
Sicuramente campo e compagnia del tuo airgraph coincidono, per cui il 594 dovrebbe essere riferito alla Marsborough Farm Camp a Radnay Exterod. (pag. 22 del libro di L. Previato sui Prigionieri Italiani in Gran Bretagna 1940-1947).
Allego l'altro airgraph, dal campo 636 di Cowik Hall, nello Yorkshire.
Spero che la discussione non diventi un dialogo tra noi due, sarebbe utile che anche altri si inseriscano.


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 06/04/2020, 17:44 
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Tantissimi anni fa ebbi occasione di visionare centinaia di documenti postali da prigionieri italiani degli alleati.
Mi ricordo che una decina di airgraph li vidi e li misi anche da parte. Se può essere utile ad avere una percentuale.
Non sono rarissimi ma nemmeno comuni ( a mio parere).


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 06/04/2020, 18:24 
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grazie molte, tutto può essere utile.
Una dozzina di pezzi sposta poco l'idea dell'uso, che secondo me è perlomeno non comune (ho visionato di recente una asta inglese (ca. 300 pz.) e neppure uno riguardava i pow italiani.
Ringrazio naturalmente Maria per la competenza e la gentilezza; passavamo giornate con Antonio al telefono, per il gusto di sentirsi, ma anche perchè mi dava compiti di ricerca da fare che a me sono sempre piaciuti; dalle sue vaste competenze sono passato da un primo scambio pow-p.m. che ci aveva fatti conoscere ad appassionarmi ai prigionieri, con i limiti che una collezione "generalista" di cose militari comporta.
Auspico che la discussione si possa allargare, ma credo che l'argomento sia "di nicchia" .Grazie ancora a Marco e Maria.


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 07/04/2020, 18:15 
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Iscritto il: 30/08/2018, 13:13
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p.m.pistoia ha scritto:
grazie molte, tutto può essere utile.
Una dozzina di pezzi sposta poco l'idea dell'uso, che secondo me è perlomeno non comune (ho visionato di recente una asta inglese (ca. 300 pz.) e neppure uno riguardava i pow italiani.
Ringrazio naturalmente Maria per la competenza e la gentilezza; passavamo giornate con Antonio al telefono, per il gusto di sentirsi, ma anche perchè mi dava compiti di ricerca da fare che a me sono sempre piaciuti; dalle sue vaste competenze sono passato da un primo scambio pow-p.m. che ci aveva fatti conoscere ad appassionarmi ai prigionieri, con i limiti che una collezione "generalista" di cose militari comporta.
Auspico che la discussione si possa allargare, ma credo che l'argomento sia "di nicchia" .Grazie ancora a Marco e Maria.



Figurati ! Tengo a precisare che i miei ricordi sono molto sbiaditi in quanto risalenti a quasi 40 anni fa quando il materiale POW si acquistava a peso oppure si riusciva a trovare dai "cenciai"..altri tempi !! Ho avuto anche diverse decine di kg di messaggi di prigionieri
italiani in Germania.


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 07/04/2020, 21:44 
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Ancora più utile il fatto di aver cronicizzato il tuo ricordo. Io purtroppo non ho vissuto il momento epico del collezionismo (qualsiasi campo abbia indagato purtroppo sono sempre arrivato un momento dopo..).
Ma se associo la statistica ad un periodo di quarantanni, mi conforta ancora di più il fatto che una dozzina di pezzi in un lasso di tempo così mi convince che non siano affatto comuni. E anche prestando attenzione negli ultimi anni non è che si sia invertita la tendenza.
Ecco perchè una qualche forma di censimento ci può servire; non solo divulgare ma anche capire meglio se gli oggetti del desiderio siano o meno reperibili...
grazie di nuovo.


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 20/04/2020, 12:24 
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Iscritto il: 18/04/2020, 21:01
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Buongiorno, vista la discussione aggiungo i pochi che sono rimasti in mio possesso. Purtroppo qualcuno è deturpato da matita rossa x appunti di qualche Ente.


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 20/04/2020, 18:28 
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vedi che la partecipazione porta sempre benefiche sorprese.
ben arrivato a Capocannone (appassionato di cose di Marina??), che in un battibaleno ci ha fatto vedere un sacco di cose interessanti e anche rare (in altro thread su Betasom, soprattutto, complimenti).
e poi tutti i miei conteggi e supposizioni, ribaltate in un batter d'occhio. Praticamente raddoppiato il conteggio di airgraphs conosciuti. Bene, come sempre vicine al vero le previsioni di Mariamar e di Marco Lazzerini, sul fatto che si non sono comuni ma forse neppure rari. Dopo questa ventata di novità dovrò ripensare anch'io alla cosa...(anche se, se li trovassi... continuerei a prenderli...).
Grazie Capocannone e presto rivederti su queste pagine del forum.
Capocannone ha scritto:
Buongiorno, vista la discussione aggiungo i pochi che sono rimasti in mio possesso. Purtroppo qualcuno è deturpato da matita rossa x appunti di qualche Ente.

Scusa e quanti ne avevi?? Tanto per quantificare, come al solito... Grazie ancora.
Magari ne avessi io... segnati di matita... :lol: :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 21/04/2020, 7:35 
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Molto belli. Ad Enrico interessa censirli, a me interessano le date, per scoprire quando iniziò il servizio per i prigionieri in Gran Bretagna. Grazie Capocannone.


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 21/04/2020, 12:47 
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p.m.pistoia ha scritto:
Scusa e quanti ne avevi?? Tanto per quantificare, come al solito... Grazie ancora.
Magari ne avessi io... segnati di matita... :lol: :lol: :lol:


Non molti in verità, erano in tutto una quindicina. Credo che una percentuale approssimativa sia intorno al 5 %, ovvero una, ogni circa 20 corrispondenze ma potrei sbagliarmi.
Trovo invece insolito l'adozione di questo sistema, quale risparmio o beneficio c'era rispetto al cartaceo?


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 21/04/2020, 13:50 
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Il beneficio c'era, eccome! Per il trasporto aereo, pensa solo al volume di una lettera rispetto ad un microfilm sul quale vi era l'immagine ridotta di molte lettere. Naturalmente presupponeva capacità organizzativa e laboratori in cui microfilmare all'origine e sviluppare nel Paese di destinazione. Nell'Italia occupata dagli Alleati, dove evidentemente era stato installato un laboratorio o più di uno al servizio delle truppe inglesi, fu possibile inviare anche gli airgraphs dei prigionieri in Gran Bretagna. Mi risulta che il servizio per i prigionieri di guerra italiani in G.B. sia iniziato nel 1944, ma non so in quale data. Il beneficio era di tipo quantitativo, non certo qualitativo, considerato quanto sono difficili da leggere.

Gli inglesi attivarono questa tecnologia fin dall'agosto 1941, col supporto della Kodak, in un primo momento per le loro Forze Armate in Medio Oriente, estendendola poi gradualmente in tanti altri Paesi in cui erano impegnati. Il servizio fu utilizzato anche da loro alleati, per es. il Corpo Militare Polacco, i cui airgraphs sono oggetto di collezione specializzata.


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 21/04/2020, 16:06 
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non sapendo come citarmi da altro thread, ripropongo qui quanto ivi scritto riguardo agli airgraphs.

La British 'Airgraph' fu una forma di scrittura "rivoluzionaria", inventata negli anni trenta dalla Eastman Kodak Company assieme alla Imperial Airways e Pan American Airways per ridurre il peso e le masse postali trasportati via aereo.
La lettera scritta a mano, veniva fotografata e poi spedita come negativo in rotoli di microfilm. Arrivati a destinazione, i negativi venivano stampati su carta fotografica e consegnati tramite i canali del Army Postal Services (APS) .
Così nel 1940 questo sistema fu usato anche per le corrispondenze di guerra, in primis da the Middle East Force (MEF) e la Gran Bretagna. Nei teatri di guerra l'intera gestione degli airgraphs era coordinata dal APS. Le corrispondenze predisposte per gli airgraphs era raccolte dagli Army o Fieldpost Offices, cioè le prime basi operative postali paragonabili ai nostri uffici di P.M., inoltrate alle strutture ivi presenti della Kodak, che erano collocate nei concentramenti postali (Base Apo).
Anche su l'uso del airgraph divenne subito popolare, ebbe un uso limitato a causa delle ridotte dimensioni(che ne rendevano più difficoltosa la lettura) e per la mancanza di privacy, cosicche, una volta che vi furono sufficienti quantità di velivoli e rotte sicure , il loro uso declinò in favore della Air Letter normale.

Il servizio fu pian piano esteso verso il Canada(1941), East Africa (1941), Burma e India(1942), Sud Africa (1942), Australia e Nuova Zelanda (1943), Ceylon e Italia (1944).

Gli usi furono vari e estesi anche a prigionieri e cooperatori.

Anche le forze armate statunitensi applicarono lo stesso metodo con le loro V-mail.

ho allegato le vignette che spiegano il servizio e il beneficio.
Se vogliamo cercare una prima data, abbiamo tra quelle di Capocannone un airgraph scritto nell'ottobre 1944 verso Grosseto, quando il fronte era fermo sulla Gotica. Le altre ,a parte la mia del nov.44, sono tutte datate 1945.


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 21/04/2020, 21:56 
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Credo allora che anche questa faccia parte degli 'Airgraph'


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 22/04/2020, 7:33 
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No, questa è una normale cartolina modulo per i prigionieri di guerra italiani in Gran Bretagna, ma anche in Algeria. Il modulo su cui veniva scritto il testo che poi sarebbe stato microfilmato era più grande degli airgraphs che ne risultavano ed è per questo motivo che la scrittura ci appare così piccola, era un foglio circa 21x28 cm.


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 Oggetto del messaggio: Re: british airgraphs
MessaggioInviato: 28/05/2020, 21:07 
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Segnalazione, spero utile, agli interessati agli Airgraphs di prigionieri italiani.
Da una spulciatura(effettuata per una diversa ricerca) delle Vendite sociali, ne ho rintracciato alcuni di cui di seguito elenco il N. della Vendita ed il N. del lotto:

- 99 / 843, 844 e 845
- 104 / 834
- 106 / 970
- 107 / 1234 e 1241
- 118 / 1355
- 121 F / 734
- 121 / 1385
- 126 F / 3730 e 3731
- 138 F / 3722
- 143 F / 3612
- 149 / 1110
- 150 / 1360, 1363 e 1365

Sono tutti provenienti da campi inglesi e qualcuno potrebbe essere ripetuto, essendo rimasto invenduto e quindi, in vendite successive, riproposto.
Ferrarese R.


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