mariamar ha scritto:
Molto interessante , Michele. L'utilizzo di questa linea per la posta ha lasciato qualche segno inconfutabile su posta "di servizio" o civile? Che so, qualche timbro o annotazione manuale. So che è improbabile, perché, in pratica, si trattava di un corriere speciale, fuori dai canali postali civili o militari, ma qualche segno per individuare questa posta potrebbe esserci.
Purtroppo non ho nessuna evidenza postale di questi trasporti e penso che in nessun caso il vettore intervenisse con suoi contrassegni sulla posta trasportata, né che indicazioni in tal senso venissero necessariamente apposte dai mittenti. Come hai già commentato tu, questi dispacci si muovevano fuori dei normali canali postali e quindi l'indicazione di un avviamento tramite la linea aerea civile forse non era presente nemmeno sui cartellini dei dispacci. Il fatto che la postalizzazione avvenisse a Venezia mi convince che queste comunicazioni relative agli IMI venissero trasmesse per via aerea a cura dell'ufficio di Berlino, con plichi che venivano poi lavorati dall' ufficio del "capolinea" di Venezia. Le notizie sulla linea mi derivano da ormai lontanissimi (primi anni '70) colloqui con vari piloti al tempo in cui con alcuni amici lavoravo ad una serie di volumetti sugli aerei militari impiegati dall'Italia nella seconda guerra (il nome della collana era "Dimensione Cielo"). Quello che rendeva la periodicità dei voli alquanto variabile non era solo il fattore meteorologico ma c'era anche un problema di efficienza degli aerei: non a caso la linea per la Germania era esercita con aerei di fabbricazione tedesca perché questo rendeva più agevole disporre di ricambi o di fare riparazioni in emergenza in territorio tedesco, che costituiva la parte maggiore della tratta Venezia-Berlino.
Michele