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MessaggioInviato: 28/07/2019, 17:17 
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La sera del 30 Giugno 1940 aeroplani tedeschi atterrarono nell’aeroporto di Guernsey iniziando l’occupazione delle Isole del Canale.
Per la prima volta della storia un lembo di terra britannica veniva occupato da un esercito straniero e la bandiera germanica sventolò sulle isole fino al 9 Maggio 1945.
Il servizio postale a causa di precise disposizioni del comando militare tedesco e di incomprensioni tra lo stesso e gli enti amministrativi riprese a funzionare regolarmente solo alla fine del 1940.
La notizia che i collegamenti postali al di fuori delle Isole erano stati ristabiliti fu pubblicata sull’ “Evening Post” , quotidiano di Jersey, il giorno 11 Gennaio 1941 cosi come l’elenco degli stati verso i quali la posta sarebbe stata accettata per l’inoltro.
Stranamente non si fece menzione né della Francia di Vichy né delle nazioni neutrali che quindi dovevano essere formalmente escluse!
Ciò non impedì che alcune lettere provenienti dall'Irlanda arrivassero regolarmente a destino.


Lettera da Dublino a Jersey spedita il 18 Agosto 1941 e passata da ben 3 uffici di censura!
Bolli e fascette dell’ufficio di censura di Berlino (codice b).
Fascetta di censura britannica “Opened by Examiner 4054 e
fascetta di censura irlandese
“An Scrudoir D’Oscail 153”
(aperta dal censore)


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Ultima modifica di marco lazzerini il 28/07/2019, 17:50, modificato 3 volte in totale.
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MessaggioInviato: 28/07/2019, 17:20 
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25 Novembre1942 . Lettera spedita a Guernsey . Un francobollo è stato asportato . Come la precedente presenta le fascette della censura irlandese, britannica e tedesca (b).
L’interno della missiva è stato immerso dalla censura ( molto probabilmente quella germanica) in una soluzione di solfato di rame per evidenziare eventuali scritture con inchiostro simpatico.


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MessaggioInviato: 28/07/2019, 18:10 
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Interessante leggere la posizione dell'Irlanda durante il conflitto , sicuramente di "ambigua neutralità".

All’epoca dello scoppio della II guerra mondiale (1939) l’Irlanda era formalmente un dominion britannico. L’indipendenza totale fu riconosciuta solo nel 1949 da re Giorgio VI. Pur facendo parte del Commonwealth i suoi interessi andavano contro quelli della Gran Bretagna e il governo irlandese decise per la più stretta neutralità.
Questa neutralità in realtà favoriva di più l’Asse che gli Alleati in quanto privava questi ultimi di importantissimi porti e basi militari dai quali sarebbe stato più facile proteggere i convogli dagli U-Boot nazisti nell’Atlantico settentrionale.
La decisione di non formare un unione difensiva con l’Ulster era un chiaro atto anti-inglese. Ci furono dei momenti di grande tensione tra Irlanda e Inghilterra, specialmente dopo che Roosvelt si era rifiutato di garantire la neutralità della Repubblica.
Il governo inglese preferì limitarsi ad esercitare pressioni diplomatiche, scongiurando una possibile invasione dell’Isola, per non irritare la numerosa colonia irlandese degli Stati Uniti e spingerla su posizioni anti-interventiste.
Nel giugno-luglio del 1940 la Gran Bretagna propose l’unificazione dell’Irlanda in cambio della sua partecipazione alla seconda guerra mondiale ma il premier De Valera rifiutò, convinto che i britannici sarebbero stati sconfitti in poco tempo.
Queste pressioni inglesi comprendevano un embargo economico che mise il paese in ginocchio, tanto che la produzione di birra, bevanda di base Irish, era difficilissima e molto calata. Il paese era tornato in una sorta di medioevo e il periodo venne chiamato il “tempo dei carretti” in quanto non ci si muoveva più in auto ma con carri trainati da cavalli. Durante questo periodo Dublino fu sottoposta al razionamento e la comunità ebraica si allargò parecchio ospitando chi veniva oppresso dai nazisti nel resto d’Europa.
Malgrado queste pressioni l’Irlanda e si rifiutò di entrare in guerra anche se molti dei suoi cittadini si offrirono come volontari e vennero fatti passare in Irlanda del Nord per arruolarsi con la Royal Army. Si dice che il numero di Irlandesi che presero parte al conflitto fosse intorno alle 50.000 unità.
Allo scoppio della guerra l’Irlanda dichiarò l’Emergency che dava pieni potere al presidente e al governo.
Sulle coste sud dell’Isola venne scritto EIRE a grandi lettere per evitare i bombardamenti tedeschi. Tutto questo non evitò però la morte di decine di persone in diversi attacchi della Luftwaffe che veniva fuorviata dagli inglesi grazie alla distorsione dei raggi radio, come Churchill stesso dichiarò a fine conflitto.
Il peggiore di questi bombardamenti avvenne a Dublino, nel North-Wall, quartiere operaio nel nord della città, nella notte tra il 30 e il 31 maggio 1941. Ben 73 persone perirono nell’attacco.
L’attacco fu considerato un incidente anche se alcuni sostengono che si sia trattato di una vendetta contro la decisione presa da De Valera di mandare delle autopompe in aiuto alla cittadinanza di Belfast dopo che fu pesantemente bombardata.

L’Irlanda, nonostante la neutralità di facciata era divisa internamente da sentimenti contrastanti. Da una parte gli anti-fascisti e i circa 50.000 ragazzi partiti volontari al fianco delle truppe inglesi, dall’altra i simpatizzanti fascisti, l’IRA, il cui nazionalismo aveva diversi punti di contatto con il nazismo tedesco e gli anti-inglesi.
Anche tra i volontari c’erano poi degli individui poco fidati. Un gruppo di irlandesi fatti prigionieri dai tedeschi entrò nelle Waffen-SS e fu inviato in missione speciale in patria al servizio del Abwehr, il servizio segreto tedesco, dove presero, tra le altre cose, contatti con l’IRA. Secondo alcuni storiografi inglesi gran parte delle perdite di aerei accadute in Malaysia era dovuta al doppio gioco di un ufficiale irlandese della RAF che comunicava ai giapponesi informazioni importanti sugli spostamenti dei velivoli.
L’IRA sperava in particolare in una invasione dell’Inghilterra da parte dei tedeschi in modo da poter creare una situazione favorevole per una rivolta nell’Ulster.
Nel 1939, a dicembre, l’Irlanda del Nord rubò buona parte delle munizioni dell’esercito della Repubblica dal deposito di Phoenix Park a Dublino. Come contromossa il premier De Valera fece arrestare diversi membri dell’IRA, alcuni dei quali vennero giustiziati.
I tedeschi impiegarono in totale 12 spie nell’arco del conflitto sul territorio irlandese. Il capo di queste spie era Hermann Gortz. Nel luglio del 1940 tre di queste spie vennero arrestate mentre cercavano di introdursi in Inghilterra dall’Irlanda.
Un informatore americano che visitò l’Isola riferì che c’era il forte sospetto che in Irlanda ci fossero basi per U-Boot e che molti marinai tedeschi erano stati visti nei bar di Dublino.
Ma veniamo alla domanda da cui tutto questo è nato: è vero che piloti tedeschi e inglesi che si paracadutavano o precipitavano in Irlanda venivano fatti prigionieri?
Ebbene sì, anche inglesi, americani, canadesi, australiani, polacchi… venivano catturati oltre ai tedeschi e tenuti in condizioni di “prigionia”. Sono 240 i soldati internati in Irlanda durante il conflitto, 140 tedeschi e 100 alleati.


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MessaggioInviato: 28/07/2019, 19:57 
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Bellissima la prima lettera con le tre censure, e molto interessanti le molte informazioni riguardo all'Irlanda durante la 2^ g.m. di cui non ero al corrente

Andrea

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Andy66

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MessaggioInviato: 29/07/2019, 13:58 
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andy66 ha scritto:
Bellissima la prima lettera con le tre censure, e molto interessanti le molte informazioni riguardo all'Irlanda durante la 2^ g.m. di cui non ero al corrente

Andrea


Grazie Andrea!


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MessaggioInviato: 29/07/2019, 15:49 
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Complimenti Marco per i documenti postati e grazie per le notizie sull'Irlanda di cui non sapevo nulla.
Ciao
Roby


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MessaggioInviato: 29/07/2019, 17:11 
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Roby2000 ha scritto:
Complimenti Marco per i documenti postati e grazie per le notizie sull'Irlanda di cui non sapevo nulla.
Ciao
Roby


Di niente Roby ! Ho fatto solo un semplice copia/incolla di quello trovato in rete. Anche io non sapevo niente ma le notizie sono veramente
interessanti per cui ho ritenuto opportuno pubblicarle.

Per chi vuole approfondire : https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Kathleen
https://it.wikipedia.org/wiki/Fall_Gr%C3%BCn_2


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MessaggioInviato: 29/07/2019, 17:55 
Davvero tutto molto bello e decisamente interessante la storia.
Quanto a:
marco lazzerini ha scritto:
L’interno della missiva è stato immerso dalla censura ( molto probabilmente quella germanica) in una soluzione di solfato di rame per evidenziare eventuali scritture con inchiostro simpatico.
a memoria, perché non ricordo dove l'ho letto, non era un'immersione, che poteva far spandere completamente l'inchiostro della scrittura rendendola illeggibile, ma solo una pennellata, spesso tracciata in diagonale. In questo caso la lettera è su carta azzurrina e dà l'impressione di un'immersione, ma la pennellata centrale del censore è ben evidente.
Una cosa che mi incuriosisce molto è dove avveniva il passaggio della corrispondenza tra il "circuito" britannico e quello tedesco: necessariamente in un paese neutrale, per lo più Portogallo, Spagna e Svizzera, ma anche Svezia e con la Turchia in scena per le corrispondenze da/per l'Oriente e l'Africa, ma in questo caso? Dubito che passasse dall'irlanda, formalmente neutrale, a qualche territorio sotto controllo tedesco perché non ci sarebbe stata la censura inglese; do invece per scontato che dall'Irlanda passasse al Regno Unito (via Ulster o via mare) e che poi gli inglesi inoltrassero ad un paese neutrale (penso a Spagna o Portogallo) che poi faceva proseguire per un territorio sotto controllo tedesco. Hai evidenze/documentazione in proposito?
Michele


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MessaggioInviato: 29/07/2019, 18:16 
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michele.caso ha scritto:
Davvero tutto molto bello e decisamente interessante la storia.
Quanto a:
marco lazzerini ha scritto:
L’interno della missiva è stato immerso dalla censura ( molto probabilmente quella germanica) in una soluzione di solfato di rame per evidenziare eventuali scritture con inchiostro simpatico.
a memoria, perché non ricordo dove l'ho letto, non era un'immersione, che poteva far spandere completamente l'inchiostro della scrittura rendendola illeggibile, ma solo una pennellata, spesso tracciata in diagonale. In questo caso la lettera è su carta azzurrina e dà l'impressione di un'immersione, ma la pennellata centrale del censore è ben evidente.
Una cosa che mi incuriosisce molto è dove avveniva il passaggio della corrispondenza tra il "circuito" britannico e quello tedesco: necessariamente in un paese neutrale, per lo più Portogallo, Spagna e Svizzera, ma anche Svezia e con la Turchia in scena per le corrispondenze da/per l'Oriente e l'Africa, ma in questo caso? Dubito che passasse dall'irlanda, formalmente neutrale, a qualche territorio sotto controllo tedesco perché non ci sarebbe stata la censura inglese; do invece per scontato che dall'Irlanda passasse al Regno Unito (via Ulster o via mare) e che poi gli inglesi inoltrassero ad un paese neutrale (penso a Spagna o Portogallo) che poi faceva proseguire per un territorio sotto controllo tedesco. Hai evidenze/documentazione in proposito?
Michele


Non ho evidenze sicure a proposito ma penso che dopo il Regno Unito la posta transitasse per il Portogallo (Lisbona) cosi come succedeva per i messaggi della Croce Rossa. Cerco conferme e ti aggiorno prima possibile.


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MessaggioInviato: 29/07/2019, 20:39 
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A me pare di aver visto corrispondenza passare dall'Inghilterra alla Francia di Vichy, forse sempre attraversando prima la Spagna

Andrea

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Andy66

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MessaggioInviato: 29/07/2019, 21:59 
andy66 ha scritto:
A me pare di aver visto corrispondenza passare dall'Inghilterra alla Francia di Vichy, forse sempre attraversando prima la Spagna
Andrea
Ne avevamo parlato qui: viewtopic.php?f=36&t=4322
ma la mia curiosità era per il caso specifico: per le corrispondenze tra Irlanda e Isole del Canale, dopo il passaggio dall'Irlanda alla Gran Bretagna, da dove passavano le lettere? Certo quelle che ho mostrato nel topic citato fanno pensare che passassero dalla Spagna, ma in quel caso erano dirette nella Francia di Vichy, qui invece in una zona occupata dai tedeschi e suppongo che dalla Spagna o da Lisbona andassero in Germania, e di lì nelle Isole del Canale. Ma dalla Gran Bretagna alla Germania la posta avrebbe potuto arrivare anche passando dalla Svezia. Di qui la mia richiesta a Marco sulla eventuale presenza di evidenze dell'itinerario.
Michele


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MessaggioInviato: 29/07/2019, 22:54 
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michele.caso ha scritto:
andy66 ha scritto:
A me pare di aver visto corrispondenza passare dall'Inghilterra alla Francia di Vichy, forse sempre attraversando prima la Spagna
Andrea
Ne avevamo parlato qui: viewtopic.php?f=36&t=4322
ma la mia curiosità era per il caso specifico: per le corrispondenze tra Irlanda e Isole del Canale, dopo il passaggio dall'Irlanda alla Gran Bretagna, da dove passavano le lettere? Certo quelle che ho mostrato nel topic citato fanno pensare che passassero dalla Spagna, ma in quel caso erano dirette nella Francia di Vichy, qui invece in una zona occupata dai tedeschi e suppongo che dalla Spagna o da Lisbona andassero in Germania, e di lì nelle Isole del Canale. Ma dalla Gran Bretagna alla Germania la posta avrebbe potuto arrivare anche passando dalla Svezia. Di qui la mia richiesta a Marco sulla eventuale presenza di evidenze dell'itinerario.
Michele


Quello che so è che la posta proveniente dalla Francia occupata diretta alle Isole transitava da Parigi per la censura.
La posta proveniente dalla Spagna passava attraverso l'ufficio di censura di Nancy.
Altre lettere conosciute provenienti dall' Irlanda invece presentano bolli di censura di Monaco di Baviera .
Questa invece è passata da Berlino.


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MessaggioInviato: 02/08/2019, 8:17 
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Allora..dopo un pò di ricerche penso di essere venuto a capo del percorso delle lettere.
La posta proveniente dall'Irlanda e da altri paesi neutrali come Portogallo e Spagna normalmente transitava per
l'ufficio di censura di Monaco di Baviera. Queste lettere devono avere destato particolare sospetto tanto che sono state
dirottate all'ufficio di censura di Berlino (bolli e fascette con lettera b) , sulle lettere si possono ancora vedere le annotazioni
a lapis dei singoli censori tedeschi , i cosiddetti "specialisti" nelle cui mani finiva la corrispondenza che doveva essere accuratamente
esaminata.
Quindi è presumibile che le lettere abbiano seguito il seguente percorso : Irlanda (censura) - Gran Bretagna (Censura) , via nave Portogallo - Spagna e Francia (Marsiglia) via treno - Berlino (censura) - Isole del Canale.


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MessaggioInviato: 03/08/2019, 9:21 
marco lazzerini ha scritto:
Allora..dopo un pò di ricerche penso di essere venuto a capo del percorso delle lettere.
Magnifico! Grazie (anche per avermi fatto scoprire un libro che non conoscevo).
Michele


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