Ciao Riccardo, è un piacere leggerti e risponderti.
somalafis ha scritto:
....Ma perché definire Ilona Fritz ''famigerata''? Avere un debole per le affrancature filateliche non e' un sintomo di cattiva condotta o di pecche morali.
Il vocabolo "
famigerata" è stato scelto per il suo ambivalente significato, che rivela sia una certa notorietà da intendersi con tono ironico, che una certa spiacevole fama.
Questa corrispondenza, giunta fino a noi così copiosa e riccamente affrancata, da un lato ci ha fatto suggestionare per il nome della destinataria (così assonante a quello di una nota pornostar del passato
), dall'altro ha innegabilmente inciso sulla reperibilità dell'altrimenti rara destinazione, dell'uso di alcuni valori e di alcuni interi, nonchè di taluni tariffe per estero su cartolina!
Sono aspetti che hanno creato una certa "ironica familiarità" verso la sconosciuta "Ilona Fritz" seppur ingenerando una discreta diffidenza/cautela nei collezionisti per questo genere di materiale.
Disinteressandomene, lascio eventuali giudizi morali (che tu definisci
"pecche morali") ad altri: sinceramente -e chi mi conosce sa bene che non ne faccio mistero, ne orgoglio- ho anch'io i miei pezzi filatelici in collezione.
Siccome non ho intenzione di passare per lo scopritore dell'acqua calda
ti propongo un esempio molto schietto: una cartolina da 75cent. della serie "imperiale" in raccomandata espresso in via aerea in tariffa per Budapest, usata in RSI, senza francobolli rari, ma affrancata con valori comuni, con tutti i bolli e le censure debite... a quanto dovrebbe essere venduta sul mercato?
Sei tu l'interofilo: mi fiderei del tuo giudizio.
Per me oggi dovrebbe avere due prezzi: 100€ se fosse destinata ad Ilona e magari sopra al migliaio se fosse destinata altrimenti, ovvero se non facesse parte di una corrispondenza filatelica.
Se tu fossi incredulo e dovessero servirti i riscontri di mercato, non mancherei di darteli.
somalafis ha scritto:
Come sai, a suo tempo avevo indicato l'esito di una ricerchina su internet a proposito della signora Fritz...
Ti confermo pubblicamente questo mio argomento nasce da un tuo vecchio intervento: ho pensato che, al netto della precedente esperienza, qui io possa riproporlo, seguirlo ed implementarlo con l'aiuto degli eventuali curiosi o interessati. Altrove, come già detto, non ho intenzione di intervenire agendo nel sincero, libero e franco utilizzo delle mie risorse.
somalafis ha scritto:
Ammettendo di avere azzeccato la giusta Ilona Fritz (io sono convinto di si'), restano tuttavia delle curiosita' insoddisfatte: che rapporti aveva con il mittente (Ottavio Rondini) che le scrive in tedesco con espressioni molto affettuose?
Questo magari lo scopriremo non appena qualche utente (io ne avrei già in mente uno gentilissimo:
Alberto ci sei?
) tradurrà i testi ad oggi disponibili.
somalafis ha scritto:
Perche' il Rondini si prese la briga di procurarsi interi postali e francobolli anche inusuali componendo vistose affrancature? Era consapevole della scarsa diffusione di alcuni pezzi?
Questa domanda sembra (ho scritto "sembra" perchè non riesco a credere di aver capito) di una ingenuità allarmante: se guardi la filatelicità dei suoi invii non dovresti avere dubbi in proposito.
L'evidenza, inoltre, coinvolgerebbe anche l'aspetto interofilo (tu sei un membro dell'UFI: è il tuo campo!
) poichè si riscontrano sovrastampe RARE in uso locale, figuriamoci per l'estero!
somalafis ha scritto:
Perche' questa corrispondenza fu cosi' frequente in quel periodo?
Bhè, se io trovassi un modo per stampare banconote, dici che ne farei solo un paio da tenere appese in camera o forse inizierei a produrle fin quando mi sarebbe possibile?
Proprio l'abbondanza è uno dei fattori che conferma che questi pezzi sono stati creati per il collezionismo.
La mia modestissima idea è questa: giacchè si stavano producendo ogegtti di collezionismo (elemento predominante secondo priorità) che effettivamente viaggiassero, a questo punto eprchè non scriverli (elemento secondario)? Tanto valeva, quindi, di cogliere occasione e scrivere ad Ilona, visto che in fondo la corrispondenza gli sarebbe arrivata.
somalafis ha scritto:
Perché e come Ilona salvo' questa sua corrispondenza?
Ad oggi sembra ancora impossibile affermare che fu proprio Ilona
Staller a salvare questa corrispondenza: forse qualche indicazione potrà essere estratta dalle future traduzioni.
somalafis ha scritto:
Comunque e' facile definire questi pezzi ''filatelici'' ma non di meno hanno viaggiato e trasportato effettivi messaggi epistolari tra i due interlocutori e non espressioni pro-forma per giustificare l'uso di belle affrancature. Sono pezzi vistosi ma - secondo me - non si possono mettere sullo stesso piano di tante FDC viaggiate, buste primi voli , affrancature con serie complete ecc.
Sfato un malcelato sospetto. Per me non è affatto spazzatura: non sarei così drastico o ultraortodosso. A loro modo anch'esse costituiscono una qualche testimonianza storico postale di un servizio, di un uso di un valore (francobollo o intero postale), di una destinazione altrimenti rara da raggiungere in RSI.
Un utente (
ancaria) mi ha più volte suggerito che in fondo sia solo una questione di più opportuna valutazione: pagandole il giusto, si possono serenamente acquisire con la consapevolezza di conoscerne genesi e natura.
Del prezzo ho già accennato e epr il resto sorvolo volentieri: sarà il mercato a giudicarle costituito da utenti sempre più correttamente informati/informabili.
Questo argomento è proprio volto a censirle per contestualizzarle: ad oggi non sembravano che ne fossero così tante e nessuno può sapere quante magari altre ne emergeranno in seguito.
Queste informazioni una volta cercate, raccolte, catalogate e divulgate, resteranno qui a disposizione: ognuno potrà finalmente acquistare con maggior consapevolezza ben oltre il mero sentito dire.