mariamar ha scritto:
Vediamo se ho capito: per campi di internamento con indirizzi civili intendi "Case Incis" ad Addis Abeba o "Case Francesi"a Dire Daua, oppure, intendi che gli indirizzi presenti sui messaggi che hai pubblicato equivalgono a campi di prigionia?
Nel primo caso possiamo parlare di veri campi di prigionia, allestiti in gruppi di case che erano stati costruiti per gli operai europei che avevano costruito opere pubbliche (nel caso dei francesi la ferrovia, le case Incis erano state fatte dagli italiani per i propri lavoratori circoscritti alla costruzioni di strade). Furono campi provvisori, ben presto evacuati.
Nel secondo caso, io penso di no. Il recapito presente sui messaggi è quasi sempre quello di una ditta, io credo perché non vi era alcuna distribuzione della posta. Si può osservare lo stesso fenomeno anche in Somalia.
I timbri postali italiani, in Eritrea, rimasero in uso a lungo. Qualche sporadico caso l'ho notato anche in Etiopia, me ne ricordo uno o due.
Stai cercando approfondire il sistema dei messaggi C.R. in generale?
Ok , grazie ! No questi mi sono capitati per caso . Per la mia collezione ho studiato e colleziono quelli delle Channel Islands durante l'occupazione tedesca (1940/45) . Se hai qualcosa da segnalarmi che hai in tua collezione te ne sarei grato.
Posso però pensare di inserirli come appendice alla mia collezione di Prigionieri Italiani in Kenya/Uganda/Tanzania.
Pensi che venissero recapitati a destino in buste come queste oppure no ? Hai notizia ?