Ciao a tutti, rispolvero un pò l'argomento facendo presente che alcuni nuovi pezzi sono entrati nella mia collezione. Ma questa volta voglio mostrarvi qualcosa di moderno (anzi contemporaneo) che però non è proprio attinente al thread infatti, seppur intruso, questa volta
è autorizzato di conseguenza lo posto qui per non aprirne uno a parte, visto l'argomentazione trattata.
Intanto vi lascio un link dove potete attingere delle informazioni :
https://www.ilcollezionista.bolaffi.it/ ... -italiane/Inoltre vi segnalo ciò che su Vaccari News è stato recensito :
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Libri e cataloghi
Quella volta che gli elvetici “invasero” l’Italia
Le attività di Swiss post international a sud delle Alpi
Da Baveno agli Usa e… ritorno
In un contesto che lavora per la liberalizzazione, con tutti gli aspetti positivi e negativi che deriveranno, ritorna alla memoria l’esperienza svolta una decina di anni fa dalle Poste svizzere a sud delle Alpi.
È il saggio scritto in inglese di Charles LaBlonde, intitolato “Swiss post international – Activity in Italy - The Baveno story”. Statunitense e membro dell’American helvetia philatelic society, ha raccolto e analizzato il materiale originato principalmente alla sede allestita a Baveno (Verbano-Cusio-Ossola) dall’azienda e rivolto ai turisti. Confrontando, fra l’altro, costi e tempistiche rispetto al normale servizio pubblico italiano.
Secondo lo studioso, si tratta di una delle grandi storie postali che hanno caratterizzato il Bel Paese nel XX secolo ma che ancora oggi risulta sconosciuta, nonostante i francobolli specifici registrati ed oggi repertoriati dal catalogo Zumstein.
La ricerca si basa soprattutto sulla documentazione firmata dalla società e sui plichi spediti; anche nella bibliografia non vi sono tracce di studi o articoli italiani.
Articolata in 72 pagine con illustrazioni a colori, è venduta negli Usa a 20,00 dollari; informazioni all’associazione, Po box 15053, Asheville NC 28813 (Usa).
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Pr infine arrivare alla non convenienza del "Business":
https://www.vaccarinews.it/index.php?_id=14831Come potete leggere le Poste Svizzere in tempi recenti hanno cercato di coprire certe fette di "mercato" per i loro turisti all'estero (non solo in Italia). Nel primo periodo 1996/97/98 hanno emesso alcune etichette (o pseudo proto francobolli) da applicare sulle cartoline vacanziere assicurando il servizio elvetico a discapito di quello Italico. Sopra ho scritto che l'intruso è autorizzato, francamente però non sono a conoscenza di tale "autorizzazione" che ne regoli sia a livello legislativo che governativo l'ufficializzazione.
Queste cartoline, a detta di molti, sono da considerarsi molto rare, sopratutto regolarmente annullate in Svizzera.
Nel mio girovagare sul web sono riuscito a procurarmene una, tra l'altro l'avevo addocchiata per la targhetta di Locarno dedicata al Festival Internazionale del cinema, per poi scoprirne l'affrancatura e il relativo non proprio comune iter di inoltro.
Tengo a precisare che la "rarità" stà nei pezzi effetivamente viaggiati e non per le etichette (o francobolli) allo stato di nuovo, che comunque hanno un loro "perchè" in chiave commerciale.
La cartolina è partita dal Camping Village di Isolino (Fondotoce di Verbania) sul lago Maggiore procedendo per Locarno e giungere in Germania.
Allegato:
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