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MessaggioInviato: 09/10/2018, 13:57 
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Prendendo spunto da un articolo dello stimato Valter Astolfi, di seguito ripropongo in corsivo blu il suo testo comparso sulla nostra rivista "Posta Milintare" n°31 del lontano 1981, che trattava -appunto!- l'istituzione della "Posta Civile" in sostituzione della "Posta da Campo" per alcuni uffici pubblici ministeriali.


= I NUMERI DELLA POSTA CIVILE DURANTE LA R.S.I. =
(Walter Astolfi)

I collezionisti di R.S.I. ed in particolar modo quelli che si dedicano agli annullamenti della "Posta da Campo", si saranno certamente imbattuti qualche volta in annullamenti e timbri aventi particolare denominazione e numerazione nell’ambito dell'organizzazione postale paramilitare attuata dalla R.S.I. per gli organi di Governo. Nella fattispecie mi riferisco ai timbri che costituiscono il gruppo dalla "Posta Civile".
Poiché recentemente mi è stata sottoposta una circolare del 1944 il cui contenuto riguarda appunto la "Posta Civile" ho ritenuto opportuno pubblicane il testo, che quasi sicuramente interessa i diversi specialisti del settore.
Ecco quindi il testo della circolare in questione:

“PROCURA DELLO STATO DI MANTOVA

n.825 R.G. di prot. Mantova 14.03.1944

OGGETTO: Corrispondenze Ufficiali per i Ministeri

AL PRETORE
DI
MANTOVA

Mantova 14 Iarzo 1944 XXII

Per conoscenza e per le comunicazioni da farsi agli Uffici ad Enti dipendenti, si comunica il testo dalla nota del Ministero delle Comunicazioni - Gabinetto - n.06209/ P.T. in data 21 Febbraio 1944 XXII, relativa all'oggetto pervenuto dal Superiore Ministero - Ufficio superiore del Capo dei Servizi - con nota 8 corr.te n.137/006 prot.:

In relazione alle richieste pervenute da parecchi Ministeri per la istituzione di Poste da Campo, si fa
presente che ciò non è ora possibile, poiché alle poste da Campo sono stati affidati specifici compiti, diversi
da quelli concernenti le corrispondenze civili dei Ministeri.
In vista della necessità di disciplinare la trasmissione delle corrispondenze Ufficiali dirette si Ministeri ed enti Statali dislocati in alta Italia e considerando altresì che non esiste più l'Ufficio di Concentramento Poste da Campo a Verona, ho stabilito che, fermo restando gli Uffici di Poste da Campo attualmente esistenti specificati nella prima parte dell'unito elenco, siano istituiti presso i singoli Ministeri appositi Uffici postali che prenderanno la denominazione di "Posta Civile n.....".-
I numeri che contraddistinguono gli istituendi Uffici sono specificati nella seconda parte dell'unito
elenco.
I singoli Ministeri dovranno procurare, nella località ove hanno sede, almeno due stanze da mettere a disposizione degli impiegati addetti all'Ufficio di Posta Civile, che saranno forniti della Direzione Generale delle Poste e Telegrafi, e dovranno in più provvedersi del timbro di franchigia postale, conforme al modello che verrà comunicato a parte.
La corrispondenza Ufficiale di cui sopra verrà concentrata all'Ufficio Civile di Verona Ferrovia - Sezione Ufficiosa - che provvederà alla successiva diramazione.
In relazione a quanto sopra ai prega pertanto disporre perché le corrispondenze Ufficiali portino sempre l'indirizzo: "Ministero …" - Posta Civile n ... -.
Si intende che per i Ministeri ed Enti che hanno Ufficio di Posta da Campo, I'indirizzo dovrà continuare ad essere, come il passato: "Ministero …" - Posta da Campo n ... -.
Per la messa a disposizione dei locali e per gli accordi di dettaglio relativi alla istituzione di Uffici di Posta Civile, i singoli Ministeri vorranno prendere dirette intese con la direzione Generale delle Poste e Telegrafi, indirizzando la corrispondenze relativa a
"Ministero delle Comunicazioni - Posta Civile n.350/2". –

Il Ministro F/to Augusto Liverani.- "

Si prega di accusare ricevuta della presente, assicurando l'adempimento di quanto disposto con la predetta nota, per quanto concerne codesto Ufficio. –

IL PROCURATORE DELLO STATO

POSTE DA CAMPO

704 - Partito Fascista Repubblicano
707 - Comando Generale Guardia Nazionale Repubblicano
709 - Comando Milizia Nazionale Postelegrafica
711 - Opera Nazionale Balilla
713 - Segreteria particolare del DUCE
713 - Sottosegretariato Presidenza Consiglio Ministri
717 - Segretariato Generale dell'Esercito


POSTE CIVILI

305 - Ministero Affari Esteri
307 - Ministero dell’Interno
309 - Ministero Giustizia
316 - Ministero Finanze
320 - Ministero Forze Armate
324 - Sottosegretario di Stato per la Marina
328 - Sottosegretariato di Stato per l'Aereonautica
332 - Ministero Educazione Nazionale
335 - Ministero Lavori Pubblici
340 - Ministero Africa Italiana
344 - Ministero Agricoltura e Foreste
350 - Ministero Comunicazioni
353 - Ministero Economia Corporativa
361 - Ministero Cultura Popolare
370 - Commissariato Nazionale dei Prezzi


Per approfondire l'argomento ho provato a cercare in rete, ma la documentazione reperibile è assai scarsa e gli oggetti viaggiati attraverso questo servizio sono piuttosto pochi e, spoesso, assai poco considerati in quanto per lo più spediti in totale franchigia, sprovvisti quindi dei più collezionati francobolli.
Da una breve conversazione sul tema tenuta con un avanzato collezionista di Posta da Campo sono, infatti, state condivise le stesse perplessità: poco si sà e poco ci si chiede in merito a questo servizio.
Credo che la disponibilità di uno spazio qui, sul forum, possa essere un'opportunità per far confluire e raccogliere organicamente le soggettive esperienze a riguardo affinchè si possa produrre la sensibilizzazione al tema, la ricerca di informazioni, la costituzione di un primo archivio di immagini e la costituzione di un luogo di confronto pubblico tra appassionati e curiosi per ragionarvi assieme.

Ho guardato tra i miei oggetti e devo spiacevolmente ammettere di possedere poco o nulla a riguardo: per iniziare suggerisco questa busta raccomandata inoltrata il 28.12.1944 tramite l'agenzia postale del Ministero degli Esteri su carta intestata. L'assenza dell'impronta del sigillo ufficiale, il pagamento integrale dell'affrancatura, nonché la trasmissione (presumo) verso il canale di posta ordinaria, lasciano pensare piuttosto ad una comunicvazione di carattere privato, ovvero non in franchigia secondo "Posta Civile 305".

Circa la sede del Ministero degli Affari Esteri vale la pena precisare che:
- erano a Salò: la Direzione generale degli Affari commerciali, la Direzione generale degli Affari generali, la Direzione generale degli Affari politici, la Direzione generale del Personale e amministrazione interna, il Gabinetto del sottosegretario, la Ragioneria Centrale e l'Ufficio cifra e crittografico,
- erano a Venezia: la Direzione generale degli Italiani all'estero (poi trasferita a Salò), il Servizio Affari privati, l'Ufficio del Cerimoniale e l'ufficio collegamento.
Si può, quindi, almeno desumere che la missiva sia partita da Salò.


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MessaggioInviato: 09/10/2018, 14:07 
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Questo, invece, è un esempio di corrispondenza ufficiale recante il bollo lineare di "Posta Civile" in uso RSI non citato della circolare riprodotta: si tratta della POSTA CIVILE 390.
Evidentemente la sua costituzione dev'esser verosimilmente avvenuta in epoca successiva all’emissione della richiamata nota ministeriale.
Dell'ufficio mittente in altra sede è stato già detto, e qui lo riporto, che:
L'Ente Nazionale Assistenza profughi e Tutela degli Interessi delle province Invase era un ente di assistenza creato dalla RSI e aveva la sede centrale a Maderno. Le ''province invase'' erano ovviamente i territori occupati e liberati dagli Alleati. L'ente venne istituito con decreto del 20-11-1943 n. 798 ma cominciò ad operare nel marzo 1944. I documenti dell'ente sono conservati nell'archivio di stato di Brescia. Lo scopo dell'ente, secondo il decreto istitutivo, era il seguente:

''Sono compiti dell’Ente:
a) Dare assistenza ai profughi sfollati, i quali si trovino in condizioni di disagio in dipendenza delle contingenze belliche.
b) Rappresentare, durante l’occupazione, gli interessi delle terre invase, impostandone i problemi nel programma dello Stato Fascista Repubblicano.
c) Sviluppare i contatti fra i cittadini profughi o nativi nelle regioni invase comunque residenti in altre provincie per cementarne ed alimentarne i vincoli nel quadro del comune amor di Patria.
d) Stabilire il collegamento con le famiglie rimaste nei territori invasi attraverso trasmissioni di notizie, informazioni e quanto all’uopo possa occorrere''


Può essere utile aggiungere che questo ente assistenziale civile (E.N.A.P.I.) fu “istituito nella RSI con decreto del duce 20 nov. 1943, n. 798, cominciò a operare il 21 mar. 1944. Modificato con decreto del duce 15 giu. 1944, n. 519. Inquadrato tra gli organismi della Presidenza del Consiglio dei Ministri; la sede centrale era a Maderno” (Trento).
Fonte: http://san.beniculturali.it/web/san/det ... e?id=33327


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MessaggioInviato: 09/10/2018, 14:34 
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Facendo seguito a quanto di recente reperito qui, sul forum, grazie a Michele: viewtopic.php?f=47&t=4226
è stata riscontrata una delle impronte (non riportata fra quelle riportate nella grafica essenziale dell'articolo) degli annulli di "Posta Civile 350 / 4", destinata alla Direzione Generale di Poste e Telegrafi, più specificatamente all'ISPETT. GEN. MOV. (Ispettorato Generale Movimento?): è interessante notare che nelle impronte non vi sia la dicitura "POSTA CIVILE 350".

Questo numero di "Posta Civile" era stata assegnato al Ministero delle Comunicazioni (cfr.: circolare riprodotta nell'intervento iniziale), con sede a Verona.


Allegati:
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MessaggioInviato: 26/12/2020, 16:01 
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Rispolvero questo vecchio argomento perche' ho visto su un catalogo d'asta questa lettera che reca il timbro del Commissariato Nazionale dei Prezzi - posta civile 370, che figura nel'elenco di Astolfi citato nel primo post.
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Riccardo Bodo


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Corte dei Conti 19.12.44. Spedita in franchigia.
Roby


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MessaggioInviato: 27/12/2020, 20:41 
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somalafis ha scritto:
Rispolvero questo vecchio argomento perche' ho visto su un catalogo d'asta questa lettera che reca il timbro del Commissariato Nazionale dei Prezzi - posta civile 370, che figura nel'elenco di Astolfi citato nel primo post.
Allegato:
pc370.jpg


Strano che l'oggetto non sia stato inviato con "tassa a carico del destinatario" e gravato quindi di tassa semplice. Però abbiamo troppo pochi esempi di questa Posta civile per sapere esattamente come effettuavano le spedizioni non in franchigia.

Andrea

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Andy66

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MessaggioInviato: 28/12/2020, 20:54 
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@andy66
Qualche esempio ci sarebbe per quell'impronta: ritengo che potesse essere "consuetudine" adottare come discriminante il contenuto della missiva per aderire alla franchigia.
Mi riferisco al fatto che si trovano sia invii indirizzati a civili privati, che impersonalmente ad uffici, con o senza uso della franchigia.
Giova ricordare che per le norma postale avrebbe dovuto usarsi l'invio gratuito (per il porto e per pochi servizi accessori) solo per corrispondenza di carattere ufficiale indirizzata impersonalmente.
Dai richiami rintracciabili sulle riviste periodiche postali dell'epoca si potrebbe prendere atto che non vi fosse particolare attenzione a questa prescrizione.
Da quel poco che s'è visto sembra che gli usi con affrancatura di porto siano un po' più difficili da reperire delle franchigie. mi riferisco al loro numero, piuttosto che alla loro richiesta di mercato.
Qui ora mi rivolgo a tutti: invito a prestare particolare attenzione ai pezzi annullati con questo guller perchè sono noti anche usi (abusi?) dello stesso (postumi?), che lasciano presagire il suo uso non sia estinto con l'RSI, ma abbia seguitato... Purtroppo non possiedo "prova provata" per dimostrare l'eventualità di abusi, ma resta ben inteso che sia opportuno tenere in prudenziale considerazione l'ipotesi. Serve, dunque, cautela.

@Roby2000
Pur ringraziando per il tuo intervento, temo che il pezzo che mostri -ahimè!- non presenti un bollo di "Posta Civile", ma l'annullamento di normalissima posta per civili.

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MessaggioInviato: 28/12/2020, 21:56 
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rogerbarrett ha scritto:
@andy66
Qualche esempio ci sarebbe per quell'impronta: ritengo che potesse essere "consuetudine" adottare come discriminante il contenuto della missiva per aderire alla franchigia.
Mi riferisco al fatto che si trovano sia invii indirizzati a civili privati, che impersonalmente ad uffici, con o senza uso della franchigia.
Giova ricordare che per le norma postale avrebbe dovuto usarsi l'invio gratuito (per il porto e per pochi servizi accessori) solo per corrispondenza di carattere ufficiale indirizzata impersonalmente.
Dai richiami rintracciabili sulle riviste periodiche postali dell'epoca si potrebbe prendere atto che non vi fosse particolare attenzione a questa prescrizione.
Da quel poco che s'è visto sembra che gli usi con affrancatura di porto siano un po' più difficili da reperire delle franchigie. mi riferisco al loro numero, piuttosto che alla loro richiesta di mercato.
Qui ora mi rivolgo a tutti: invito a prestare particolare attenzione ai pezzi annullati con questo guller perchè sono noti anche usi (abusi?) dello stesso (postumi?), che lasciano presagire il suo uso non sia estinto con l'RSI, ma abbia seguitato... Purtroppo non possiedo "prova provata" per dimostrare l'eventualità di abusi, ma resta ben inteso che sia opportuno tenere in prudenziale considerazione l'ipotesi. Serve, dunque, cautela.

@Roby2000
Pur ringraziando per il tuo intervento, temo che il pezzo che mostri -ahimè!- non presenti un bollo di "Posta Civile", ma l'annullamento di normalissima posta per civili.


Certo, mancando il contenuto della missiva risulta impossibile sapere se l'invio fosse in franchigia o meno. La mia perplessità invece riguardava il fatto che l'amministrazione pubblica di norma spedisce tassa a carico (quindi con tariffa semplice, senza sovrattassa) e sempre di norma su questi documenti appare il timbro 'tassa a carico del destinatario" e poi anche il timbro TS apposto dall'ufficio postale. E in questo caso non c'è nè uno né l'altro. Poi potrebbe essere trattarsi di una lettera doppio porto, e quindi in tassa semplice, però volevo sottolineare la stranezza.

Andrea

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MessaggioInviato: 29/12/2020, 8:45 
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andy66 ha scritto:
...
Strano che l'oggetto non sia stato ...gravato quindi di tassa semplice...

Andrea

Scusa Andrea, ma il 16 ottobre 1944 il primo porto della lettera (tariffa RSI) non era appunto di una lira?

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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 29/12/2020, 14:03 
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somalafis ha scritto:
andy66 ha scritto:
...
Strano che l'oggetto non sia stato ...gravato quindi di tassa semplice...

Andrea

Scusa Andrea, ma il 16 ottobre 1944 il primo porto della lettera (tariffa RSI) non era appunto di una lira?


Sì era una Lira per la corrispondenza ai privati, ma 50 c. tra enti pubblici (bisogna anche vedere se le Provincie rientravano tra questi). Resta in ogni caso il dubbio della mancanza dei sopracitati timbri, anche per stabilire se ci fosse o meno la franchigia.

Andrea

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MessaggioInviato: 29/12/2020, 16:02 
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andy66 ha scritto:
...
Sì era una Lira per la corrispondenza ai privati, ma 50 c. tra enti pubblici ...

A quanto sapevo io, pero', la riduzione tariffaria era limitata alla corrispondenza fra comuni.

Comunque ho trovato in rete altri due pezzi da ''posta civile'' affrancati con una lira:
-uno da PC 370
Allegato:
pc 370.jpg
pc 370.jpg [ 161.35 KiB | Osservato 4271 volte ]

-uno da PC 340 (Ministero Africa Italiana) diretto ad una persona fisica
Allegato:
pc 340 b.jpg
pc 340 b.jpg [ 92.75 KiB | Osservato 4271 volte ]


Gli altri pezzi che ho trovato da Posta Civile sono tutti in esenzione di tassa:
-posta civile 316 (Ministero Finanze)
Allegato:
pc 316 b.jpg
pc 316 b.jpg [ 263.41 KiB | Osservato 4271 volte ]
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pc 316 c.jpg
pc 316 c.jpg [ 335.43 KiB | Osservato 4271 volte ]
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pc 316 d.jpg
pc 316 d.jpg [ 215.89 KiB | Osservato 4271 volte ]
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pc 316 e.jpg [ 300.86 KiB | Osservato 4271 volte ]
Allegato:
pc 316.jpg
pc 316.jpg [ 348.18 KiB | Osservato 4271 volte ]

-posta civile 391 (Ministero del Lavoro, che non figura nell'elenco pubblicato all'inizio del topic)
Allegato:
pc 391.jpg
pc 391.jpg [ 450.11 KiB | Osservato 4271 volte ]


Infine ho trovato questo oggetto che magari era affrancato originariamente
Allegato:
pc 340.jpg
pc 340.jpg [ 366.25 KiB | Osservato 4271 volte ]


In complesso non e' facile desumere una regola dagli oggetti qui inseriti

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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 29/12/2020, 21:28 
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somalafis ha scritto:
andy66 ha scritto:
...
Sì era una Lira per la corrispondenza ai privati, ma 50 c. tra enti pubblici ...

A quanto sapevo io, pero', la riduzione tariffaria era limitata alla corrispondenza fra comuni.

Comunque ho trovato in rete altri due pezzi da ''posta civile'' affrancati con una lira:
-uno da PC 370
Allegato:
pc 370.jpg

-uno da PC 340 (Ministero Africa Italiana) diretto ad una persona fisica
Allegato:
pc 340 b.jpg


Gli altri pezzi che ho trovato da Posta Civile sono tutti in esenzione di tassa:
-posta civile 316 (Ministero Finanze)
Allegato:
pc 316 b.jpg
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pc 316 c.jpg
Allegato:
pc 316 d.jpg
Allegato:
pc 316 e.jpg
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pc 316.jpg

-posta civile 391 (Ministero del Lavoro, che non figura nell'elenco pubblicato all'inizio del topic)
Allegato:
pc 391.jpg


Infine ho trovato questo oggetto che magari era affrancato originariamente
Allegato:
pc 340.jpg


In complesso non e' facile desumere una regola dagli oggetti qui inseriti


No, per nulla. Direi che l'unica regola è che...non ci sono regole :D
Tra l'altro, l'unico oggetto che presenta segno di tassa...non è stato tassato :!: Mi sa che le idee chiare non le avevano nemmeno loro a quel tempo

Andrea

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andy66 ha scritto:
No, per nulla. Direi che l'unica regola è che...non ci sono regole :D
Andrea


:lol: :lol: :lol: direi che è una specie di virus che circola da sempre nella parte alta del forum... con gli amici della posta militare diciamo che è il nostro mantra... :lol: :lol:
inizia il contagio...dipende appunto da dove vengono aperti gli argomenti, qua nel mondo di sopra è così.. :lol: :lol: :D ;)


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MessaggioInviato: 04/01/2021, 16:51 
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Ne sono gia stati postati :piego in esnzione di tasse dal Ministero delle Finanze 2.10.44,annullo in gomma della Posta Civile 316
per il Comune di Cremona.
Roby


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MessaggioInviato: 04/01/2021, 19:04 
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Provo a fare un po' di chiarezza, altrimenti certi commenti rischiano di far passare l'idea che tutto fosse possibile e noi che non si è grado di capir nulla siam qui a menar il proverbiale can per l'aia.
Se qualcuno non comprendesse potrà benissimo continuare a proporre i propri dubbi, magari circoscrivendoli, così avremo modo di poterci confrontarci in merito nel tentativo di venirne a capo; alternativamente limitarsi ad affermare che non vi fossero regole sembrerebbe poco costruttivo, inopportuno e francamente un po' seccante per quanti stanno cercando di far emergere lo stato dei fatti per far chiarezza.

Ribadisco a quanti credono -io stimo erroneamente- che fosse permesso tutto ed il suo contrario che la natura degli invii costituiva il discriminante per poter aver accesso d'utilizzo o meno della franchigia: la posta con contenuto di carattere ufficiale poteva godere di questo sconto, mentre tutto il resto doveva essere regolarmente affrancata.
Oggi purtroppo non possediamo, se non eccezionalmente, il contenuto di certe missive: questo non deve indurre a credere che non esistesse una norma.
Il fascismo, con tutti i mali che possa aver portato, aveva notoriamente imposto un certo rigore/rigidità negli affari di Stato, per cui non mi sembra credibile che nemmeno presso i ministeri sapessero come meglio regolarsi.

Non credevo fosse necessario ricordare, infine, che l'assenza di traccia di corresponsione dell'importo di tassazione (leggasi: mancanza di segnatasse) possa essere motivo di certa esclusione di avvenuta tassazione: vigeva l'esercizio della tassazione cumulativa per gli utenti soggetti a grossa mole di traffico postale, concepito appunto per ovviare alla endemica carenza di tagli minori di segnatasse.


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Pienamente d'accordo sul fatto che l'assenza di segnatasse non implichi il fatto che la stessa non sia avvenuta. Soprattutto in periodo RSI ciò avvenne abbastanza spesso. Io mi preoccupo invece un po' di più quando riscontro l'assenza dei segni di tassazione, che siano essi timbri o manoscritti, su un documento.

Andrea

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Busta del Ministero delle Corporazioni. Bergamo 22.11.44 Regolarmente affrancata ma senza l'annullo di Posta Civile.


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trovata sul web

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ministero coltura popolare 2.jpg [ 40.75 KiB | Osservato 3977 volte ]


ministero coltura popolare francobollo 1 lira

Umberto


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morek ha scritto:
trovata sul web

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ministero coltura popolare 2.jpg


ministero coltura popolare francobollo 1 lira

Umberto


Coltura o cultura? :D

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Inizio a scontornare i bolli di Posta Civile per catalogarli al meglio.
Il primo è del "MINISTERO EDUCAZIONE NAZ." della sede di Padova. Ipotizzo che questo possa essere -appunto!- un bollo di Posta Civile, ma non ne ho la certezza. Ben vengano i pareri in merito.


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