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MessaggioInviato: 08/03/2017, 10:07 
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Anche se sprovvista del riferimento ad un campo preciso (Central POW Postal Section Sudan era il centro di raccolta della posta sia per i campi in Eritrea che in Sudan), la cartrolina seguente è significativa perché testimonia la presenza nel campo di Decamerè prima dell'invio a Massaua per l'imbarco sulle navi bianche per la seconda missione di rimpatrio. Spedita da Genova il 31 luglio 1942, porta sul frontespizio un 'annotazione manuale "rilasciato il 20/10/42" e sul retro il timbro postale di Decamerè del 5/11/42.
Partenza da Massaua del "Duilio" e del "Giulio Cesare" per il rimpatrio con la seconda missione: il 7 dicembre 1942.


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MessaggioInviato: 08/03/2017, 10:22 
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Un messaggio Croce Rossa diretto al "campeggio marittimi Lloyd Triestino" e reindirizzato a Decamerè. Transitò fdal C.I.C.R. di Ginevra il 30 aprile '42 e dal Comitato della Croce rossa del Cairo il 9 agosto.
Una cartolina inviata dall'Italia al campo "di sfollamento" di Godofelassi, giunta in Eritrea nel dicembre del '44.
"Campo di sfollamento" penso dia l'equivalente dell' "evacuee camp" in Kenia, in Tanganica, in Uganda e nella Rodesia del Sud: potrebbero essere spiegati con il fatto che i civili destinati al rimpatrio fossero molti di più dei quasi 30.000 che effettivamente rimpatriarono, ma il collasso del Regno d'Italia rese impossibile il proseguimento delle operazioni.


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MessaggioInviato: 08/03/2017, 14:25 
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Maria colgo l'occasione per farti gli auguri per la FESTA DELLA DONNA, e ti ringrazio per i documenti prodotti e vado a postare una interessante SCHEDA MATRICOLARE di un prigioniero che narra cronologicamente le sue vicissitudini personali.Riccardo.

Il nostro Musicista fu catturato a CHEREN il 27 Marzo 1941 e conseguentemente trasferito a :
9 Maggio 1941 -19° P.O.W. CAMP
6 Novembre 1941 -338 CAMP 16° HOSPITAL GENERAL
18 Febbraio 1942 HOSPITAL DECAMERE'
20 Marzo 1942 CAMP DECAMERE'
15 Maggio 1942 WILL NOT WORK AT GURA
26 Maggio 1942 TRANSF. FORT BALDISSERA
31 Maggio 1942 CAMP DECAMERE'
26 Ottobre 1942 TRANSFERRED TO MASSAWA FOR EMBARKATION.
(p.s. Non ho tradotto la sopradescritta cronologia, in quanto ritengo sia di facile comprensione per tutti).


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MessaggioInviato: 08/03/2017, 16:57 
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Grazie Riccardo. Bella la tua scheda particolare, sono sempre utilissime. Chissà cosa ci faceva un musicista in Eritrea.


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MessaggioInviato: 09/03/2017, 10:04 
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Buona parte dei civili dell'Eritrea che subirono l'internamento furono deportati nella Rodesia del Sud, in particolare nei campi:
n. 3 di Gatooma;
n. 4 di Unvuma;
n. 5 di Fort Victoria e Fort Victoria Extension.
L'elenco dei campi della Rodesia del Sud comprende anche:
n. 1 general camp di Salisbury;
n. 2 Tanganica camp di Salisbury;
Norton camp;
Selukwe camp,
i quali, tuttavia, per quel che sono riuscita a comprendere io, non furono aperti per i deportati dell'Eritrea ma per internare i civili italiani che erano residenti come lavoratori in Rodesia e, nel caso del campo n. 2 di Salisbury, le donne italiane già residenti in Sud Africa e internate allo scoppio della guerra.

La lettera postata fu inviata da l'Asmara il 17/01/1944, affrancata affrancata per la Posta Aerea con 3 valori delle emissioni di occupazione soprastampate MEF per un valore di uno scellino e 3 pence e mezzo e fu censurata dagli uffici inglesi in Eritrea (lettere identificative ZZ).


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MessaggioInviato: 09/03/2017, 10:10 
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Il biglietto che segue fu inviato dal campo n. 4 di Unvuma il 02/11/43, affrancato per la tassa aerea, diretto a l'Asmara. Il timbro circolare rosso per attestare il pagamento della tassa aerea recita "Postage Paid in cash UNVUMA S.R.". Sono presenti i timbri di censura inglese per i POW nell'East Africa e quello ottagonale della Rodesia del Sud (che era uno Stato indipendente).


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MessaggioInviato: 09/03/2017, 13:34 
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Grazie Maria per i documenti importanti e per le tue conoscenze che posti a beneficio di tutti.
Buona giornata
Roby


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MessaggioInviato: 09/03/2017, 18:28 
mariamar ha scritto:
Rodesia del Sud (che era uno Stato indipendente).
In verità la Rhodesia del Sud aveva smesso di essere "indipendente" nel 1923, quando cessò di essere amministrata dalla British South Africa Company (fondata da Cecil Rhodes) e venne annessa al Regno Unito come colonia, sia pure godendo della facoltà di autogovernarsi ma senza avere lo status di dominion. Rimase in tale condizione formalmente fino al 1980, quando diventò indipendente col nome di Zimbabwe, ma nel 1965 il governo guidato ad Ian Smith aveva già unilateralmente dichiarato la propria indipendenza dalla Gran Bretagna in quanto non voleva accettare l'introduzione di una legge elettorale maggioritaria, condizione posta dal governo inglese per concedere l'indipendenza ma che avrebbe messo in minoranza i coloni bianchi. E come nota aggiuntiva, sia pure irrimediabilmente OT: Ian Smith come pilota di uno Spitfire fu abbattuto oltre le linee tedesche nel Nord Italia nell'estate del 1944 e fu messo al sicuro da una famiglia italiana, unendosi poi alle formazioni partigiane in azioni contro i tedeschi.
Michele


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MessaggioInviato: 09/03/2017, 21:17 
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Grazie Michele, hai ragione come sempre. Questo succede quando non si va a verificare tutto prima di dare l'invio.


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MessaggioInviato: 09/03/2017, 21:19 
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Aggiungo questa missiva inviata anch'essa dal campo n. 4 di Unvuma ( Evaque Mail manoscritto ) presumibilmente nel 1944 in Italia a Ravenna.Riccardo.


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MessaggioInviato: 09/03/2017, 22:44 
mariamar ha scritto:
Grazie Michele, hai ragione come sempre. Questo succede quando non si va a verificare tutto prima di dare l'invio.
Maria, spero che la mia osservazione non ti abbia contrariata: non era assolutamente mia intenzione e se così è stato ti chiedo scusa. È stato solo che delle vicende rhodesiane ero a conoscenza fin da ragazzo, perché mi era capitato di conoscere un nostro connazionale che vi era emigrato nell'immediato dopoguerra ma era rientrato in Italia nei primi anni 60, preoccupato dalla situazione tesissima che i coloni più intransigenti avevano creato opponendosi duramente alle attività e alle rivendicazioni dei colonizzati.
E comunque spero di non avere sempre ragione: è una dote che si riconosce ai matti!
Michele


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MessaggioInviato: 10/03/2017, 8:13 
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Non ti preoccupare Michele, non me la prendo di sicuro, anzi, mi fa piacere che qualcuno legga con attenzione. Che la Rodesia del sud fosse uno stato indipendente era una mia convinzione errata, generata dal fatto che il suo modo di agire durante la guerra non fu uguale a quello delle colonie come il Kenia, Uganda e Tanganica. Non avendo mai verificato, non mi sono accorta che il suo status era cambiato. Errore di metodo, ancora più grave.


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MessaggioInviato: 10/03/2017, 19:18 
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cara Maria, se facessimo dei trattati ufficiali ed accademici, ci potremmo lamentare di qualche disattenzione, ma siamo a fare degli approfondimenti tra amici e talvolta la furia di dare una risposta a coloro che fanno un quesito travolge la normale prassi delle verifiche prima di editare un testo...anche a me dispiace quando sbaglio, ma errare umanum est...soprattutto se l'errore non coinvolge la risposta al quesito...e qui debbo dire che tutti ci affidiamo alle tue capacità e disponibilità a mettersi al servizio...quindi...grazie intanto di aver risposto alla mia sollecitazione ed avere dato una struttura al thread, che se anche qualche volta viene disattesa (abbiamo detto di inserire civili e non militari in questo thread), ci consegna cmq una serie di documenti interessanti e di difficile reperibilità collezionistica.
Io al momento non ho ulteriori civili from or to etiopia/eritrea/somalia da inserire, proverò a mettere qualche altro tipo di corrispondenza tra campi della sud rodesia e del kenia, e qualche militare attinente sempre a detenzioni che riguardino l' AOI.
Voglio intanto fare qualche annotazione in merito a quanto esposto finora: mi sono particolarmente sempre piaciute le comunicazioni tra campi e trovo naturalmente super per me quella esposta da Maria tra il campo 4 s.r. e Asmara, un pezzo veramente bello collezionisticamente parlando (così come quello di Gimma). Naturalmente è sotto gli occhi di tutti il valore anche filatelico della busta affrancata MEF. L'altra busta mi ha mostrato per la prima volta il timbro lineare del polit.HQ di Harar, di cui non ero a conoscenza e metto alla attenzione l'indirizzo a lapis di Lafaruk nel Somaliland britannico, magari Maria ci sai ipotizzare qualcosa sull'iter della busta...
Maria, recupera pure anche Dire Daua case francesi così lo possiamo vedere in maniera organica. grazie moltissime ancora.
A Ricky1964 vanno ringraziamenti generali per essere sempre pronto a partecipare e condividere: la scheda relativa al "musicista"(come dite voi...C.N. sta per camicia nera della 12 legione,ecco quel che faceva l'orchestrale...) è uno dei documenti che ci servono spesso per ricostruire il vagare da un campo all'altro e ricostruirne gli itinerari + o meno standard. Bella l'intestazione del campo di Decamerè sulla scheda personale della c.n., che testimonia la presenza di POW(prisoner of war) ma anche di internati civili (internee). Il compianto amico Pasquini avrebbe dato un surplus di valore all'indicazione relativa al passaggio/internamento di internati in strutture di detenzione sanitarie come in questo caso si indica in un paio di casi (ci potrebbero capitare corrispondenze da ospedali, che sono assai più rare, che vanno ad integrare le liste di campi/località disponibili per l'internamento).
Molto interessante per il bollo ovale ma anche per l'indirizzo vergato a lapis (usanza che si ritrova su molte corrispondenze di pow) di reindirizzamento ad Addis Abeba campo di evacuazione.


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MessaggioInviato: 11/03/2017, 21:29 
mariamar ha scritto:
Errore di metodo, ancora più grave.
Maria, Enrico ha già detto molto bene lo spirito che ci anima, quindi non parliamo di errori, tantomeno gravi. Questo forum è esattamente quello che dovrebbe essere un forum: uno spazio dove si condividono conoscenze, ciascuno apportando quello che sa, in uno spirito di amicizia.
Michele


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MessaggioInviato: 11/03/2017, 22:02 
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Aggiungo questa missiva inviata ad un internato da Caltagirone in data 27 Dicembre 1944 al Campo di internamento N.4, Rhodesia del Sud (GATOOMA) e "Osp. Guelo (Gwelo)" manoscritto.Riccardo.


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MessaggioInviato: 12/03/2017, 11:11 
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Aggiungo anche questa interessante cartolina postale R.S.I inviata da Tarcento (Udine) il 29 Giugno 1945 al Campo N. 5 in Rhodesia del Sud e reindirizzato a 'Featherstone' con annullo FORT VICTORIA / S. RHODESIA Campo di internamento per gli italiani dell'Africa orientale.Riccardo.


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MessaggioInviato: 12/03/2017, 11:41 
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Questa cartolina per prigionieri del 23 Giugno 1943 invece è stata spedita dall' Ing. De Feo Giuseppe dal I° Campo N.5 dislocato in Uganda ad Avellino. Riccardo.


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MessaggioInviato: 12/03/2017, 14:56 
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Io sono molto soddisfatta dello spirito che anima il nostro forum, dove ciascuno dà il suo contributo senza sentirsi né superiore né inferiore agli altri. Speriamo che non si guasti mai.


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MessaggioInviato: 12/03/2017, 15:15 
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I campi nel Somaliland ebbero soprattutto il ruolo di campi di transito, sia per militari che per civili che venivano sgombrati per altre destinazioni. Risultano essere:
Berbera;
Hargeisa;
Laferug;
Mandera, dal quale le donne, i bambini e gli invalidi dell'Etiopia partirono per il rimpatrio con le 2 navi bianche”.

Non conosco campi nella Somalia Italiana, dove la situazione appare simile a quella dell'Eritrea, con la popolazione civile che dopo l'occupazione torna alle proprie case e alle proprie attività. Certamente l'internamento selettivo di personalità del governo e del regime ci fu, ma non so quale fu il campo provvisorio primo del loro trasferimento in Kenia. Anche Weisbecker non elenca campi nella Somalia Italiana. Da e per la Somalia Italiana vi è posta di campi in Kenia e messaggi croce rossa dell'Italia con indirizzi di tipo generico come: Croce Rossa Mogadiscio; Fermo posta Mogadiscio; Banca d'Italia Mogadiscio; casella postale n. 13 Mogadiscio, oppure, semplicemente, Mogadiscio. Anche più avanti nel tempo rispetto al 1941 e 1942, dopo che gli uffici postali ripresero a funzionare, l'indirizzo rimase generico. Forse l'indirizzo con la via e il numero civico non esisteva nemmeno prima, servirebbe consultare un po' di posta civile, quel che è certo è che non sono indirizzi di campi di internamento.
Quella che segue è una busta in cui è evidente il ruolo di campo di transito di Mandera. Fu, infatti, reindirizzata in Kenia. Mi piacciono molto le buste con le intestazioni delle ditte: ci danno un'idea dello sforzo imprenditoriale in atto al momento della disfatta, in un Paese conquistato appena 5 anni prima.


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MessaggioInviato: 12/03/2017, 15:22 
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Una busta inviata per posta aerea dall'Italia a Merca, nella Somalia Italiana, spedita il 01/08/1943, affrancata 2,50 lire per la tassa aerea. Reca in alto "Posta per internati civili di guerra" anche se non è diretta ad un campo di internamento. Era una scappatoia che, evidentemente, talvolta funzionava. L'indirizzo fu frainteso e fu inviata a La Mecca, come testimoniato dal timbro postale del 04/04/44 sul retro, probabilmente dopo le attività della censura egiziana.


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