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MessaggioInviato: 31/12/2016, 13:42 
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Maria volevo chiederti se avevi informazioni sui timbri dove venne effettuata la scalpellatura della localita CHIASSO, a seguito della soppressione di questo transito attraverso la Svizzera, in pratica le priime date note di documenti con tale annullo modificato.Grazie .Riccardo.


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MessaggioInviato: 31/12/2016, 14:15 
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Non c'è dubbio Riccardo, il particolare ingrandito mostra chiaramente un timbro inglese sullo spazio del francobollo.

Il primo timbro di avviamento, quello contenente la parola "Chiasso", durò pochissimo, all'incirca fino alla fine del mese di maggio 1942. Anche il secondo durò molto poco, forse fino a luglio 1942. Considera però che sono ragionamenti basati sull'osservazione e non regole desunte dalla normativa postale. Non so dove venivano apposti questi timbri di avviamento, presumo dove veniva formato il dispaccio, cioè a Roma, o presso l'ufficio censura Posta Estera I, o presso il Reparto postale Prigionieri di guerra. Ci vorrebbe Michele a spiegare queste cose, lui ha più informazioni di me sulla Posta aerea.
Tanti auguri per un nuovo anno ricco di prosperità di pace a te, a Guerrino a tutti gli amici del forum.


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MessaggioInviato: 31/12/2016, 15:25 
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adotto la stessa prassi di Maria nell'acquistare un oggetto postale pow per posta aerea.
visto che ci facciamo anche qui gli auguri, li ricambio a tutti voi che partecipate anche a questo thread.
buon 2017! :!: :!: :!:


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MessaggioInviato: 31/12/2016, 15:37 
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p.m.pistoia ha scritto:
adotto la stessa prassi di Maria nell'acquistare un oggetto postale pow per posta aerea.
visto che ci facciamo anche qui gli auguri, li ricambio a tutti voi che partecipate anche a questo thread.
buon 2017! :!: :!: :!:

E siamo in tre ad adottare questa prassi...colgo l'occasione per rinnovare gli auguri di Buon Anno a Maria e a Enrico. che finalmente è " riapparso" , a Guerrino li ho già fatti...e anche a tutti gli amici del Forum e all'Associazione...(dimentico qualcuno?) ah!..e al Presidente Macrelli. Riccardo.


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MessaggioInviato: 31/12/2016, 15:46 
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ciao Ricky...sono sparito per ragioni anche tecniche(senza computer da un mese)... :mrgreen:
auguri per un buon 2017 :D


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MessaggioInviato: 31/12/2016, 17:24 
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rovistando ho ritrovato questo biglietto per pow.
in questo caso è di un prigioniero britannico e non italiano, ma il percorso è lo stesso delle nostre corrispondenze, d'altronde partiva dal medesimo ufficio CRI uff. Prigionieri di Roma.
Manoscritto il percorso da far tenere al biglietto: VENEZIA-SOFIA-BAGDAD.
Il destino della missiva era Lahore in India.
Apposti i fbolli per lire 2,50, annullati col timbro rettangolare muto a barre, come al solito in questo tipo di corrispondenze. Vari timbri di censura ed al retro quello di arrivo SIMLA 29/7/43. Il biglietto è ancora sigillato dalla linguetta del censore britannico che appare in alto (PC90 EXAMINER), ma si può vedere la data di partenza 23/5/1943. Quindi tempo di percorrenza di circa 2 mesi, nonostante la via aerea.
Per quanto riguarda l'uso cronologico dei timbri non ho riscontri; per quanto riguarda la durata di questi percorsi certo è che i tempi di utilizzo mi appaiono più lunghi di quel che conoscevamo.

ho notato anche questo: nelle corrispondenze aeree dei pow alleati in ns. mani vi sono indicazioni riassumibili in : direzione aerea manoscritta, ma utilizzo (99%) di francobolli nazionali per l'invio. Altra generica indicazione By Air Mail Per Red Cross , in questo caso la via aerea era intrapresa senza l'aggiunta di affrancatura, come se si potesse ipotizzare che per i prigionieri alleati la consegna della posta transitasse dalla Croce Rossa internazionale che garantiva la franchigia alle loro corrispondenze inoltrandola con propri vettori dedicati. E che invece le affrancature venissero riservate a canali magari più diretti e che seguivano canali italiani (tramite linee aeree dedicate, ma nazionali). Che ne pensate?


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Ultima modifica di p.m.pistoia il 31/12/2016, 19:15, modificato 1 volta in totale.
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MessaggioInviato: 31/12/2016, 17:31 
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esempio di biglietto ove la scritta By Air Mail By Red Cross sembra aver fatto risparmiare la tassa aerea al mittente che spedisce in Nuova Zelanda...


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MessaggioInviato: 31/12/2016, 18:44 
Questo bel thread è divenuto anche un luogo di scambio di auguri, per cui innanzitutto faccio i miei più cordiali auguri di un bellissimo 2017 a tutti voi. Quanto alla richiesta di Maria
mariamar ha scritto:
Ci vorrebbe Michele a spiegare queste cose, lui ha più informazioni di me sulla Posta aerea.
devo dichiararmi incompetente: ho una certa quantità di informazioni, non tutte facilmente reperibili in fonti pubblicate, sulla gestione delle linee civili in tempo di guerra, frutto delle mie frequentazioni dell'Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, ma so molto poco (e pecco in eccesso) sugli aspetti strettamente postali. D'altra parte se la posta aerea per la Bulgaria veniva imbarcata nello scalo d'inizio della linea, quindi a Linate, o in quello successivo, quindi a San Nicolò del Lido, in entrambi gli aeroporti poteva esserci arrivata da qualsiasi altro luogo d'Italia, in aereo o con trasporto di superficie, quindi non ci sono elementi certi per stabilire la località d'uso del bollo d'instradamento (ma a sentimento direi che era Milano).
E visto che sono sull'argomento: colleziono posta aerea civile del tempo di guerra, di qualsiasi paese, e uno dei collegamenti assenti nella mia collezione è proprio quello tra l'Italia e la Bulgaria: se vi capita di vedere in vendita lettere aeree dall'Italia alla Bulgaria o viceversa, successive al 10 giugno 1940, vi sarò molto grato della segnalazione e sarei felice se qualcuno di voi ne avesse qualcuna e me ne proponesse la cessione.
Michele


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MessaggioInviato: 31/12/2016, 18:54 
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In effetti hai ragione Michele, ho iniziato io con gli auguri e poi....per cui per essere in tema Michele ti faccio i miei più sentiti auguri di Buon Anno a te e famiglia. Ora aggiungo queste due missive tratte da delle vendite della nostra Associazione,che presentano gli annulli di P.A. citati, che in tale modo possono essere reperiti in questo spazio per motivi di studio e comparazione, specialmente per individuare le date del servizio. La prima busta è spedito al P.O.W. Camp in South Africa e l' altra in successione al P.O.W. Camp N.26 di Bombay. Riccardo.


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MessaggioInviato: 31/12/2016, 21:08 
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Per ulteriori informazioni allego il link già nominato da Maria in precedenza relativo alla Posta Aerea per i P.O.W "."La Posta aerea per i prigionieri di guerra da e per l'Italia nel secondo conflitto mondiale", un percorso di ricerca iniziato da Aldo Cecchi (purtroppo mancato a Marzo di quest'anno) e rielaborato da Graziano Mamone - XIV colloquio di Storia Postale dell'Istituto Storico per gli Studi Postali di Prato 7 Maggio 2016.Riccardo.

http://www.issp.po.it/file/colloquio14/ ... Mamone.pdf


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MessaggioInviato: 01/01/2017, 1:33 
ricky1964 ha scritto:
Per ulteriori informazioni allego il link già nominato da Maria in precedenza relativo alla Posta Aerea per i P.O.W "."La Posta aerea per i prigionieri di guerra da e per l'Italia nel secondo conflitto mondiale", un percorso di ricerca iniziato da Aldo Cecchi (purtroppo mancato a Marzo di quest'anno) e rielaborato da Graziano Mamone - XIV colloquio di Storia Postale dell'Istituto Storico per gli Studi Postali di Prato 7 Maggio 2016.Riccardo.
http://www.issp.po.it/file/colloquio14/ ... Mamone.pdf
Conosco la relazione, essendo stato presente al Colloquio di maggio, tenuto in ricordo di Aldo e nel quale avevo esposto anch'io una breve relazione, e avevo suggerito a Graziano Mamone di aggiungere a quelle da lui elencate un'altra importante fonte di informazioni sui servizi aerei: il fondo "Servizi Aerei Speciali" dell' archivio dell'Ufficio Storico dell'Aeronautica in cui, insieme a varia documentazione di carattere amministrativo, è conservato un buon numero di relazioni decadali sui servizi effettuati dai tre Nuclei dei SAS, Ala Littoria, Avio Linee Italiane e LATI, ovvero le tre compagnie civili esistenti al momento dell'entrata in guerra e militarizzate come Nuclei SAS, ma continuando ad esercire quasi tutte le linee interne, quelle per le colonie e quelle estere con paesi neutrali o sotto influenza italo-tedesca. In tali relazioni sono riportati anche i dati quantitativi sulla posta trasportata, di grande interesse. Prima o poi dovrò decidermi a scrivere qualcosa sull'argomento.
Michele


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MessaggioInviato: 01/01/2017, 10:28 
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Molto bene Michele, penso che il tuo proposito di inizio anno, di scrivere (mi si permetta, meglio prima...che poi...) qualcosa inerente a quanto hai citato sopra, non possa essere visto che in chiave estremamente positiva per tutti noi appassionati di Storia Postale compreso il capitolo inerente alla Posta Aerea. Riccardo.


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MessaggioInviato: 01/01/2017, 13:56 
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Aggiungo altre due buste inviate a prigionieri di guerra tramite posta aerea, da notare la prima missiva inviata in Sudan affrancata in perfetta tariffa di L.2,50 annullata dal Guller della Croce Rossa Italiana Prigionieri di Guerra di Roma e la fascetta di censura del Sudan e relativi annulli triangolari.Riccardo.


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MessaggioInviato: 01/01/2017, 20:20 
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Aerogramma del 13 Maggio1942 inviato da Vestenanova (Verona) via Chiasso - Sofia e Gerusalemme per un campo di prigionieri di Guerra nell' East Africa, affrancato con posta aerea 50 c. + 2 L., timbro rettangolare rosso "POSTA AEREA PER PRIGIONIERI DI GUERRA / VIA CHIASSO - SOFIA e GERUSALEMME" e inoltre timbro azzurro "P/W MIDDLE EAST 2".Riccardo.


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MessaggioInviato: 01/01/2017, 21:45 
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Aggiungo anche questa con il timbro scalpellato di CHIASSO e manoscritto sopra ancora la linea completa dei transiti.Riccardo.


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MessaggioInviato: 01/01/2017, 23:20 
mariamar ha scritto:
Ne ho dedotto che fosse a carico delle linee aeree italiane anche il percorso Sofia Istanbul.
Anche la tratta Sofia-Istanbul era fatta per via aerea ma non da una linea italiana: Sofia era uno degli scali della linea della Luft Hansa Berlino-Istanbul, quindi la tratta Sofia-Istanbul era fatta dai tedeschi.
mariamar ha scritto:
Da Sofia a Gerusalemme viaggiava per via ordinaria, in camion o treno.
Questo è quanto ha detto Graziano Mamone nella sua relazione, ma hai già trovato che ad Istanbul ci arrivava per via aerea e sono fortemente portato a ritenere che sempre in aereo ripartisse da Istanbul. Mi spingono a questa ipotesi due fatti: il primo sono le indicazioni di instradamento dove all'indicazione "Posta aerea per prigionieri di guerra" non fanno seguito indicazioni del genere "per via aerea fino a...." ma solo "via .....", quindi solo instradamento e non limitazioni; il secondo è che da Istanbul (ricordiamo che la Turchia era neutrale) partiva una linea interna per Adana, a sua volta collegata con il Cairo da una linea con scalo in Palestina, gestita dalle compagnie BOAC e Misrair, rispettivamente inglese ed egiziana. Quindi non c'era motivo di non continuare a trasportare la posta "per via aerea" come espressamente indicato sulle corrispondenze. Ritengo quindi che l'affermazione di Graziano Mamone di un trasporto per via ordinaria da Sofia a Gerusalemme, nonostante sembri discendere dalle disposizioni di servizio, non sia del tutto vera.
Michele


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MessaggioInviato: 02/01/2017, 16:23 
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Buongiorno,
io ho preso per buono quello che hanno scritto Aldo Cecchi e Graziano Mamone perché non ho altre fonti in proposito e perché non ho trovato scali di compagnie aeree inglesi ad Istambul.
Su "The postal history of british air mails" di E.B Proud, a pag. 425, ho letto che dal 3 settembre '41 ebbe inizio un servizio aereo tra il Cairo e Adana, come Michele ci ha già fatto notare.
Quindi, l'inizio di questo servizio è precedente l'avvio della posta aerea per i prigionieri di guerra ed era certamente noto all'amministrazione postale italiana. Non saprei cosa dire, quello che dice Michele è ragionevole, più che ragionevole, tuttavia, credo che Cecchi -Mamone abbiano consultato fonti ufficiali italiane. Mi astengo da un giudizio, mi limito ad osservare che potrebbero esserci state evoluzioni nel tempo anche relative al percorso tra Istambul e Gerusalemme.
Allego una cartolina di un pow indiano in Italia che, avendo il timbro postale a destinazione in India, ci permette di valutare il tempo per compiere il percorso: poco più di 2 mesi, uguale a quello che ho potuto constatare su una lettera di un pow italiano in India che ha compiuto il percorso in senso inverso.
Avrei una richiesta da fare allo staff se siete d'accordo: separare la posta aerea diretta in India da quella diretta in Africa o avviata via Lisbona, aprendo discussioni separate per ciascuna di queste, al fine di facilitare la lettura.


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MessaggioInviato: 02/01/2017, 16:55 
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Quello che afferma Michele e in successione Maria mi pare assennato e vi potrebbero essere stati dei mutamenti temporali del percorso e finchè non vi saranno evidenze rimarrà sempre un ombra di dubbio. In merito a dividere le corrispondenze in base agli instradamenti, sono d'accordo con te e le missive postate inviate a P.O.W. in Africa che ho prodotto, le ho inserite principalmente per mettere in evidenza gli annulli rettangolari di Posta Aerea e le loro tipologie. Questo comporterebbe anche l'avviamento di nuovi interessanti thread relativi alla P.A. dei Prigionieri di Guerra aumentandone la visibilità.Riccardo.


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MessaggioInviato: 06/01/2017, 20:50 
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Aggiungo questa inviata a nostro militare dislocato presso Campo N.24 a Bombay inviata tramite tratta aerea Sofia - Istambul.Riccardo.


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MessaggioInviato: 09/01/2017, 16:45 
ricky1964 ha scritto:
le ho inserite principalmente per mettere in evidenza gli annulli rettangolari di Posta Aerea e le loro tipologie.
Solo un commento veloce sugli "annulli rettangolari" di posta aerea: è un interessante caso di riuso di un bollo che era impiegato per "annullare" le etichette di posta aerea negli aeroporti in cui la posta ricevuta per via aerea veniva instradata a destinazione per via di superficie (come a Brindisi con la posta che arrivava dall'oriente o dall'Africa con i voli delle Imperial Airways ed aveva destinazioni nell'Europa centrale). Questo, a mio parere, consente di affermare che i francobolli così annullati sono stati annullati in un aeroporto.
Michele


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