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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 12/01/2021, 10:33 
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Nella prossima asta Cherrystone compare, con una base di 140 dollari, un esemplare dell'etichetta del collegamento aereo Padova-Vienna-Praga
Allegato:
missione di vienna.jpg
missione di vienna.jpg [ 87.58 KiB | Osservato 1769 volte ]

Curiosamente proprio in questi giorni il sito academia.edu ha rispolverato un articolo del 2006 di Bruno Crevato Selvaggi pubblicato a suo tempo sull'Archivio per la storia postale e intitolato: Venezia Giulia 1918: la ripresa delle comunicazioni postali ed i corrieri militari.
In questo articolo Crevato citava anche la vignetta:
''In conclusione, sul percorso fra Padova e Vienna, in ambedue i sensi non si svolse mai un servizio aereo regolare, né tantomeno un servizio di trasporto di posta militare o civile, come dimostra l’evidenza dei documenti; solo nel volo del 10 marzo 1919 ci fu un trasporto di corrispondenza di prigionieri austriaci da Padova verso Vienna. La corrispondenza fra Vienna e l’Italia venne tutta trasportata dalla posta civile o militare o dai corrieri via ferrovia. Qualche trasporto aereo ci fu sulle rotte centroeuropee, soprattutto, par di capire, di corrispondenza d’ufficio. Vi è un altro aspetto di questo argomento ben noto in ambito filatelico, e cioè l’etichetta dentellata di grande formato, multicolore, con i contorni di monumenti delle città interessate, un triplano e le diciture R. ESERCITO ITALIANO COMANDO SUPREMO, MISSIONE DI VIENNA, COLLEGAMENTO AEREO PADOVA-VIENNA-PRAGA. Al piede l’indicazione della stamperia: GESELLSCHAFT F. GRAPHISCHE INDUSTRIE, WIEN VI. Secondo il primo filatelista che se ne occupò, sarebbe stata finita di stampare a Vienna il 24 aprile 1919. Ebbene, le fonti archivistiche citate non ne fanno cenno; l’unica affermazione certa in proposito che posso fare è che non servì per indicare quali corrispondenze per l’Italia fossero da inoltrare via aerea (anche se magari, ma l’ipotesi è gratuita, venne creata proprio per questo scopo) perché corrispondenze di questo genere non ve ne furono''.
Anche il volume di Valter Astolfi del 2006 su ''Storia e posta delle missioni militari italiane all'estero 1918-1935'' appare sostanzialmente scettico: ''A prima vista la vignetta sembrerebbe preparata apposta per essere applicata in via sistematica sulla posta da spedire per via aerea; pare invece che non fosse cosi'.... Anche laddove essa risulta applicata cio' non attesterebbe che il trasporto sia avvenuto per via aerea... molte delle corrispondenze sulle quali essa si trova risulterebbero infatti trasportate per corriere con il treno. Si conosce un solo caso in cui, unitamente ai francobolli, essa risulta annullata in arrivo con il bollo della PM n.81; in virtu' di questa combinazione si puo' quindi pensare che si sia trattato di un volo diretto Vienna-Padova. In tutti gli altri casi la bollatura dei francobolli (ed eventualmente anche dell'etichetta) risulta invece effettuata a Trento presso la PM n.124...e' logico pensare che in questo caso si tratta di posta trasportata tramite ferrovia in quanto non c'era alcun motivo che un aereo proveniente da Vienna e diretto a Padova seguisse la rotta di Trento e facesse tappa in tale citta' ''.
C'e' qualcuno che conosce qualche documenti che infici questo generale ''scetticismo''?

_________________
Riccardo Bodo


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