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 Oggetto del messaggio: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 12/05/2020, 14:08 
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Buongiorno a tutti,

da totale inesperto riguardo alla Posta militare, sono a chiedere lumi agli appassionati del forum riguardo a questo oggetto:

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Si tratta di una cartolina scritta a Tarvis il 9.04.1919 e poi spedita con Posta militare H :?: il successivo 12.04 a Thorl maglern in area carinziana provvisoriamente occupata dall'Italia (confine che fu successivamente spostato verso Coccau)
Voi riuscite a risalire dove era dislocato nel periodo quell'ufficio PM?

Andrea

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Andy66

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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 12/05/2020, 16:49 
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Iscritto il: 09/09/2012, 20:39
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il bollo di pm non può essere H ma bensì un 9 male impresso.
il bollo numerale di pm 9 era associato all'epoca alla 57 divisione , il cui ufficio postale era appunto a Tarvisio dal 24/2/1919.


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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 12/05/2020, 20:34 
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p.m.pistoia ha scritto:
il bollo di pm non può essere H ma bensì un 9 male impresso.
il bollo numerale di pm 9 era associato all'epoca alla 57 divisione , il cui ufficio postale era appunto a Tarvisio dal 24/2/1919.


Ottimo, quindi é confermato che l'oggetto é partito da Tarvisio per Thorl maglern...via Bologna. Per fare una decina di km. ne ha percorsi qualche centinaio a causa della censura, fatto comune a quel tempo.
La cosa comunque interessante, più che per gli annulli, è storico-postale. La cartolina infatti venne affrancata per 15 cent., tariffa per l'interno, e non 10 cent. di tariffa per l'estero (dal 1919 fino al 1921 costava di più spedirle in Italia che all'estero!) e ciò é significativo in quanto tale paese fu posto come confine 'provvisorio' tra Italia ed Austria, in attesa di stabilire quello definitivo, cosa che avvenne in Settembre con il trattato di Saint Germain, dove il confine fu spostato di circa 1 km. verso Coccau.
Questa località quindi per un anno fu controllata dagli italiani ed il paese denominato Porticina, con tanto di ufficio postale ovviamente. E le corrispondenze da lì spedire con tale annullo sono molto rare!

Andrea

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Andy66

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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 12/05/2020, 22:26 
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Iscritto il: 09/09/2012, 20:39
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veramente interessante la spiegazione storico postale.
ho trovato su wiki che però Porticina - Thorl rimase italiana almeno fino al 1924, con una storia veramente particolare.

La località di Thörl, al termine della prima guerra mondiale, fu inizialmente assegnata all'Italia, a cui interessava per la presenza della stazione ferroviaria, per 6 anni, e assunse il nome di italiano di Porticina, divenendo frazione di Tarvisio dal novembre 1918 al novembre 1924. Nella località furono aperti asili e scuole italiane e i coscritti della classe 1904 furono precettati alla leva italiana. Il comune di Arnoldstein lottò diplomaticamente per riottenere Thörl, e una commissione internazionale nel 1921 visitò la località. Dopo 50 riunioni tra italiani ed austriaci si firmò finalmente un accordo a Bolzano il 30 ottobre 1924 in seguito al quale il confine italiano a partire dal 13 novembre 1924 venne arretrato di qualche chilometro, spostando così la dogana dalla Trattoria Strasshof alla posizione attuale presso Coccau (in tedesco Goggau), cosicché Thörl, colla sua stazione ferroviaria, fu riannessa all'Austria.


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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 13/05/2020, 10:05 
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Iscritto il: 30/10/2012, 14:25
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Visto che si è parlato della P.M. 9 con interessanti notizie e poco note, vorrei chiedere aiuto per questa lettera dell'8.6.19, nella lettera interna scrive una località (Austriaca ?) che non sono mai riuscito a decifrarla.
Grazie
Roby


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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 13/05/2020, 11:51 
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Potrebbe trattarsi di Weissenfels, poi denominata Fusine in Val Romana?

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Riccardo Bodo


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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 13/05/2020, 12:42 
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somalafis ha scritto:
Potrebbe trattarsi di Weissenfels, poi denominata Fusine in Val Romana?


Confermo Weissenfels!
Fa sempre parte del comune di Tarvisio

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Andy66

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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 13/05/2020, 13:48 
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Iscritto il: 30/10/2012, 14:25
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Grazie Andrea e Riccardo.Nel 1998 avevo chiesto aiuto a Luciano Buzzetti propio per capire la località: voi avete in un lampo superato un Maestro come Buzzetti! Posto la sua risposta del quesito insoluto.
Saluti
Roby


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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 13/05/2020, 17:31 
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Buzzetti all'epoca non aveva a disposizione quello che ora con un clic ci consente di avere un sacco di info e affinarle con qualche ricerca mirata online.
all'epoca si poteva andare solo ad esperienza personale e libri letti...naturalmente senza nulla togliere a Somalafis e Andy, che sono delle colonne di questo forum. ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 13/05/2020, 19:37 
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È chiaro che chi vive sul territorio è un po' avvantaggiato rispetto agli altri per conoscere o reperire certe informazioni. C'è da dire poi che nel caso specifico la storia di questo piccolo lembo di terra, la Valcanale, è misconosciuto ai più,nonostante presenti tutti gli stessi avvicendamenti storici delle ben più rinomate Venezia Giulia e Sudtirol.
Per chi fosse interessato, ricordo che qualche anno fa il nostro amico Riccardo somalafis scrisse un bell'articolo dedicato alla storia della Valcanale e pubblicato sull'Arte del francobollo.

Andrea

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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 14/05/2020, 16:18 
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hai modo di riproporci l'articolo scannerizzandolo sul forum? Lo leggerei volentiri.
Grazie.
Enrico


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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 14/05/2020, 19:59 
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p.m.pistoia ha scritto:
hai modo di riproporci l'articolo scannerizzandolo sul forum? Lo leggerei volentiri.
Grazie.
Enrico


Non so se è possibile metterlo su un forum pubblico, per via del copyright. Forse può farlo l'autore Somalafis se ne ha i diritti. Altrimenti se mi contatti potrei inviartelo via email.

Andrea

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Andy66

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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 15/05/2020, 10:57 
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Iscritto il: 20/09/2012, 9:47
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Andy e' troppo modesto: in realta' ha firmato l'articolo come coautore. Penso che non ci sia niente di male a diffondere almeno il testo che riepiloga, molto sommariamente, una vicenda malconosciuta:

CENTO ANNI FA LA VITTORIA… E ANCHE UN PEZZO DI CARINZIA PASSO’ ALL’ITALIA

Con la vittoria nella prima guerra mondiale il Regno d’Italia ‘’ereditò’’ dal defunto stato asburgico anche un po’ del mosaico linguistico che caratterizzava l’Impero d’Austria-Ungheria. Non solo divenne ‘’italiana’’ la comunità di lingua tedesca e ladina del Sud Tirolo – Alto Adige, non solo passarono all’Italia molti territori mistilingue (italiano, sloveno, croato) in Venezia Giulia, ma – con l’obiettivo di seguire con il confine lo spartiacque - finì annesso al Regno d’Italia anche un pezzetto di Carinzia. E’ la Val Canale, l’estremo lembo nordorientale della provincia di Udine che confina con l’Austria e la Slovenia odierne e che comprende centri come Tarvisio: una valle abitata all’epoca da meno di novemila persone, praticamente tutte di lingua tedesca o slovena (con il tedesco in forte predominanza culturale). Oggi il territorio vede invece una maggioranza di abitanti di lingua italiana o friulana: un cambiamento notevole che non fu ne’ scontato, ne’ indolore.
….(omissis)...
L’impronta ‘’carinziana’’ nella Val Canale è naturalmente molto evidente negli edifici antichi come si vede nelle cartoline di ieri e di oggi. Dal punto di vista postale, sugli annulli dell’epoca austriaca i nomi dei centri abitati compaiono in tedesco; nelle parlate locali esisteva però una toponomastica alternativa anche in sloveno. Ma praticamente non c’erano abitanti di lingua italiana. Ecco i principali uffici postali asburgici della valle (cui abbiamo anche affiancato le denominazioni in sloveno e in italiano, ma, volendo, ci sarebbe anche una toponomastica in versione friulana):
Malborgeth-Naborjet-Malborghetto
Pontafel-Tablja-Pontebba
Raibl-Rabelj-Cave del Predil
Saifnitz-Zabnice-Camporosso
Tarvis-Trbiz-Tarvisio
Uggowitz-Ukve-Ugovizza
Weissenfels-Bela Pec-Fusine in Val Romana
C’erano poi alcune collettorie dotate di timbri lineari, qualcuno anche con la versione slovena:
Leopoldskirche-Dipalja vas-San Leopoldo
Lussnitz-Luzice-Bagni di Lusnizza
Luschariberg-Sveti Visarji-Monte Lussari
Kaltwasser -Mrzla Voda-Riofreddo
La Val Canale con il trattato di Saint-Germain del 1919 fu attribuita direttamente al Regno d’Italia: non si svolse quindi nessun plebiscito, ma gli abitanti ebbero la possibilità di scegliere se acquisire la cittadinanza italiana o quella austriaca. Alcuni emigrarono in Austria e altri restarono conservando la cittadinanza austriaca; la maggioranza però accettò la cittadinanza italiana e così il territorio conservò una forte presenza ‘’allogena’’ (come si diceva un tempo): in un censimento del 1921 la maggioranza degli abitanti (71%) si dichiarò di lingua tedesca. Le intese stipulate alla fine della Grande Guerra sancivano il rispetto di usanze e tradizioni locali ma non fu proprio così e la popolazione locale cominciò a sentirsi ‘’straniera’’. Dal punto di vista postale, tuttavia, nei primi anni non sembrò cambiare molto: i francobolli erano quelli italiani ma gli annulli ’’austriaci’’ restarono ancora in uso per diverso tempo (spesso sino al 1923). Anche quando vennero introdotti annulli ‘’italiani’’, essi tennero conto della situazione linguistica e in genere affiancarono alla nuova dicitura in italiano anche quella antica in tedesco come a Tarvisio, a Cave del Predil, a Fusine in Val Romana, Camporosso e anche a Pontebba: quest’ultima località, situata sul vecchio confine italo-austriaco, era divisa dal confine stesso in un abitato italiano appunto denominato da sempre Pontebba e in un borgo ‘’austriaco’’ denominato in tedesco Pontafel per cui il timbro bilingue utilizzato nella parte ex austriaca, presenta la curiosa dicitura Pontefella-Pontafel; poi i due abitati vennero riunificati sotto il nome di Pontebba.
L’arrivo al potere del fascismo diede un fortissimo impulso all’italianizzazione forzata. L’insegnamento in tedesco (che già era stato limitato) fu soppresso dall’anno scolastico 1924-25. Ma cambiare l’impianto linguistico di una comunità non è facile e la Val Canale, anche se ormai gestita da podestà e funzionari italiani, presidiata da polizia e militari italiani, rimaneva – come peraltro successe su più vasta scala in Sud Tirolo – una zona diffusamente alloglotta. Nel 1936 si stimava informalmente che su 10.000 abitanti della Valle, circa 4000 parlassero tedesco, 3000 sloveno e 3000 italiano. Ma dal punto di vista degli annulli, tutto appariva ormai rigorosamente ‘’italiano’’ senza più traccia di tedesco e tantomeno di sloveno.
E’ su questo sfondo che arriveranno successivamente le ‘’opzioni’’, nate dall’accordo tra l’Italia fascista ed il Reich nazista e sancite da convenzioni dell’ottobre 1939: ai capofamiglia di lingua tedesca residenti nella provincia di Bolzano, nella provincia di Trento ed in quelle di Belluno ed Udine, fu data la possibilità di optare, ovvero di scegliere se entrare in possesso della cittadinanza tedesca, abbandonando il territorio italiano per insediarsi nel Reich, oppure se restare cittadini italiani rinunciando a qualsiasi pretesa di veder rispettata la propria identità linguistica. Il termine per esercitare il diritto scadeva alla mezzanotte del 31 dicembre del 1939, mentre il trasferimento degli ‘’optanti’’ doveva essere completato entro fine 1942. I beni degli optanti sarebbero stati liquidati e venduti. In Val Canale l’impopolarità della gestione fascista e aggressivamente nazionalista, le voci (assolutamente false) di un rischio di trasferimenti forzati nel Mezzogiorno d’Italia e una situazione economica non felicissima diedero impulso alla scelta ‘’tedesca’’ (anche da parte di abitanti che in realtà parlavano un dialetto sloveno): secondo un primo bilancio 2.156 capifamiglia valcanalesi ‘’alloglotti’’ votarono per la cittadinanza germanica, 337 votarono per la cittadinanza italiana e 690 non espressero la scelta, per cui rimasero ‘’italiani’’. Ci fu un po’ di confusione: gli sloveni erano ammessi oppure no? E ci fu anche qualche proroga locale. Più tardi i rappresentanti germanici sostennero addirittura che l’opzione-Reich aveva raccolto il 90% del voto; secondo cifre del ministero dell’interno italiano su circa seimila abitanti coinvolti nella scelta, furono 4.897 quelli che dovevano diventare cittadini tedeschi (pari all’81%).
Al di là delle cifre talvolta discordanti, è chiaro però che la comunità della valle (vista anche la modesta dimensione numerica) con le opzioni si avviò a cambiare profondamente. Il progetto di ‘’ingegneria etnica’’ degli esponenti del Reich era infatti quello di utilizzare parte dei valcanalesi per sostituire gli sloveni della Carinzia, alcuni dei quali furono espulsi brutalmente e privati di case e fattorie. Al di qua del confine, in Italia, gli ‘’spazi’’ lasciati dagli optanti trasferiti nel Reich furono occupati da immigrati di lingua italiana e friulana.
Nonostante sradicamenti e reinsediamenti, però, ancora oggi la Val Canale (Val Cjanâl in friulano, Kanalska dolina in sloveno, Kanaltal in tedesco) ha una caratteristica unica: un lembo d’Italia ‘’quadrilingue’’ in cui sono presenti cittadini di lingua italiana, friulana, tedesca e slovena!

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Riccardo Bodo


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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
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somalafis ha scritto:
Andy e' troppo modesto: in realta' ha firmato l'articolo come coautore. Penso che non ci sia niente di male a diffondere almeno il testo che riepiloga, molto sommariamente, una vicenda malconosciuta:

CENTO ANNI FA LA VITTORIA… E ANCHE UN PEZZO DI CARINZIA PASSO’ ALL’ITALIA

!


:D bè diciamo che ho giusto dato una mano a reperire le immagini....per il resto è tutta farina del tuo sacco.
Effettivamente del caso di Porticina non se ne parlo perché troppo specifico.

:D

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Andy66

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 Oggetto del messaggio: Re: PM da Tarvisio 1919
MessaggioInviato: 15/05/2020, 17:59 
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interessante. grazie molte.


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