Quando l'Italia il 6 aprile ha attaccato la Yugoslavia, eravamo in guerra a sud con la Grecia in Albania ed in una situazione molto difficile se al nord gli yugoslavi avessere aperto le ostilità,cosa inevitabile e già si pensava l'eventualità di cedere terreno e difendere Tirana. In questa situazione entra in gioco il Colonnello Amè che comandava il S.I.M.con un colpo da maestro:Nel 1940, un nostro agente segreto era riuscito ad avere i tabulati del cifrario segreto yugoslavo e si pensò di sfruttare la conoscenza del cifrario e della rete radiotelegrafica nemica per mandare due falsi ordini a firma del Generale Simovic Comandante supremo dell'esercito a due forti divisioni al confine con il nord Albania, la divisione "Zetska" e alla "Kosowska" con l'ordine di ritirarsi subito una a difesa di Podgorica e l'altra dalla zona di Kukes a Mitrovica. Il giorno dopo,sempre il S.I.M. dandò un messaggio con la richiesta di ricevuto ordine sempre a firma del Generale Simovic.Dopo 2 ore, il S.I.M. captò una richiesta di conferma dalle due divisioni per un ordine incomprensibile e strano. Amè sapendo che le sole verifiche dell'ordine avrebbero richiesto molto tempo fra gli alti comandi nemici e il tempo giocava a nostro favore, attese. Il 15 aprile il S.I.M. captò il messaggio di risposta dal comando supremo alle divisioni "Nessun ordine di ripiegamento era stato ordinato" , ma era troppo tardi, l'esercito yugoslavo in grave crisi e nel caos di ordini falsi era in fase di sbandamento. Roby
P.M. 12 Div. Puglie 5.4.41 trasferita al confine yugoslavo il 1.4.41 per riorganizzarsi dopo le forti perdite subite contro la Grecia
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