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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 29/08/2018, 10:23 
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Iscritto il: 11/10/2014, 12:23
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Nel ringraziare quanti vorranno rispondere a questo semplice quesito e nel sorridere della semplicità della richiesta,
imbarazzato mi trovo ad ammettere che giusto ieri pomeriggio al telefono sono inciampato in un dubbio reletivo alla storia postale militare.
Questo è stato l'inciampo: i biglietti e le cartoline militari in franchigia erano distribuite solo ai soldati mobilitati o potevano farne uso
anche i militari che non erano direttamente impegnati in azioni di guerra?
In sostanza domando se la franchigia fosse a solo appannaggio dei soldati di basso rango, purchè mobilitati per azioni belliche.
Nella mia ingenuità :) ho creduto finora che cartoline e biglietti in franchigia militare fossero per tutti i soldati, purchè di bassa forza,
sia che fossero dislocati al fronte, o che stessero nelle retrovie, nelle caserme, negli ospedali... ossia non direttamente coinvolti nelle zone di guerra;
tuttavia mi è stato fatto gentilmente notare ieri al telefono che, invece, tale franchigia era limitata ai soli soldati mobilitati.

Vista l'elementarità della mia domanda (sarà banale, ma abbiate pazienza! :) ) , immagino già i più esperti sorridere di quanto stan qui leggendo :oops: ... : purtroppo, o per fortuna :lol: ,
ho sufficiente schiettezza per ammettere in pubblico certi miei vistosi limiti :D nella speranza di poter porre rimedio.
Acclarata tal risbile ignoranza, suggerisco di considerare almeno un aspetto positivo: ovvero che al 28 di agosto ci siano stati
due appassionati che per una lunga telefonata hanno trattato appassionatamente di storia postale militare.

Vi prego: andateci piano :D

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MessaggioInviato: 29/08/2018, 11:44 
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Iscritto il: 17/04/2016, 21:48
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Credo sia necessario fare un distinguo tra i militari della RSI e quelli dell'esercito di liberazione e quindi impegnati assieme agli alleati.

Seguo con vivo interesse.


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MessaggioInviato: 30/08/2018, 9:02 
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Iscritto il: 20/09/2012, 9:47
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Intanto e' opportuno precisare che nella seconda guerra mondiale la distribuzione delle cartoline in franchigia interessava tutti i militari mobilitati e cioe' truppa, sottufficiali e ufficiali. All'inizio in effetti la distribuzione interessava solo i militari ''mobilitati'' ma gia' nell'agosto 1940 la concessione fu estesa anche a reparti territoriali dell'esercito e della milizia che operavano servizi di guerra (difesa contraerea, difesa costiera) nel territorio metropolitano ''di particolare interesse militare''. Nella stessa data fu concesso l'uso delle cartoline in franchigia anche ai degenti di ospedali militari e della CRI, ai treni ospedale (incluso il personale), alle organizzazioni CRI (ad esempio posti di ristoro) per i militari in transito. Dal primo maggio 1941 furono concesse cartoline in franchigia anche a tutti i militari degli enti e reparti dell'esercito e della guardia di finanza NON MOBILITATI. Volendo si puo' approfondire il discorso, ma queste mi sembrano le linee generali.

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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 30/08/2018, 10:35 
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Iscritto il: 30/10/2012, 14:25
Messaggi: 5846
Aggiungo alcuni dati, a tutto il 31 dicembre 1942, risultavano distribuiti:
32.950.000 biglietti postali
280.000.000 di cartoline
156.000.000 di cartoline di propaganda.
La loro validità cessò il 1 gennaio 1947, quindi ben dopo la fine della guerra.
Roby


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MessaggioInviato: 30/08/2018, 14:33 
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Iscritto il: 19/05/2015, 19:41
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Località: COLLEGNO (TORINO)
Credo che quanto descritto da Riccardo e Roby siano giustamente i dettami principali, che potrebbero essere sufficenti a rispondere ai quesiti posti da Martino e Fabrizio.E per un maggiore approfondimento, si può consultare il testo di Cadioli e Cecchi " La Posta Militare Italiana nella Seconda Guerra Mondiale " al capitolo LA FRANCHIGIA POSTALE PER I MILITARI (da pag.81 a pag.92) dove vi sono ulteriori informazioni, oltre a quelle già estrapolate dal suddetto testo,e postate nei post precedenti.Riccardo.


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MessaggioInviato: 01/09/2018, 8:21 
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Iscritto il: 20/09/2012, 9:47
Messaggi: 1085
Visto che parliamo delle norme fondamentali della franchigia per i militari, puo' non essere irrilevante ricordare anche i quantitativi di oggetti in esenzione di tassa concessi settimanalmente al singolo militare, che vengono spiegati nel volume di Cadioli e Cecchi. In Italia, infatti, venne adottato - a differenza di molti altri paesi belligeranti - il sistema di riservare l'esenzione di tassa agli oggetti autorizzati ufficialmente e entro precisi limiti quantitativi.
Si comincio' la guerra con 2 certoline in franchigia a settimana
Nell'agosto 1940 si passo' a 3 certoline in franchigia
Nell'agosto del 1941 di passo' a 5 cartoline in franchigia: tre normali piu' due propagandistiche (e venne introdotto il biglietto in franchigia che poteva sostituire una delle cartoline in franchigia). Quindi fino alla caduta del fascismo si consolido' uno schema di massima che prevedeva ogni settimana 2 certoline in franchigia normali+2 certoline in franchigia di propaganda+un biglietto postale in franchigia

Fabrizio544 ha scritto:
Credo sia necessario fare un distinguo tra i militari della RSI e quelli dell'esercito di liberazione e quindi impegnati assieme agli alleati.


In effetti lo schema generale sopra indicato cambio' con l'armistizio del 1943. Alla ripresa dei servizi postali militari, venne adottato un sistema mutuato da quelli delle poste militari tedesche da un lato e alleate dall'altro. A quanto ne so, ai militari RSI venne concessa la franchigia per ogni oggetto di corrispondenza avviato tramite Feldpost o Posta da Campo. Nell'Italia libera, fu concessa la franchigia per tutte le lettere o cartoline spedite dai militari purche' in zona di operazioni. La distribuzione di apposite cartoline militari, tuttavia, continuo' e immagino che ci fosse un sistema di congentamento per i miitari non in zona di operazioni. Il sistema dell'ammissibilita' delle sole cartoline in franchigia ufficiali venne ripristinato a livello generale - a quanto ho capito io - dopo la fine delle operazioni belliche finche' non venne abolita la franchigia dei militari.

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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 15/06/2019, 5:12 
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Iscritto il: 19/12/2017, 12:14
Messaggi: 273
somalafis ha scritto:
Visto che parliamo delle norme fondamentali della franchigia per i militari, puo' non essere irrilevante ricordare anche i quantitativi di oggetti in esenzione di tassa concessi settimanalmente al singolo militare, che vengono spiegati nel volume di Cadioli e Cecchi. In Italia, infatti, venne adottato - a differenza di molti altri paesi belligeranti - il sistema di riservare l'esenzione di tassa agli oggetti autorizzati ufficialmente e entro precisi limiti quantitativi.
Si comincio' la guerra con 2 certoline in franchigia a settimana
Nell'agosto 1940 si passo' a 3 certoline in franchigia
Nell'agosto del 1941 di passo' a 5 cartoline in franchigia: tre normali piu' due propagandistiche (e venne introdotto il biglietto in franchigia che poteva sostituire una delle cartoline in franchigia). Quindi fino alla caduta del fascismo si consolido' uno schema di massima che prevedeva ogni settimana 2 certoline in franchigia normali+2 certoline in franchigia di propaganda+un biglietto postale in franchigia

Fabrizio544 ha scritto:
Credo sia necessario fare un distinguo tra i militari della RSI e quelli dell'esercito di liberazione e quindi impegnati assieme agli alleati.


In effetti lo schema generale sopra indicato cambio' con l'armistizio del 1943. Alla ripresa dei servizi postali militari, venne adottato un sistema mutuato da quelli delle poste militari tedesche da un lato e alleate dall'altro. A quanto ne so, ai militari RSI venne concessa la franchigia per ogni oggetto di corrispondenza avviato tramite Feldpost o Posta da Campo. Nell'Italia libera, fu concessa la franchigia per tutte le lettere o cartoline spedite dai militari purche' in zona di operazioni. La distribuzione di apposite cartoline militari, tuttavia, continuo' e immagino che ci fosse un sistema di congentamento per i miitari non in zona di operazioni. Il sistema dell'ammissibilita' delle sole cartoline in franchigia ufficiali venne ripristinato a livello generale - a quanto ho capito io - dopo la fine delle operazioni belliche finche' non venne abolita la franchigia dei militari.




Molto molto interessante. Vedo che quelle di propaganda ne esistono alcune molto comuni e altre più rare: esistono dei libri o degli studi che danno un idea di “quali e quante”?

Ciao Oriano


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