Sì, la falsificazione della soprastampe è un concetto noto praticamente già nei primi mesi successivi alla loro produzione: sarebbe opportuno distinguere le soprastampe prodotte per frodare i collezionisti (talune persino passate per posta!!!), da quelle realizzate per fede politica e/o spirito zelante di adeguamento allo spieriro delle norme antimonarchiche.
Le prime soprastampe possono essere particolarmente ostiche da riconoscere, ma per fortuna abbiamo il noto
Luca Andreoni, amico del forum, che è imbattibile perito di GNR!
Sia dai primi giorni, che negli anni successivi, la richiesta dei collezionisti ed il conseguente movimento economico indotto attorno a questi valori fu talmente importante che a qualche falsario parve un'opportunità da cogliere.
Le seconde soprastampe viaggiate su busta costituiscono curiosità in ambito della storia postale, poichè realizzate per ragioni che variano dalla necessità di osteggiare ufficialmente l'effige reale, divenuta sgradita in RSI, all'opportunismo di generare oggetti di un qualche interesse per il collezionismo dell'epoca: se le soprastampe "locali" o persino "occasionali" di fede politica raccontano un fenomeno di costume attraverso la posta del tempo, magari le creazioni ad uso e consumo del collezionismo sembrano meno fedeli alla sincera spinta antimonarchica che volevano rappresentare.
L'immagine che allego è tratta dalla pagina Facebook dell'AFIRSI, di cui sono socio.