Salve a tutti,
visto che queste "stanze" prevedono, tra le altre cose, anche la pubblicazione di manifesti, ho pensato di far cosa gradita pubblicando la foto di un manifesto tedesco.
Durante la seconda guerra mondiale, quando i tedeschi occupavano nuovi territori, venivano censiti gli ebrei e creati ghetti nei quali venivano rinchiusi.
Come ben sappiamo, le condizioni di vita all’interno di quei luoghi erano disumane, mancava ogni genere alimentare e la gente rinchiusa al suo interno, soprattutto bambini ed anziani, morivano di inedia. Ogni giorno squadre organizzate passavano per le strade con i carretti per raccogliere i morti. Una forma di sopravvivenza era rappresentata dal mercato nero, ma per procurarsi cibo e soldi era necessario uscire dal Ghetto. Piuttosto che vedere la propria famiglia morire di inedia, qualcuno ci provava.
Questo manifesto, estremamente raro, in doppia lingua (tedesca e polacca) annuncia l’avvenuta esecuzione di undici ebrei ed ebree, condannati alla pena di morte per avere appunto provato ad uscire dal Ghetto di Lublino in Polonia.
I manifesti venivano attaccati sui muri e sulle porte affinché servissero da monito agli altri polacchi rinchiusi nel ghetto.
(allego anche la traduzione del testo in italiano)

Sulla estrema rarità del manifesto non vi é alcun dubbio, ed è un miracolo la sua integrità...chissà chi l'ha levato da un muro o portone e attraverso quali canali é giunto sino a noi, a testimoniare le atrocità dell'essere umano.Riccardo.

Posso in parte soddisfare la tua curiosità. Ovvio che il manifesto non è stato mai incollato a muri o portoni, altrimenti la sua attuale integrità sarebbe stata impossibile.
So di certo che è stato rinvenuto all'interno di una cassa nella quale vi erano conservati (pensate un po') spartiti musicali! Il manifesto si trovava protetto tra due di essi.
Forse qualcuno, a suo tempo lo mise da parte conservandolo tra il cartoncino degli spartiti o forse la cassa conteneva rimanenze della tipografia che lo stampò. La cosa più importante è che sia giunto fino a noi per testimoniarci le efferatezze a cui può giungere l'essere umano.

Ti ringrazio per le informazioni fornite, un'altra ipotesi potrebbe essere che il manifesto fosse riposto in una bacheca di legno,dedicata all'affissione di avvisi e manifesti vari, (posta in una posizione centrale del ghetto in modo da essere ben visibile),tramite delle puntine da disegno.Riguardo trattasi di una rimanenza di stamperia ripongo dei dubbi, in quanto bisogna ricordare che in quel periodo la carta scarseggiava e le tirature erano limitate, e in caso fosse avanzata, sarebbe probabilmente stata riutilizzata per altri scopi.Riccardo.

in effetti ai 4 angoli del manifesto ci sono i segni di riparazioni passate...

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