Caro Francesco, ricapitolando, tuo nonno era un " marò " dall'abbreviazione della dicitura burocratica " mar.o " (marinaio) del Battaglione BAFILE del Reggimento S. Marco. Fu fatto prigioniero in Tunisia nella località di Biserta nel Maggio del 1943, e probabilmente prima di essere deportato nei Campi inglesi dello Shropshire, ha stazionato in qualche " Campo di raccolta ", proprio a Biserta vi era un Campo Francese dove erano internati p.o.w. italiani. Successivamente venne trasferito in Inghilterra, dove i p.o.w. italiani detenuti nei campi inglesi, pur vivendo situazioni migliori di quelli internati in Germania, erano considerati solo come manodopera a basso costo. Denominati con l’appellativo dispregiativo di “Wops”, derivante dall’anagramma di “Pows” (“prigionieri di guerra”) e dalla trasposizione inglese del termine “guappo”, anche dopo l’8 settembre non migliorarono molto la propria condizione. Le autorità britanniche, infatti, si guardarono bene dal reclutare militari italiani per inviarli a combattere i nazifascisti, continuando a trattenerli per sfruttarli soprattutto nei lavori agricoli, dove erano considerati molto più affidabili degli altri prigionieri. Del resto il governo italiano non si interessò molto alla loro condizione e, anche nel dopoguerra, continuò a considerarli “merce di scambio” per accreditarsi presso gli Alleati, paventando il momento del loro rientro in Patria per le conseguenti problematiche di reinserimento lavorativo. I militari italiani, inoltre, erano considerati con disprezzo e diffidenza dalla popolazione civile specialmente a causa delle relazioni che essi intrattenevano con le donne inglesi e sulle quali il governo di Sua Maestà fu tutt’altro che accondiscendente. Furono molte, infatti, le ragazze che, in stato di attesa, non poterono neanche ricorrere a eventuali “matrimoni riparatori” per l’opposizione delle autorità.Proprio sulla tematica dei prigionieri italiani in Inghilterra esiste un testo dell' autrice Isabella Insolvibile, Wops. I prigionieri italiani in Gran Bretagna (1941-1946) Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2012, pp. XXXVII-358, € 38,00. che descrive minuziosamente l'intera vicenda.Saluti Riccardo.
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