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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 31/03/2018, 15:36 
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Iscritto il: 21/02/2016, 12:19
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Ciao
Non sono un esperto di carte d’identita’, per cui vi posto questo documento emesso a Zara il 17.9.43 nel periodo dell’occupazione tedesca iniziata il 10.9.43. Sembra che nonostante l’occupazione l’emissione di questi documenti continuasse secondo le logiche italiane.
Cosa ne pensate?


Allegati:
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MessaggioInviato: 31/03/2018, 19:11 
Penso che tutte le occupazioni abbiano necessariamente dovuto mantenere per un po' di tempo i sistemi amministrativi degli occupati per mandare avanti l'ordinaria amministrazione. Qui siamo poi a una settimana dall'occupazione e, anche se ce ne fosse stata la volontà, certamente non poteva esserci stato il tempo di cambiare un gran che (tranne ovviamente chi dava gli ordini). Dei problemi enormi che ci sono nel cambiare i sistemi amministrativi ne ebbero grande evidenza i sabaudi al momento dell'unificazione, con la necessità di uniformare leggi, valute, unità di misura, strutture amministrative di ben sei stati. L'esperienza fu talmente faticosa e difficile che al momento dell'annessione delle Provincie Venete nel 1866 ci fu un periodo di transizione di circa quattro anni in cui moltissimi aspetti della legislazione austriaca rimasero in vigore, passando a quelli italiani per settori e non tutti insieme.
Michele


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MessaggioInviato: 01/04/2018, 9:10 
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Grazie Michele
Da notare nella riga della professione la parola “benestante”.
Forse non lo sapremmo mai, però chissà che cosa potesse significare all’epoca quel “benestante” ... forse possedere una casa o qualche possedimento terriero?
La città di Zara purtroppo venne distrutta da numerosi bombardamenti a partire dal due di novembre 1943, un mese e mezzo dopo quel documento

Auguro a tutti una buona Pasqua


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MessaggioInviato: 01/04/2018, 9:24 
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Iscritto il: 19/05/2015, 19:41
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Località: COLLEGNO (TORINO)
Enricodm ha scritto:
Grazie Michele
Da notare nella riga della professione la parola “benestante”.
Forse non lo sapremmo mai, però chissà che cosa potesse significare all’epoca quel “benestante” ... forse possedere una casa o qualche possedimento terriero?
La città di Zara purtroppo venne distrutta da numerosi bombardamenti a partire dal due di novembre 1943, un mese e mezzo dopo quel documento

Auguro a tutti una buona Pasqua

Probabilmente la dicitura della parola BENESTANTE al posto della indicazione di una mansione lavorativa (ad esempio OPERAIA, CONTADINA, etc...) stava ad indicare che la persona godeva di un reddito che le garantiva di vivere agevolmente senza lavorare.Saluti Riccardo.


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MessaggioInviato: 01/04/2018, 22:33 
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Iscritto il: 19/12/2013, 21:12
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La spiegazione è esattamente quella illustrata da Riccardo e la qualifica "benestante" ha continuato ad essere usata ancora per lungo tempo, visto che ancora nel 2003 a MIlano c'erano 45 "benestanti"

Cita:
Dall'ufficio Anagrafe fanno sapere che l'indicazione dell'occupazione viene rilasciata dal cittadino, che dichiara la sua posizione lavorativa prendendosene la responsabilita' penale. Nell'indecisione, si puo' scegliere tra le 13mila professioni codificate dall'Istat. Tra queste figura, evidentemente, anche quella di 'benestante', di chi cioe' non ha bisogno di lavorare per vivere.

http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnA ... 163300.php

_________________
Fortunato possessore di una bellissima collezione di Somalia Italiana: Francobolli, Storia postale, Annullamenti, Posta Militare, Navi


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