Dopo la fine della prima guerra mondiale, di fronte all'immane sacrificio di vite umane, praticamente tutte le amministrazioni dei vari comuni italiani realizzarono enfatici monumenti ai caduti. Ma non solo nei comuni: anche frazioni modeste eressero monumenti e ne vennero realizzati sui luoghi di lavoro o nelle scuole. D'altra parte il sacrificio in termini di vite era stato enorme. Anche se il regime fascista diede una spinta in questo senso, e' comprensibile che pure comunita' demograficamente modeste affrontassero le spese per monumenti ai caduti. E, anzi, proprio modeste comunita' rurali diedero probabilmente un contributo relativamente piu' alto al tributo di sangue del grande macello.
Un'occhiata a quanto realizzato gia' all'inizio degli anni '20 ci e' consentito dall'iniziativa di una ditta bolognese, la ''E. Malferrari e c.'', che realizzo' appositi album in cui erano contenuti chiudilettera dentellati con i monumenti realizzati in centri abitati grandi e piccoli. Ecco l'album della serie I

Ed ecco quello della serie 2 (1924) con due pagine interne
Molti dei chiudilettera si trovano in vendita separatamente su internet (Delcampe ed eBay). Ne ho tratto una rassegna di immagini che mostrano la capillarita' delle iniziative allora gia' realizzate (almeno nell'Italia centro-settentrionale) e le varie tipologie di monumento (in cui prevale la stele ad obelisco ma che - ferma restando l'impostazione ''classicistica''- mostrano una notevole varieta' di disegno e di materiali).
(segue)

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Riccardo Bodo

Bagnara Arsa (Udine)
Barge (Cuneo)
Bologna postelegrafonici
Bologna scuola tecnica Manfredi
Bologna Liceo Minghetti
Bolsena (Viterbo)
Carmagnola (Torino)
Castel Focognano (Arezzo)
Castel Ponzone, frazione di Scandolara, Cremona
Castel San Pietro Emilia, ora Castel San Pietro Terme, Bologna
Castelnuovo di sotto (Reggio Emilia)
Castel Raimondo (Macerata)
Cereta, frazione di Volta Mantovana (Mantova)
Cerlongo, frazione di Goito (Mantova)
Cernobbio (Como)
Civitella dei pazzi, ora Civitella del Lago, frazione di Baschi (Terni)
Cumiana (Torino)
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Riccardo Bodo

Dosso, frazione di Sant'Agostino (Ferrara)
Erbezzo (Verona)
Fanano (Modena)
Fucecchio (Firenze)
Gaggiano (Milano)
Giaveno (Torino)
Gironico (Como)
Grazzano Monferrato, poi Grazzano Badoglio (Asti)
Innsbruck, cimitero italiano
Lemie (Torino)
Livorno
Lodi
Loncon di Annone, frazione di Annone (Venezia)
Magliano di Tenna (Fermo)
Manziana (Roma)
Martignana di Po (Cremona)
Masnago, frazione di Varese
Mezzegra, frazione di Tremezzina (Como)
Molinara (Benevento)
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Riccardo Bodo

Napoli, deposito 31.mo rgt
Oltrefossa Fae', Frazione di Annone (Venezia)
Ospedaletti Ligure (Imperia)
Ospedaletto Lodigiano (Lodi)
Ottobiano (Pavia)
Pacengo sul Garda, frazione di Lazise (Verona)
Pocenia (Udine)
Rapallo (Genova)
Renate Brianza (Monza)
Rignano sull'Arno (Firenze)
Ro (Ferrara)
Rocca Priora (Roma)
Roncaglia, frazione di Casale Monferrato (Alessandria)
San Martino di Lupari (Padova)
San Trovaso, frazione di Preganziol (Treviso)
Sala Bolognese (Bologna)
Somma Lombardo (Varese)
Terruggia (Alessandria)
Torre Bairo, ora Torre Canavese (Torino)
Trecenta (Rovigo)
Venezia, cimitero di S. Michele in Isola
Viggiu' (Varese)

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Riccardo Bodo

interessante, non lo conoscevo e ho visto che ce ne sono almeno un paio della mia provincia... ma che prezzi

Di seguito un'altra pagina presa da delcampe

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ARTURO DAZZI é DI CARRARA

Vero: è nato a Carrara, ma dall'età di 20 anni ha operato a Roma e direi che nelle didascalie non è citato il luogo di nascita degli autori, ma quello in cui operavano.
Michele