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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Un falso ingenuo in tariffa.
MessaggioInviato: 03/02/2014, 19:42 
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Iscritto il: 08/09/2012, 8:45
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Recentemente mi è capitata questa busta spedita per espresso in data 7/12/1943 da Roma alla Posta Militare 21. A prima vista nulla da dire sulla tariffa che sarebbe esatta, 75 cent. + 1,25 lire, formata però con francobolli soprastampati P. M. alquanto infrequenti usati “civilmente” a Roma. Guardando però la busta ci si rende conto delle seguenti incongruenze:
l’ufficio della Posta Militare 21 (di stanza a Fabbrica di Roma) è stato chiuso il 9/9/1943 e l’annullo posto in arrivo è chiaramente falso e diverso da quello originale in quanto ha i puntini divisori tra giorno, mese, anno al centro e non in basso e il datario è “centrato” mentre avrebbe dovuto avere a destra lo spazio e l’eventuale traccia dell’era fascista.
Per quanto sopra, è chiaramente falso anche l’annullo di Roma Ferr. / Espressi Transito (molto difettoso nelle lettere e tratti) dove molte mancanze di inchiostrazione o difetti di incisione si riscontrano negli stessi punti di entrambe le impronte .
Giancarlo Polverari


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 Oggetto del messaggio: Re: Un falso ingenuo in tariffa.
MessaggioInviato: 03/02/2014, 21:57 
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Iscritto il: 19/12/2013, 21:12
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Grazie per averci mostrato questo pezzo e la chiara spiegazione. Non capisco però come siano stati falsificati i bolli visto che, a monitor, non sembrano di gomma.
Ammetto di essere un completo ignorante in materia: le falsificazioni che si possono ottenere giustificano la produzione di un timbro metallico? E in caso positivo, avrebbe la data sempre uguale, per cui scoperto il primo è facile individuare gli altri, o sono falsificati con anche il datario mobile?

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 Oggetto del messaggio: Re: Un falso ingenuo in tariffa.
MessaggioInviato: 04/02/2014, 7:54 
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Per me manca anche il numero dell'espresso, che spesso veniva messo a mano dall'ufficiale di posta. Michele


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 Oggetto del messaggio: Re: Un falso ingenuo in tariffa.
MessaggioInviato: 04/02/2014, 11:23 
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Iscritto il: 09/09/2012, 9:37
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Ciao.
I numeri e la punteggiatura all'interno dei due timbri sono della stessa manifattura.........pura coincidenza?
Fabio


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 Oggetto del messaggio: Re: Un falso ingenuo in tariffa.
MessaggioInviato: 04/02/2014, 19:55 
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Iscritto il: 08/09/2012, 8:45
Messaggi: 403
Sono regolarmente in vendita, se non sbaglio la ditta produttrice è la Conalbi, timbri a datario mobile di varie circonferenze con la piastrina da incidere. Teoricamente tutti o quasi i produttori di timbri un po attrezzati avrebbero la possibilità di fare qualsiasi timbro postale. Dovrebbero però avere poi un'impronta più che perfetta del timbro da rifare e con la fotoincisione creare il timbro desiderato. L'unica differenza sarà che l'impronta del timbro così creato, se messo a confronto con quella originale, molto difficilmente avrà le esatte dimensioni di questo e ciò a causa del processo fotografico. Spesso poi, molti timbri presentano dei difetti (più o meno voluti) che il falsario tenterà di correggere. Nel caso specifico il falsario ha usato (dopo aver erroneamente scelto il timbro con puntini al centro e non in basso) lo stesso timbro a cui ha cambiato la piastrina e, chiaramente, la data.
Giancarlo


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 Oggetto del messaggio: Re: Un falso ingenuo in tariffa.
MessaggioInviato: 04/02/2014, 20:20 
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Iscritto il: 19/12/2013, 21:12
Messaggi: 652
Grazie per la spiegazione.
L'elemento che mi mancava per capire il trucco è il fatto che le piastrine sono fotoincise a parte rispetto ai cerchi e alle lunette del timbro, per cui è ovvio che è un procedimento semplice ed economico che si giustifica anche per falsificare documenti di non elevatissimo valore commerciale.
Per fortuna i falsari, almeno in questo caso, sono stati ingenui, come da titolo del thread.

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