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Autore: | Thenewguy [ 05/01/2018, 0:38 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Documenti da decifrare |
Non hanno niente da fare con trasporto di posta o denaro, ma sono documenti interessanti, più adatti alla definizione di "collateral material". Li metterei nella stessa categoria con le ammende al personale, ecc. Io trovo le date storiche sui documenti postali in generale molto interessanti. |
Autore: | Thenewguy [ 05/01/2018, 1:21 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Documenti da decifrare |
Ho trovato questo sulla rete http://www.postaesocieta.it/magazzino_t ... rvizio.htm |
Autore: | Enricodm [ 05/01/2018, 9:27 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Documenti da decifrare |
Grazie. Trovo il link molto utile Avendo sempre fatto storia postale, quella del collateral material da te definito entrerebbe in una collezione di storia della posta? Esistono esempi di collezioni (fatte per esposizione) che li contengono? Grazie Enrico |
Autore: | Thenewguy [ 06/01/2018, 3:03 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Documenti da decifrare |
Enricodm ha scritto: Grazie. Trovo il link molto utile Avendo sempre fatto storia postale, quella del collateral material da te definito entrerebbe in una collezione di storia della posta? Esistono esempi di collezioni (fatte per esposizione) che li contengono? Grazie Enrico C'e' sempre posto per documenti "di posta", ma non 100% "postali". Ecco la definizione della collezione di storia postale dal sito FIP: Postal History exhibits which contain material carried by, and related to, official, local or private mails. Such exhibits generally emphasize routes, rates, markings, usages and other postal aspects, services, functions and activities related to the history of the development of Postal Services. I tuoi moduli sono certamente pezzi di una certa rilevanza quando si pensa alla storia postale di Trieste. Riguardano lo scambio di informazioni mediante il servizio postale. Io non sono italiano, vivo negli Stati Uniti (ma non sono nato neanche negli USA). La classificazione italiana di servizi postali mi e' sempre sembrata strana: Servizio corrispondenze e servizi a danaro , e poi ci si arriva a "ecc. ecc..." come i tuoi moduli che sono belli e importanti, ma i collezionisti non sanno come utilizzare. Si, ho visto collezioni che contengono documenti simili. Sono chiamati "collateral material" perché non sono oggetti principali, ma possono offrire un diverso punto di vista per raccontare la storia scelta dal collezionista. |
Autore: | ricky1964 [ 06/01/2018, 13:16 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Documenti da decifrare |
Thenewguy ha scritto: Enricodm ha scritto: Grazie. Trovo il link molto utile Avendo sempre fatto storia postale, quella del collateral material da te definito entrerebbe in una collezione di storia della posta? Esistono esempi di collezioni (fatte per esposizione) che li contengono? Grazie Enrico C'e' sempre posto per documenti "di posta", ma non 100% "postali". Ecco la definizione della collezione di storia postale dal sito FIP: Postal History exhibits which contain material carried by, and related to, official, local or private mails. Such exhibits generally emphasize routes, rates, markings, usages and other postal aspects, services, functions and activities related to the history of the development of Postal Services. I tuoi moduli sono certamente pezzi di una certa rilevanza quando si pensa alla storia postale di Trieste. Riguardano lo scambio di informazioni mediante il servizio postale. Io non sono italiano, vivo negli Stati Uniti (ma non sono nato neanche negli USA). La classificazione italiana di servizi postali mi e' sempre sembrata strana: Servizio corrispondenze e servizi a danaro , e poi ci si arriva a "ecc. ecc..." come i tuoi moduli che sono belli e importanti, ma i collezionisti non sanno come utilizzare. Si, ho visto collezioni che contengono documenti simili. Sono chiamati "collateral material" perché non sono oggetti principali, ma possono offrire un diverso punto di vista per raccontare la storia scelta dal collezionista. WHY NOT?Sono d'accordo con l'amico di Cincinnati, a cui auguro Buon Anno, ed anche a mio avviso il tuo materiale può entrate benissimo in una collezione di Storia postale, a margine e collatoralmente, previo accompagnamento di una esaustiva spiegazione che la colloca temporalmente nel periodo storico preso in esame e ne specifichi la funzionalità, evidenziandone le date importanti rispetto agli avvenimenti.Riccardo. |
Autore: | Enricodm [ 06/01/2018, 17:43 ] | |||||
Oggetto del messaggio: | Re: Documenti da decifrare | |||||
Ciao grazie a chi è intervenuto. Tutto più chiaro. Ho conservato questi e altri documenti anche perchè alcuni di essi riportavano annulli di Trieste rari o inediti, che ritengo interessanti anche se non su supporto che ha viaggiato. Ne posto alcuni: TRIESTE - DIREZIONE PROV. P.T. ECONOMATO (Mod. 141, 1942) RAGIONERIA P.T. – TRIESTE (Mod. 141, 1946) GRIGNANO - TRIESTE (Mod. 116, 1941) TRIESTE – CAMPOMARZIO (Mod. 116, 1942) Enrico
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Autore: | michele.caso [ 06/01/2018, 19:08 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Documenti da decifrare |
Sicuramente sono pezzi che possono stare in una collezione da esposizione in classe storia postale: sono la documentazione di un servizio fatto dalle poste e pertanto sono assolutamente pertinenti. Il punto fondamentale, sul quale chi mi conosce da tempo sa che ritorno sempre, è che una collezione da esposizione dovrebbe essere sempre trattata come un tema scolastico, in cui invece delle parole si usano pezzi filatelici per svolgerlo e svilupparlo in un discorso coerente con il titolo, con l'enorme vantaggio, rispetto al tema scolastico, che a scuola la traccia del tema ci veniva assegnata mentre in una collezione ce la assegniamo da soli, assecondando i nostri gusti e il materiale che abbiamo. Spesso poi durante lo "svolgimento", cioè nel montaggio della collezione, ci accorgiamo che in alcuni passaggi siamo ripetitivi e scartiamo quindi qualcosa; in altri al contrario siamo troppo laconici e ci mettiamo alla ricerca del pezzo, o dei pezzi, che ci consentono un discorso più compiuto. E come nel fare il tema ogni tanto usavamo il vocabolario per controllare che le parole che usavamo erano appropriate a quanto volevamo dire, così per alcuni pezzi approfondiamo la loro "natura" studiandoli, consultando libri e discutendone con chi può darci un parere ed è disposto a condividere con noi le sue conoscenze sull'argomento come, per fortuna di noi tutti, accade su questo forum. E come a scuola i temi migliori non erano necessariamente quelli scritti usando paroloni astrusi ma piuttosto quelli che dimostravano una profonda conoscenza dell'argomento, trattato in un linguaggio chiaro e corretto, così una collezione dove le conoscenze filateliche dell'autore sono evidenti, profonde ed esposte in modo corretto potrà superare una collezione che contenga delle rarità ma le presenti in modo sconclusionato (la rarità del materiale in Storia Postale vale un massimo di 20 punti sul massimo di 100 assegnabili: gli altri 80 dipendono da come è fatta la collezione!). Michele |
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