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MessaggioInviato: 01/12/2017, 18:14 
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sono stato attratto dall'insieme e ve lo propongo per parlarne assieme.

la busta commerciale è intestata a F. Venturi , commerciante italiano con depositi a Shangai (Royal Italian Navy Contractor).
Parte da Shangai il 4 dicembre 1915. Affrancata con fbolli francesi (Poste Francaise Chine 5c. sovrast. 2 cents) per un totale di 10 centesimi. Diretta a La Spezia con indicazione VIA SIBERIA.
Timbro Shangai Chine 4/12/15. Bollo di transito a Parigi PARIS R.P. ETRANGER 5/1/1916.
Timbro di arrivo al retro che suppongo sia italiano di La Spezia (dalla fattura con lunette rigate) in data 8/1/16.


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eccone una seconda. Sempre il medesimo mittente.
Anche questa affrancata con fbolli francesi "coloniali" Poste Francaise Chine, da 50 cent. sovr.20cents e da 15 cent. sovr. 6 cents. Evidentemente tariffa per lettera raccomandata come si vede dal cartellino di raccomandazione R Shang-Hai n°401 e dalla scritta Registered. Timbro di altra foggia rispetto al precedente Shang-Hai 27/11/15 Chine. I fbolli di questa busta e dell'altra sono delle tre emissioni usate in quel periodo in Cina. A Shangai operava un ufficio postale francese.
Anche questa ha destinazione La Spezia, con inoltro tramite SUEZ.
In questo caso passa da Bologna Posta estera , che la verifica per censura (siamo in guerra, ma l'altra non porta segni di evidenze di verifiche di censura), apponendo la striscia di richiusura della busta e timbrando col timbro lieare doppio nero.
Al retro timbro BOLOGNA - POSTA ESTERA - Racc.-Ass. in data 8/1/16. Non ho controllato se tale timbro è già censito tra le censure per posta estera (qualche volenteroso che lo volesse fare e magari postare se manca, lo ringrazio fin d'ora).
Sempre l'8/1 timbro di transito a Parma raccoman. ed infine di timbro di arrivo a La Spezia il 9/1/16 alle 11 SPEZIA (Spedizne Raccte).


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MessaggioInviato: 01/12/2017, 19:16 
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ed infine la terza busta che ci fa vedere come il mittente si fosse divertito a recapitare le missive (evidentemente spinto da motivi collezionistici oltre che commerciali) tramite tutte le vie percorribili in quel periodo. Infatti questa , stesso mittente e destinatario delle precedenti, è inoltrata VIA AMERICA.
Stavolta sceglie di passare dall'ufficio postale giapponese di Shangai, raccomandata con targhetta Imperial Japanese Post Office R n° 963. Francobolli giapponesi da 10 Sen. Spedita il 24/12/1915 transita dal Giappone , timbro viola suppongo di Yokoama del 28/12/1915.
Evidentemente transita da mani francesi, la censura transalpina richiude la lettera con targhetta CONTROLE POSTAL MILITAIRE ed appone il timbro ovale nero OUVERT PAR L'AUTORITE' MILITAIRE 210.
Probabilmente lo inoltra tramite Ventimiglia a La Spezia dove arriva il 4/2/1916 (timbro al retro).

Attendo qualche volenteroso che voglia iniziare a parlare di queste tre buste. Mi sembra che di spunti ne possano dare...
Buon forum.


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MessaggioInviato: 02/12/2017, 9:31 
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Davvero interessanti le tre buste con diversi instradamenti.
Mi hanno fatto venire voglia di guardare un po' su internet la posta proveniente da Shanghai. Mi sembra che l'indicazione ''via Siberia'' sia praticamente l'unica a comparire esplicitamente: penso che se non si indicava nulla, l'instradamento per l'Europa avveniva via mare passando per il canale di Suez (e immagino ci volesse parecchio tempo); la posta per gli USA compare invece talvolta con timbri di transito giapponesi e quindi raggiungendo la costa occidentale degli Stati Uniti. Ecco alcune lettere con l'indicazione della scelta della via siberiana dove si poteva sfruttare la mitica ferrovia transiberiana
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Questa e' una lettera dall'Europa a Shanghai via siberia
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Questa e' l'unica che ho visto con l'indicazione via Suez
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Queste sono transitate in Giappone
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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 02/12/2017, 12:55 
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Grazie molte Riccardo per la partecipazione.
Secondo me il fatto interessante delle tre buste è che gli instradamenti sono nello stesso periodo (fine 1915 inizi 1916), quindi costituiscono un censimento omogeneo ed attendibile, visto che tutte le corrispondenze sono giunte a destino.
Nella bella rassegna che hai proposto dal web, c'è da tenere di conto dei periodi diversi in cui quelle corrispondenze sono state spedite. Fatto salvo quindi che le strade erano tre e che , secondo me, la più comoda per destinazioni europee rimaneva quella tramite la transiberiana, bisognerebbe sapere se l'alternativa a questa "diretta" fosse intrapresa magari quando vi fossero blocchi postali in essere a causa di situazioni belliche o ideologiche in contrasto. Può darsi che durante il periodo dell'Unione Sovietica il transito per certi paesi o la corrispondenza di certi paesi , prendesse altre strade?
Tu puoi forse vedere meglio date ed uffici postali e magari puoi darci qualche ulteriore notizia.
Grazie ancora e asppetto altre annotazioni.
Buon forum a tutti.
Enrico.


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MessaggioInviato: 02/12/2017, 14:11 
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Buongiorno,
contribuisco con una busta del gennaio '41, che però non riporta l'indicazione dell'avviamento.
Considerato che ancora l'Unione Sovietica non è stata invasa, l'ipotesi più logica dovrebbe essere quella della Transiberiana.
Però, la Cina era già stata invasa dai giapponesi, i francobolli mi sembrano quelli dell'occupazione giapponese,
e non so se le relazioni tra il Giappone e l'Unione Sovietica fossero amichevoli o no.


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Il Patto nippo-sovietico di non aggressione fu un patto della Seconda guerra mondiale firmato a Mosca il 13 aprile 1941 tra il Giappone e l'Unione Sovietica, due anni dopo l'inizio delle guerre di confine sovietico-giapponesi.
Ma non saprei dire che tragitto può aver fatto la tua busta Maria, c'erano stati conflitti limitati territorialmente negli anni precedenti al confine della Manciuria tra i due stati, quindi non proprio amici.


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MessaggioInviato: 02/12/2017, 23:02 
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Aggiungo due pezzi inviati rispettivamente da Shangai e Tokio instradati VIA SIBERIA.Riccardo.


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MessaggioInviato: 03/12/2017, 9:51 
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p.m.pistoia ha scritto:
...
Fatto salvo quindi che le strade erano tre e che , secondo me, la più comoda per destinazioni europee rimaneva quella tramite la transiberiana, bisognerebbe sapere se l'alternativa a questa "diretta" fosse intrapresa magari quando vi fossero blocchi postali in essere a causa di situazioni belliche o ideologiche..
Enrico.

Le tre lettere da cui e' partita la discussione mostrano - come osservi tu - una netta ''superiorita''' del percorso tramite transiberiana, quanto a tempi di percorrenza. Non so se con i rovesci sul fronte subiti dall'esercito russo nel 1916-17 la situazione sia cambiata. Sicuramente con lo scoppio della rivoluzione d'ottobre la situazione divenne piu' complicata e direi che tra il 1918 ed il 1922 l'utilizzo della ferrovia transiberiana sara' stato bloccato dagli scontri fra bianchi e rossi concentrati appunto lungo la fascia percorsa dalla ferrovia.In effetti i pezzi che ho visto sul web e riprodotto nel mio intervento sono precedenti o successivi a questo periodo.

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Riccardo Bodo


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Grazie Riccardo. Anch'io propendo per questa interpretazione. Non ho verificato se Astolfi nel suo libro sulle missioni all'estero post 15/18 ne parla, casomai ne inserirò citazione.
Grazie a tutti gli intervenuti e buona continuazione.


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MessaggioInviato: 03/12/2017, 13:53 
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Nel libro sopra citato di Astolfi alle pagg. 230 e 245 ci sono due esempi di instradamento, uno tramite Suez e un altro tramite Usa/Giappone nel periodo 1918/1921, quindi sembrerebbe proprio che vista la situazione di guerra civile tra bianchi e rossi in Urss, la transiberiana non era per forza di cose utilizzabile.


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MessaggioInviato: 22/06/2020, 19:18 
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altra cartolina da Hankow nel 1916, spedita a militare sul fronte italiano.
affrancata con fbolli cinesi e passata VIA SIBERIA.


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MessaggioInviato: 23/06/2020, 9:05 
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E' il primo documento che vedo partito dalla Cina per un soldato italiano al fronte.Lo considero eccezionale!!!
Complimenti Enrico
Roby


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