michele.caso ha scritto:
Secondo me la lettera ha fatto il percorso Gran Bretagna - Portogallo - Germania - Portogallo - Gran Bretagna: i tedeschi nel respingerla non potevano che rimandarla al mittente "ufficiale" annotato al retro della lettera, ma mi chiedo come la lettera sia potuta tornare in GB senza un palese indirizzo inglese: in un pacchetto cumulativo? E una volta in GB, come hanno trovato il mittente originario?
A proposito di "undercover addresses": il librettino di Entwistle su questo argomento mette l'Italia come un destinazione/origine comune di posta via Thomas Cook: anche se non è un argomento che ho mai curato particolarmente, in tanti anni ne ho vista una sola. Tu che esperienza ne hai?
Michele
Michele , perdonami ma avevo letto male la tua risposta e molto probabilmente hai perfettamente ragione.
I tedeschi ( che erano a conoscenza del metodo..) hanno rimandato la missiva a Lisbona alla Thomas Cook la quale l'ha spedita
alla sede centrale , sottoposta a censura e il censore ha trascritto l'indirizzo di rispedizione rimandandola di nuovo in Portogallo.
Ora mi torna !!
P.S. : documentandomi ho appreso che non si conosce nemmeno una lettera che abbia raggiunto le Isole del Canale con questo metodo. Se ne conoscono diverse trattenute in Francia e rispedite in Inghilterra a liberazione avvenuta. Respinta al mittente come questa non sono note. Tra l'altro fino ai primi mesi del 41 le autorità germaniche non permisero l'inoltro della corrispondenza proveniente da fuori , almeno in maniera ufficiale fin quando non fu chiarito l'aspetto amministrativo e le competenze territoriali ; in pratica ci fu un pò di confusione in quanto nei primi mesi non fu possibile inquadrarle come Francia occupata in quanto territorio di proprietà inglese.